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Il primo PAC non si scorda mai: 4 trucchi da usare e 2 sbagli da evitare (www.risparmioggi.it)

Hai deciso di creare un PAC per investire i tuoi risparmi in modo automatico e con piccole somme? Benvenuto nella crescente comunità di investitori che optano per questa soluzione che, anno dopo anno, si sta rilevando la più efficiente e adeguata alle necessità delle nuove generazioni di investitori.

Se hai deciso di passare all’azione saprai già tutto su come fare un PAC, dalla definizione dell’orizzonte temporale, a quella della somma da investire fino alla scelta del broker da usare. E allora se già sa tutto, la sola cosa in più che posso fornirti alcuni trucchi per creare il tuo PAC e, giusto per fare un bilanciamento, alcuni suggerimenti sugli errori da evitare nella fase operativa. Trucchi ed errori sono infatti temi che conoscerai solo passando all’azione.

Quelli che troverai di seguiti sono i trucchi e gli errori frutto della mia esperienza. Magari, nel momento in cui creerai il tuo primo PAC e nel corso della tua attività, coglierai altri trucchi e altri errori diversi da quelli citati in questo articolo. Puoi segnarli direttamente in redazione e con molto piacere integrerò il post nell’interesse di chi non ha ancora fatto il suo PAC.

I 4 trucchi per creare un PAC efficace

Oramai creare un PAC è abbastanza intuitivo. Le piattaforme che si sono affacciate più recentemente su questo segmento di mercato hanno infatti sviluppato dei sistemi che consentono di fare un PAC in modo rapido ma sempre garantendo un’alta personalizzazione dell’investimento. In questa direzione si muovono ad esempio i PAC di XTB lanciati appena pochi mesi.

A fare la differenza è come viene creato il PAC. L’obiettivo di qualsiasi piano di accumulo di capitale è sempre uno: essere efficiente ed essere efficace.

Quattro trucchi che ho appreso nel corso della mia esperienza possono pesare tanto sulla qualità del PAC:

  • il peso dei costi: prima di dare il fatidico INVIO che autorizzata la creazione del PAC dovresti sempre chiederti quale è il costo dello strumento di investimento che hai predisposto. I costi dei PAC non sono tutti uguali anche perchè i Piani di Accumulo di Capitale possono avere un sottostante diverso e quindi è impensabile che possano costare tutti allo stesso modo. Ci puoi arrivare da solo a questo concetto perchè di certo sai che esistono PAC su ETF e PAC sui fondi comuni. Ebbene, a prescindere dal piano di accumulo, la gestione attiva ha sempre costi più alti di quella passiva e i PAC riflettono tutto questo. In linea di principio, quindi, i PAC su ETF sono da preferire a quelli sui fondi comuni di investimento. Questa non è però una regola generale perchè tutto dipende dai rendimenti. Il costo del tuo PAC può essere pure più alto rispetto a quello medio ma vale la pena sostenerlo solo se, potenzialmente, il suo rendimento è più alto. Altrimenti no.
  • l’allineamento alla tua disponibilità finanziaria: ci sono tanti amici investitori che quando creano il loro prima PAC partono in quinta destinato all’investimento una somma molto alta. La stragrande maggioranza di loro, dopo pochi mesi, riduce la somma investita oppure (peggio ancora) chiude tutto. Il trucco quando crei un PAC è quello di aver ben chiara la disponibilità di capitale mensile e quindi partire con una somma bassa da aumentare poi progressivamente. Insomma dovresti prendere confidenza con il tuo PAC fermo restando che è sempre auspicabile evitare grandi modifiche nella somma investita ogni mese. Il Piano di Accumulo di Capitale ha un grande valore aggiunto: l’ottimizzazione del prezzo medio di carico (prezzo a cui è avvenuto l’acquisto). Tuttavia se salti qualche data mensile questo vantaggio strutturale va a farsi benedire.
  • il regime di capitalizzazione: se hai deciso di fare un PAC è scontato che la tua logica di investimento sia di lungo termine. Da ciò ne consegue che dovresti dare scarso peso ad eventuali perdite che si dovessero registrare in intervalli brevi (e si registreranno) e che il tuo approccio non dovrebbe mai essere speculativo. Il trucco in merito al punto relativo al regime di capitalizzazione è questo: capitalizza gli introiti che incassi nel corso del tempo in modo tale da poter maturare a scadenza un capitale che sia quanto più corposo possibile. Questo è un trucchetto di massima perchè è poi logico che il regime di capitalizzazione di interessi e dividendi sia legato a quelle che sono le tue esigenze.
  • la presenza di interessi in caso di mancato investimento: il quarto trucco per creare il tuo primo PAC è più che altro un suggerimento operativo. Può capitare che ci siano momento di stallo negli investimenti e che quindi sia il caso di prendersi una pausa. In tal caso puoi lasciare i soldi fermi sul conto del broker che utilizzi e poi riprenderli nel momento in cui decidi di ripartire. Se però scegli un broker con conto deposito che offre la possibilità di creare PAC, puoi avere un interesse sulla liquidità non investita e quindi guadagnare anche se il tuo PAC non è attivo.

I 2 errori da evitare quando crei il tuo PAC

Per par-condicio ecco i due sbagli (gravissimi) che dovresti evitare quando crei il tuo PAC:

  • scegliere un Piano di Accumulo non adatto al proprio profilo di rischio: uno sbaglio che devi scongiurare quando crei il tuo primo PAC è quello di lasciarti trasportare dall’euforia. Oramai i broker hanno perfezionato a tal punto la loro operatività da consentirti di investire con pochissimi click. Questo è un vantaggio ma è anche uno svantaggio perchè potresti essere portato a farti carico di rischi molto più alti di quello che potresti sostenere. La possibilità di avere degli alti rendimenti può abbagliare la vista. Il grave sbaglio che potresti fare quando crei il tuo primo PAC è proprio questo: creare un percorso che non è adatto al tuo scopo finale e al tuo livello di rischio.
  • interrompere in anticipo il PAC: a causa delle oscillazioni di mercato, il PAC che hai creato potrebbe performare male. In questo caso ti potrebbe balzare in testa l’idea di bloccare tutto. Ma il PAC ragiona in ottica di lungo termine e quindi interrompere tutto perchè le performance di alcuni mesi sono negative o non soddisfacenti è un grave sbaglio. Se non sei soddisfatto riduci la rata o al massimo fermala per un paio di mesi ma non lasciare tutto bloccato per mesi e mesi perchè così facendo andresti a pregiudicare il fine stesso del tuo PAC. Come detto prima è preferibile iniziare a creare un PAC con una rata più bassa che partire in quinta, vedere che i mercati non vanno come si pensava e quindi bloccare tutto.

Altre risorse sui PAC:

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