C’è un minimo comun denominatore che ogni volta che si parla di BTP viene puntualmente citato: il taglio minimo di 1.000 euro. A tanto ammonta l’ammontare che viene richiesto sia per acquistare i titoli in asta che sul mercato secondario. Non cambia nulla se il venditore è lo Stato oppure un altro soggetto privato: sempre 1.000 euro serviranno per inserire un solo BTP nel proprio portafoglio. Del resto la regola del taglio minimo vien sempre citata sulle specifiche comunicazioni del MEF e quindi questa è.
Un amico investitore, proprio nella settimana in cui il rendimento del BTP a 10 anni è arrivato ad oltre il 5%, ha sollevato una questione a primo acchito strana: è vero che ci sono dei BTP per cui non serve il taglio minimo di 1.000 euro per l’acquisto? Li per lì eravamo pronti a negare categoricamente questa possibilità ma, informandoci meglio sulle nuove tendenze del mercato, abbiamo constato come la domanda apparentemente provocatoria dell’amico risparmiatore, potesse fare riferimento ad un nuovo servizio recentemente lanciato da una società finanziaria tedesca grazie al quale si possono comprare ben 28 BTP tra quelli presenti oggi sul MOT senza il requisito del taglio minimo di 1.000 euro ma spendendo solo 1 euro di costi esterni.
Sembra assurdo ma è proprio così. Si tratterà allora di una qualche promozione a tempo? Assolutamente no, perchè le condizioni di acquisto sono quelle regolamentari. Informandoci meglio, abbiamo potuto verificare come il venir meno del taglio minimo di 1.000 euro da sempre richiesto per acquistare titoli di stato italiani, sia legato al fatto che non vengono comprati BTP interi ma frazioni di bond.
Il frazionamento obbligazionario è quindi la strada attraverso la quale questa società tedesca è oggi in grado di fornire 28 BTP a solo un euro, senza requisito di taglio minimo e senza commissioni di acquisto. E attenzione perchè non stiamo parlando di una società sconosciuta ma di Trade Republic, uno dei più importanti player a livello europeo proprio nel settore di azioni, ETF, e da poco obbligazioni, tutti frazionati.
Probabilmente è questa la proposta a cui l’investitore che ci ha scritto faceva riferimento nella sua domanda.
28 BTP a solo 1 euro e senza taglio minimo di 1.000 euro: in cosa consiste
Il taglio minimo di acquisto dei BTP a 1000 euro per molti investitori può sembrare una soglia accessibile. Solitamente, infatti, le lamentale che spesso si registrato riguardano le emissioni obbligazionarie corporte che richiedono 100.000 euro di investimento. In realtà, e questo è stato evidentissimo proprio recentemente con i rendimenti dei titoli di stato in forte rialzo, anche 1.000 euro possono scoraggiare. Il punto è che difficilmente un investitore acquisterà un solo titolo e quindi quei 1000 sono da moltiplicare per le unità acquistate.
Non è quindi raro che si possa decidere di rinunciare proprio a causa di questo requisito minimo. Un peccato perchè significa non poter beneficiare degli attuali alti rendimenti offerti dai bond sovrani. La possibilità di comprare 28 BTP senza il peso del taglio minimo è una soluzione a tutto questo perchè rende possibile investire sui titoli di stato anche con somme piccole, cosa del tutto inimmaginabile fino a poco fa (e infatti lo ignoravamo prima della segnalazione).
Questa vera e propria rivoluzione lanciata a metà settembre da Trade Republic si basa sul meccanismo dell’investimento frazionario grazie al quale è possibile bypassare il problema della size minima per investire. Tra le obbligazioni frazionate disponibili in piattaforma e che tutti possono comprare senza il requisito del taglio minimo (che, col meccanismo di frazionamento, viene semplicemente meno) ci sono 28 BTP con scadenze sia a a breve termine che a lungo termine.
Su tutti questi 28 BTP frazionati non vengono applicate commissioni percentuali sulle operazioni e quindi il solo costo applicato è quello una di 1 euro per il rimborso di costi esterni (più informazioni sul sito Trade Republic).
