Il sipario sull’emissione del nuovo BTP Italia 2030 è calato recentemente. Appena poche settimane fa, tra gli investitori affezionati alla carta italiana non si parlava d’altro che di questo argomento. A distanza di così poco tempo dalla conclusione dell’emissione, quali sono i primi segnali che arrivano dal mercato secondario? Insomma come sta andando la quotazione del BTP Italia 2030 sul MOT (Mercato obbligazionario Telematico)?
Per rispondere a questa domanda è anzitutto necessario andare sul sito di Borsa Italiana e inserire nella barra di ricerca degli asset il codice ISIN IT0005497000 (è questo l’identificativo del titolo). Dando Invia, si viene immediatamente portati nella pagina dedicata alla quotazione del BTP Italia 2030 tecnicamente titolata Btp Italia Gn30 Eur.
In questa pagina sono contenuti tantissimi dati interessanti per poter effettuare una prima valutazione: l’attuale prezzo, il minimo/massimo annuo, la duration modificata, il numero di contratti giornalieri, la quantità di contratti.
Grazie a queste informazioni si può rispondere alla domanda iniziale su come sta andando la quotazione del BTP Italia 2030 oggi.
Dopo una partenza negativa con il titolo che a fine giugno scambiava sotto la pari, lunedì 4 luglio ha avuto inizio la ripartenza cha sta proseguendo anche adesso (articolo aggiornato il 13 luglio). La quotazione adesso è sopra alla pari, non di tanto visto che si muove in area 101, ma comunque quanto basta per evidenziare un leggero guadagno rispetto a quello che era il prezzo dell’emissione. Il rendimento reale è pari all’1,46%.
Considerando che il BTP aprile 2030 (titoli di stato tradizionale di pari durata), offre una cedola pari a poco più il 3 per cento, il rendimento attuale del BTP Italia 2030 è più alto dell’1,55%. Questo numero è il tasso di inflazione medio annuo atteso dal mercato per i prossimi 8 anni. da evidenziare che, nei giorni immediatamente successivi al collocamento, le aspettative di inflazione erano dell’1,9% (parliamo sempre del dato medio atteso per i prossimi 8 anni ovvero per la durata del titolo).
Quotazione BTP Italia 2030 sopra alla pari: un buon segnale?
Il fatto che la quotazione del BTP Italia sul mercato secondario sia sopra alla pari è certamente un buon segnale. Il fatto che il tasso di inflazione medio atteso per i prossimi anni sia calato è invece il segnale che il mercato si attende una corsa più contenuta dei prezzi al consumo. Questa prospettiva è, alla luce della situazione macroeconomica attuale, del tutto infondata. Come rilevato dal dato odierno sull’inflazione Usa, le aspettative sono al rialzo e non al ribasso. E allora cosa indica il fatto che la quotazione del BTP Italia sia sopra 100? E’ molto probabile che non ci sia un fatto domestico alla luce di questo trend ma che esso sia semplicemente un aspetto di un generalizzato trend di incremento delle valutazioni. Proprio il titolo di stato con scadenza 2030 che abbiamo citato prima ha registrato un rialzo di ben il 3% in poche settimane.
L’apprezzamento del BTp Italia 2030 non sarebbe conseguente, quindi, alle aumentate aspettative d’inflazione, come penseremmo d’istinto. Esso riflette in misura meno marcata un trend generale, tant’è che il BTp 2030 con cedola fissa ha guadagnato nelle ultime tre settimane il 3%. Si può pensare che dinanzi alle attese di una inflazione di lungo termine più contenuta, gli investitori che hanno comprato il BTP Italia 2030 si siano innervositi. Il motivo è molto semplice: se l’indice FOI ex tabacchi dell’ISTAT dovesse scendere sotto il valore di partenza collocato a 109,72, la prima cedola verrebbe erogata solo al minimo ossia all’1,6%. Ci potrebbe essere questa consapevolezza alla base della crescita della quotazione del BTP Italia 2030.