La tendenza era nell’aria ma adesso è arrivata la conferma: nessuna ha ulteriormente rivisto al rialzo i tassi riconosciuti sui rispettivi conti deposito. Dopo lo “sforzo” di agosto, quindi, a settembre tutto resta invariato con i migliori conti deposito che confermano il loro primato pur non migliorando la proposta.
Eppure non erano in pochi ad attendersi un ulteriore rialzo dei rendimenti offerti sui depositi (perlomeno su quelli non svincolabili). Il contesto generale, infatti, aveva alimentato le speranze che a settembre i tassi offerti dalle banche sui conti deposito potessero salire ancora. Fattori come il rally dell’inflazione (ai massimi in tutti i paesi dell’area Euro) e il previsto duro incremento dei tassi BCE erano i due sostegni alle tesi dei rialzisti. Ebbene è evidente gli istituti bancari che hanno sul mercato i conti deposito più remunerativi abbiamo preferito mantenere un atteggiamento prudente. Ad influire sulla loro scelta potrebbero essere state le indiscrezioni su un possibile aumento monstre del costo del denaro nel board BCE di settembre. Non più 50 punti base ma addirittura 75 punti!
A prescindere dalle ipotesi, comunque, è evidente come il mercato dei conti depositi confermi una certa stagionalità. A fine luglio le banche diedero vita ad una vera e propria corsa all’incremento dei rendimenti offerti sul non svincolabile. In quel periodo, infatti, furono lanciate offerte molto aggressive come ad esempio il 2,75% sui depositi a 60 mesi proposti da illimity Bank (condizione in vigore fino al 30 settembre 2022).
A distanza di poco più di un mese da quel periodo di fuoco, i duelli tra i vari competitors sono finiti e tutto resta immutato.
Conti deposito settembre 2022: accontentarsi dei rendimenti?
Sui social fioccano le critiche alle banche per la loro linea troppo tirata in materia di conti depositi. Per molti risparmiatori, infatti, i rendimenti offerti sono ancora troppo bassi dinanzi alla cavalcata dell’inflazione. La critica è giusta ma la soluzione alternativa, ovvero lasciare i soldi sul conto corrente, davvero esito ancora peggiore.
Non lo diciamo noi ma alcuni semplici numeri: ad agosto l’inflazione viaggiava al 7,9%, un livello enorme che, da qui ad un anno, trasformerà i 10mila euro lasciati feri sul conto corrente in appena 9.210 euro reali. Perdita di potere di acquisto ancora più consistente nel caso di un blocco dei fondi per un periodo di 2 anni. In questo caso, oltre 1500 euro reali dei 10mila tenuti fermi sul conto evaporerebbero sotto il peso dell’inflazione.
Insomma i rendimenti dei conti deposito potrebbero essere migliori ma, considerando la situazione, non possono essere considerati malvagi.
Conti deposito con i rendimenti più alti a settembre 2022
Come detto in precedenza le banche hanno lasciato al palo i tassi proposti sui conti deposito. A settembre, quindi, non è cambiato nulla sul borsino rendimenti del vincolato. A svettare è sempre la proposta di Cherry Bank con il 3,20% di rendimento lordo sul vincolo a 60 mesi. Ovviamente per scadenze inferiori, i tassi offerti si abbassano. Per i vincoli a 6 mesi, il tasso lordo è dell’1% annuo, per i vincoli a 12 mesi si sale invece all’1,5% e così via.
Molto competitiva anche la proposta di illimity Bank che, come detto, consente di ottenere il 2,75% sui vincoli a 60 mesi.
Per sottoscrivere il conto deposito illimity, è necessario aprire il dinamico conto Start che ha il vantaggio di essere a zero spese ed è 100% digitale oltre a prevedere tantissime funzionalità aggiuntive come puoi vedere dal sito ufficiale cliccando qui. Con il conto deposito illimity si guadagna l’1,20% per le somme vincolate a 18 mesi e il 2% per il vincolo a 24 mesi. Molto interessante anche 2,10% per il vincolo a 36 mesi e il 2,25% per il vincolo a 48 mesi.
Altra banca che offre rendimenti alti sul suo conto deposito è Igea Digital Bank che applica, sul vincolato a 12 mesi un tasso lordo dell’1,20%, che sale poi all’1,40% sui vicoli a 18 mesi e ancora all’1,55% se le somme resta vincolate per due anni. C’è poi Rendimax che offre lo 0,75% sul vincolato posticipato a 6 mesi, l’1% per i vincoli di 1 anno, l’1,75% per le somme vincolate 2 anni e il 2,5% per i vincoli a 5 anni.
Non solo i tassi riconosciuti ma anche le proposte a zero imposta di bollo sono rimaste inalterate a settembre. A spiccare su questo fronte sono Esagon che riconosce un tasso annuo lordo dello 0,8% dopo 12 mesi e del 2% 5 anni e Conto Progetto che prevede un Tasso dell’1,75% fino al 31/12/2022 e successivamente dell’1,50% fino al 31/12/2023. Con il conto deposito di Banca Progetto il bollo è a carico della Banca fino al 31 dicembre 2023.