Concretamente grazie alle obbligazioni frazionate non è più necessario avere un conto deposito titoli presso la propria banca o peggio ancora dare l’incarico ad un consulente spesso costoso, perchè tutto può essere fatto in autonomia dal risparmiatore sulla piattaforma.
Ci sono anche obbligazioni societarie che si comprano a solo 1 euro
La proposta di Trade Republic sulle obbligazioni frazionate non riguarda solo i 28 BTP che si possono comprare con solo 1 euro di costi fissi. Spulciando il listino del broker si trovano infatti circa 500 obbligazioni frazionate tra titoli governativi e bond di societarie liquide.
Considerando che la proposta include obbligazioni di tutta Europa, l’offerta appare decisamente eterogenea e quindi in grado di rispondere alle diverse preferenze degli investitori (spesso chi investe in bond corporate non è interessato ai titoli di stato e così via).
Le condizioni comunque sono sempre le stesse dei famosi 28 BTP su cui si può investire con solo 1 euro: non ci sono commissioni e l’investimento minimo è anche in questo caso di 1 euro solo.
In pratica non essendoci alcun taglio minimo (che per le obbligazioni societarie può arrivare anche a 100.000 euro!) si opera in base all’importo che l’investitore decide di stabilire. Fondamentalmente non un meccanismo rivoluzionario quello degli investimenti frazionati visto che già da tempo lo stesso criterio si applica ad altre asset class come le azioni oppure gli ETF. Essendo in costi di queste classi di attivi spesso alti (pensiamo ad esempio alle azioni Amazon o ad alcuni grandi fondi passivi molto liquidi), il frazionamento permette di investire con piccole somme. Molto celebri, in particolare, sono gli ETF frazionati che già da tempo stanno avendo un forte successo in tutta Europa.
Trade Republic, ad oggi, è il solo broker europeo ad offrire azioni frazionate agli investitori retail. Nulla di cui stupirsi visto che la stessa Trade Republic fu anche tra le prime ad aprire alle azioni/ETF frazionati anticipando i tempi.
Le obbligazioni frazionate servono a democratizzare gli investimenti
L’investimento frazionato in azioni, ETF e da ora anche in BTP e altre obbligazioni, ha anche un significato che va al dì la della finanza. Eliminando la questione del taglio minimo, l’investimento diventa accessibile a tutti mentre prima, semplicemente, non lo era. Sotto questo punto di vista, la possibilità di comprare bond senza investimento minimo diventa espressione di una democratizzazione finanziaria. E in effetti la stessa denominazione di questa società tedesca, Trade Republic, sembra addurre proprio a maggiore democrazia e uguaglianza nell’accesso agli investimenti.
Tra l’altro, sempre verificando sul sito della piattaforma, abbiamo scoperto che Trade Republic dal primo ottobre offre anche il 4% sulla liquidità non investita senza alcun vincolo (maggiori informazioni sempre sul sito). Si tratta di una condizione che non ha avuto grande risonanza sul mercato italiano. Era noto, infatti, che il broker tedesco a inizio gennaio avesse lanciato la remunerazione sulla liquidità non investita ma poi la funzionalità era stata chiusa. Ora viene rilanciata con un tasso ancora più alto.
Tornando alle obbligazioni frazionate e al loro ruolo nella democratizzazione degli investimenti, non va dimenticano come proprio la questione dell’investimento minimo è una barriera soprattutto per i più giovani. Essi, ora, come affermato da Emanuele Agueci, Regional Manager per l’Italia, l’Irlanda e i Paesi Baltici di Trade Republic, hanno la possibilità di creare un portafoglio bilanciato di azioni e obbligazioni, magari il primo della loro vita.
Riflettendo non c’è da sorprendersi più di tanto che sia stata Trade Republic la prima a lanciare le obbligazioni frazionate (tra cui 28 BTP): la piattaforma tedesca infatti, si era già messa in luce con il boom del PAC su ETF, altro strumento creato per permettere a chi ha piccoli capitali di investire piccole somme.