Impennata del rendimento nell’asta BOT a 12 mesi che si è tenuta oggi 9 settembre. Il MEF ha interamente collocato la prima tranche del BOT annuale ISIN IT0005508236. L’ammontare dell’offerta era pari a 7 miliardi, tutti coperti da una domanda che è ammontata a 9,156 miliardi di euro. Di conseguenza il rapporto di copertura è stato pari a 1,31, in calo rispetto all’1,37 dell’asta di BOT annuale che si è tenuta a inizio agosto e ancora più in flessione rispetto all’1,41 dell’asta di luglio.
Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari a 2,091% che corrisponde ad un prezzo di aggiudicazione pari a 97,924.
L’incremento del rendimento è stato per certi versi superiore alle attese.
Asta BOT 12 mesi (scadenza 14/09/2023): previsioni rendimento
Oggi 9 settembre si terrà la consueta asta di Buoni Ordinari del Tesoro di inizio mese. In collocamento, come specificato dal MEF con nota del 6 settembre, andrà un BOT a 12 mesi. Il codice ISIN identificativo del titolo è IT0005508236 mentre la data di scadenza è il 14 settembre 2023. Per conoscere il regolamento dell’emissione sarà necessario attendere il prossimo 14 settembre.
Questi sono comunque dettagli tecnici che si possono trovare, in forma più esaustiva, nella guida sulle prossime emissioni di BOT. Questo articolo è invece focalizzato sulla domanda che in queste ore circola con maggiore insistenza tra i risparmiatori italiani che sono soliti investire in titoli di stato: quale potrebbe essere il rendimento del BOT a 12 mesi in collocamento oggi 9 settembre?
La domanda non è di routine visto che, proprio ieri, la BCE ha deciso un incremento di tutti i tassi dello 0,75% lasciando la porta aperta ad ulteriori rialzi del costo del denaro nei prossimi board (ottobre e novembre). L’asta BOT 12 mesi in programma oggi è quindi un banco di prova per il debito italiano dopo il rialzo jumbo dei tassi deciso ieri dall’EuroTower.
Rendimento asta BOT 12 mesi oggi 9 settembre 2022: salirà ancora?
Come noto, i Buoni Ordinari del Tesoro non hanno cedola e il rendimento offerto al sottoscrittore è semplicemente dato della differenza tra 100 prezzo di rimborso e il prezzo al momento dell’acquisto. Laddove il prezzo di rimborso è inferiore a quello di acquisto, non c’è alcun rendimento o si parla di rendimento negativo.
Questa situazione ha caratterizzato i BOT fino alla scorsa primavera quando i rendimenti, a causa del cambio di politica monetaria delle banche centrali, sono tornati positivi imboccando un trend al rialzo. Proprio per questo motivo c’è molto interesse su quello che potrebbe essere l’impatto delle decisioni BCE di ieri in materia di politica monetaria sui rendimenti che saranno strappati dall’asta BOT 12 mesi in programma oggi.
Nell’ultima asta di BOT annuali (tenutasi il 10 agosto scorso), il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari allo 0,994%, percentuale che equivale a un prezzo di aggiudicazione di 98,997. La domanda fu discreta. Nella precedente emissione di BOT annuali, invece, il rendimento dei titoli era stato fissato allo 0,722%. Considerando i dati sui rendimenti strappati dai collocamenti di agosto e luglio, si può evidenziare la presenza di un trend al rialzo, tenendo anche conto delle decisioni BCE di ieri, oggi potrebbe trovare ulteriore conferma. C’è quindi spazio per una nuova crescita del rendimento offerto dal BOT annuale.
LEGGI ANCHE >>> Rendimento BOT calcolo: esempio metodo capitalizzazione semplice/composta
In generale, i BOT 12 mesi in circolazione oggi offrono un rendimento pari all’1,60%. Considerando la tassazione sui titoli di stato, si arriva all’1,40%. Una percentuale che è sicuramente maggiore rispetto al nulla di mesi fa, ma che comunque resta poca cosa dinanzi alla corsa dell’inflazione (+9,1% i prezzi al consumo nell’EuroZona). Ad ogni modo va tenuto sempre in considerazione che i BOT non hanno mai preteso di contrastare la perdita di potere di acquisto derivante dal rialzo dell’inflazione.
I BOT sono al massimo un’alternativa al conto corrente (ed oggi, grazie al rialzo dei rendimenti escono vincenti dal confronto). Viceversa i BOT 12 mesi non sono un’alternativa al conto deposito dopo la decisione di molte banche di incrementare i tassi riconosciuti (dai un occhio al confronto: Asta BOT 12 mesi VS conti deposito: dove sono i rendimenti migliori?)