Prende il via oggi 16 gennaio 2023 il collocamento delle nuove obbligazioni Eni a 5 anni rivolte agli investitori retail. L’interesse del pubblico per l’operazione è altissimo. Ma come comprare il nuovo bond Eni? Quali sono le banche collocatrici? E quali sono le commissioni che vengono applicate dall’emittente alle banche che si occupano del collocamento?
Sono queste le domande che tantissimi investitori interessati a comprare le nuove obbligazioni Eni si stanno ponendo in queste prime ore del collocamento del bond. Ovviamente ognuno “vorrebbe” che la banca presso la quale è cliente faccia parte del gruppo di istituti collocatori in modo tale da semplificare al massimo il procedimento di acquisto. Essendo noi in primis degli investitori, la domanda che ci siamo posti oggi è se Fineco colloca le obbligazioni Eni. Tanti altri amici si sono chiesti se Mediobanca la colloca, altri ancora se Banca Generali partecipa al collocamento. Insomma è più che naturale che ognuno voglia sapere se la sua banca è collocatrice o no.
Per rispondere a questi dubbi, ecco l’elenco delle 30 banche presso le quali si possono comprare le nuove obbligazioni Eni:
- Intesa Sanpaolo Divisione IMI – Corporate & Investment Banking e controllata Fideuram (responsabile collocamento)
- Unicredit (responsabile del collocamento)
- Banca Akros e Banca Aletti -gruppo Banco BPM – (gruppo di direzione del collocamento)
- BNL Paribas (gruppo di direzione del collocamento)
- BPER Banca (gruppo di direzione del collocamento)
- Banca Cesare Ponti (gruppo di direzione del collocamento)
- Crédit Agricole CIB (gruppo di direzione del collocamento)
- Banca Cambiano 1884
- Banca del Piemonte
- Banca di Asti
- Banca Generali
- Banca Passadore & C.
- Banca Popolare di Bari (anche su circuito Cassa di Risparmio di Orvieto)
- Banca Popolare di Sondrio
- Banca Sella Holding
- Banca Patrimoni Sella & C.
- Banco di Desio e della Brianza,
- Credit Suisse (filiale Italy)
- Deutsche Bank
- Equita sim
- Finecobank
- Iccrea Banca e Cassa di Ravenna
- Banca di Imola
- Mediobanca (attraverso la divisione Private Banking e CheBanca!)
Come si può vedere da questo elenco, c’è da stare tranquilli: per il collocamento Eni ha coinvolto il TOP del sistema bancario italiano ed europeo.
Commissioni nuove obbligazioni Eni: tutti i costi applicati
Sperando di aver risposto ai dubbi dei nostri lettori in merito alle banche dove poter comprare le obbligazioni Eni, vediamo adesso quali sono le commissioni che vengono applicate.
Per quello che riguarda le commissioni di sottoscrizione c’è una buona notizia: Eni non le applica. Ci sono però le commissioni di organizzazione che il Cane a Sei Zampe paga alle banche del consorzio di collocamento. Queste commissioni di organizzazione sono formate da una parte fissa che ammonta allo 0,25% del controvalore nominale delle obbligazioni emesse a cui si somma una parte variabile che sarà applicata a discrezione di Eni e che corrisponde allo 0,05% del controvalore nominale.
Sempre in relazione ai costi di collocamento, ai garanti viene anche riconosciuta una commissione dello 0,3% del controvalore dei bond e ai collocatori una commissiona pari all’1,45% del controvalore nominale delle obbligazioni effettivamente collocate e assegnate.
L’aspetto delle commissioni è uno degli elementi da considerare per capire se le nuove obbligazioni Eni convengono (una dritta che diamo è quella di tenere conto anche del rendimento del BTP a 5 anni…).
Buona scelta a tutti gli amici investitori.