myPOS ha recentemente lanciato Payment Tag, un’importante funzionalità rivolta espressamente alle realtà del settore turistico. La notizia ha avuto eco soprattutto sui siti specializzati in fintech ma, da esperti di Pos, siamo convinti che nei prossimi mesi sentiremo parlare moltissimo di myPOS Payment Tag. Poichè la mission di RisparmiOggi è quella di anticipare le novità, in questa guida spiegheremo non solo perchè questo nuovo metodo di pagamento è destinato ad apportare un contributo notevole allo sviluppo dei pagamento digitali ma anche come funziona myPOS Payment Tag e perchè le imprese del settore turistico che guardano al futuro dovrebbero averlo.
Anzitutto “la data di nascita”. myPOS Payment Tag è arrivato sul mercato non in un momento qualsiasi ma a ridosso della scadenza del 30 giugno 2022 quando il Pos sarà obbligatorio (con doppia sanzione in caso di inadempimento).
Abbiamo messo in evidenza come, in vista dell’importante scadenza, sia scattata una sorta di competizione tra le migliori offerte. Ebbene il lancio di myPOS Payment Tag si colloca proprio in questo contesto. Obiettivo di questa funzionalità è rendere ancora più semplice il presto obbligatorio passaggio ai pagamenti digitali.
Ricordiamo che la posizione di myPOS su questo segmento è già molto competitiva avendo la società lanciato la promozione myPOS Go a soli 19,00€ fino al 30 settembre 2022. Con il lancio di myPOS Payment Tag, l’azienda fintech guidata in Italia da Massimo Terreni, punta ad offrire un prodotto altamente funzionale alle imprese che saranno le protagoniste dei prossimi mesi ossia quel del settore turismo e ospitalità.
myPOS Payment Tag come funziona
Tecnicamente myPOS Payment Tag consente di generare e inviare un link al cliente grazie al quale quest’ultimo può accedere, in modo rapido e sicuro, ad una pagina web personalizzabile. In questa pagina il cliente può effettuare il pagamento scegliendo tra i vari metodi digitali presenti. Durata complessiva dell’operazione: pochissimi secondi.
myPOS Payment Tag è una funzionalità molto innovativa almeno per 4 ragioni diverse:
- Perchè è facile da configurare
- Perchè la pagina è unica e si distingue da tutte le altre
- Perchè non obbliga l’azienda turistica cliente ad avere un sito web per poter ricevere pagamenti online
- Perchè si crea una volta e poi lo ci condivide più volte attraverso un’infinità di canali come app di chat, e-mail, social media o come codice QR
myPOS Payment Tag come si creare
Per creare myPOS Payment TAG, l’esercente deve accedere al suo account myPOS (qui il sito ufficiale), selezionare l’opzione Payment Tag dal menu e cliccare su “Prenota ora il tuo tag“. A questo punto scatta la personalizzazione del tag. C’è un solo vincolo: il numero dei simboli non può essere inferiore a 3 e maggiore di 30. Il Tag creato è unico (anche perchè il sistema avverte se il nome scelto è libero). Una volta effettuata la configurazione va importata la valuta e la lingua della pagina di pagamento. Cliccando su Continua, il sistema procede alla creazione del Tag che a questo punto può essere condiviso su WhatsApp, Viber, Facebook, Twitter, LinkedIn, e-mail, incluso un codice QR scaricabile. Sarà sufficiente copiarlo e selezionare la piattaforma dove inviarlo.
Il cliente riceverà il Tag in una pagina web sicura e potrà scegliere il modo di pagamento preferito tra carta, Apple Pay o Google Pay ma anche Bancontact e iDEAL. Una volta effettuato il pagamento, l’esercente riceverà l’accredito assieme a una notifica push e un messaggio direttamente nel tuo account myPOS. La contabilizzazione dell’operazione, quindi , segue la funzione Paylink inclusa nel tool di back office disponibile nel pacchetto myPOS.
Il Tag di pagamento è gratuito. Il solo addebito è quello commissionale previsto dal piano nel momento in cui viene effettuata l’operazione di pagamento.
Come affermato da Massimo Terreni, country manager e Ceo di myPOS Italy, con il lancio di questa nuova funzionalità rivolta al settore turistico, myPOS amplia il “pacchetto di soluzioni di pagamento facili da usare, veloci e versatili che possano semplificare il cash flow dei piccoli imprenditori“.