Il Tesoro, dopo la dieta di agosto, torna a fare sul serio e oggi martedì 13 settembre procederà con l’emissione di tre titoli di stato a medio e lungo termine. Nonostante si tratti di emissioni di nuove tranche (non c’è quindi alcun nuovo titolo di stato) è comunque possibile trovare qualcosa di interessante lato rendimenti. Non potrebbe essere diversamente visto che, essendo i tre titoli di durata molto variegata, è evidente l’intento di soddisfare profili di risparmiatori molto diversi tra loro.
Chi vuole investire su un titolo di breve durata può guardare alla nona tranche del BTP a 3 anni ISIN IT0005493298; chi invece punta più sul medio termine, potrebbe trovare soddisfazione nella settimana tranche del BTP a 7 anni ISIN IT0005495731; mentre gli investitori con un orizzonte temporale di lungo periodo potrebbero essere a loro agito con il trentennale identificato dall’ISIN IT0005083057.
A prescindere, però, dal discorso sulle scadenza, tra i 3 BTP in emissione oggi, quale è quello a più alto appeal? Parlare di livello di attrazione significa fare riferimento ai rendimenti ed è proprio questo l’argomento che affronteremo tra poco.
Prima però una brevissima presentazione dei tre emissioni di BTP che si terranno domani.
- BTP a 3 anni ISIN IT0005493298: data di scadenza 15 agosto 2023; range ammontare 2,25-2,75 miliardi; nona tranche;
- BTP a 7 anni ISIN IT0005495731: data di scadenza 15 giugno 2029; range ammontare 2,75-3,25 miliardi; settima tranche;
- BTP a 30 anni ISIN IT0005083057: data di scadenza 1 settembre 2046; range ammontare 1-1,50 miliardi; diciannovesima tranche.
Queste sono solo le caratteristiche salienti delle 3 emissioni BTP di oggi. Per conoscere tutte le caratteristiche rimandiamo alla scheda sulle prossime aste BTP.
I pur pochi elementi indicati, consentono comunque di isolare quale è l’emissione che potrebbe fare più gola di tutte se non ci si limita ad adottare un criterio che guarda meramente alla durata. Il titolo con più appeal non può che essere il trentennale. E’ lì che è necessario guardare se si punta ad investire al meglio.
BTP 2046: -17% in 5 settimane
Il BTP scadenza 1 settembre 2046 è il classico monstre trentennale che ha comunque subito già un bel ridimensionamento temporale essendo la sua durata residua di soli 24 anni. Come si può vedere dal sito di Borsa Italiana (è sufficiente inserire l’ISIN nella barra di ricerca), il prezzo ufficiale attuale è pari 87,88. Decisamente poco se si considera che ad inizio anno eravamo a 126. Si può obiettare affermando che la situazione di inizio 2022 non era assolutamente propedeutica alla piega che poi hanno preso i mercati e ci sta pure questa obiezione.
Tuttavia il trend non cambia più di tanto se si limita l’analisi al solo breve termine. Ad inizio agosto, infatti, il prezzo ufficiale di questo BTP era superiore a 102. In 5 settimane, quindi, è avvenuto un deprezzamento del 17%. Attualmente il rendimento effettivo annuo lordo arriva al 4,08% (parliamo sempre di lordo e quindi si deve tenere conto della tassazione BTP applicata). Il rendimento effettivo resta comunque alto (87%) essendo corrispondente al flusso cedolare.
Nota stonata è il fatto che il premio lordo offerto rispetto al BTP decennale ISIN IT0005494239 sia molto più basso. Da ciò ne consegue che non c’è partita con il BTP a 10 anni (che vincerebbe grazie alla minor durata). In realtà questo ragionamento è troppo semplificatorio poichè non tiene conto degli obiettivi dell’investitore. Ad esempio se l’intenzione è comprare il BTP 2046 e poi rivenderlo prima della scadenza, allora è il trentennale che batte il decennale. Ma il BTP 2046 vince anche se l’intenzione è quella di lasciarsi alle spalle le tensioni del mercato, il rialzo dei tassi BCE, il rischio inflazione, e puntare sul buon livello di sicurezza che questa obbligazione è in grado di offrire.
Ovviamente nessuno è obbligato a scegliere quale BTP comprare nell’emissione di oggi 13 settembre. Il mese è lungo e, come evidenziato nell’articolo sulle aste BOT/BTP di settembre, le occasioni non mancheranno.