Non è un buon momento per i fondi comuni di investimento che anche nel mese di settembre 2022 hanno dovuto fare i conti con un brusco calo della raccolta. La performance negativa registrata nell’ultimo mese, allunga ancora di più la lista di mesi consecutivi caratterizzati dal netto predominio dei deflussi.
A seguito dell’ultimo aggiornamento ora siamo a 5 mesi di fila in rosso! Un primato negativo pesantissimo che fa tornare alla mente quanto avvenne durante le prime battute della pandemia di covid19. Anche allora, in piena fase emergenziale, si ebbe un boom di deflussi. Ebbene i dati di settembre sono i peggiori da quel momento. In termini assoluti la situazione è addirittura ancora più negativa visto che, all’epoca del covid19, si ebbe una ripresa a V dopo il crollo mentre, in questa fase, l’emorragia sembra essere molto più profonda e la curva ha difficoltà ad invertire la rotta.
Il motivo per cui il deflusso dai fondi comuni di investimento prosegue inesorabile è da ricercare nella situazione generale dei mercati. Tra boom dell’inflazione, crisi energetica, scontato scoppio di una recessione a livello globale, diventa davvero difficile mantenere un minimo di ottimismo.
In questo contesto è quindi inevitabile il calo persistente della raccolta come inevitabile è anche la tentazione di disinvestire dinanzi a fondi comuni in perdita continua.
Eppure, nonostante una fase difficilissima ci sono dei settori che stanno mostrando una resilienza maggiore. Si tratta dei fondi ESG che rientrano nella fattispecie dell’articolo 9 del regolamento europeo SFDR. Questi ultimi a settembre hanno registrato un rialzo delle masse di 5,5 miliardi di euro. Attenzione perchè solo alcune sottospecie di ESG hanno beneficiato di questo trend in controtendenza. I fondi comuni sostenibili che fanno parte dell’articolo 8, i cosiddetti light green, hanno infatti registrato una contrazione della raccolta per 25 miliardi di euro.
Insomma in un contesto caratterizzato da alti deflussi, si salvano solo alcuni settori ESG. Come oramai chiaro da tempo, selezionare diventa sempre più importante. A tal fine si possono ad esempio usare i filtri per l’individuazione dei migliori fondi comuni per categoria che sono presenti su piattaforme come Fundstore.
Fondi comuni: le dimensioni della perdita di settembre 2022
A settembre i fondi comuni sono finiti in profondo rosso ma alcuni settori se la sono passata peggio di altri. Ecco alcuni numeri:
- i fondi azionari hanno perso quasi 27 miliardi di euro (peggior deflusso degli ultimi 2 anni e mezzo)
- i fondi azionari mercati emergenti (penalizzati dal rafforzamento del biglietto verde) sono stati i peggiori con deflussi per 3,5 miliardi di euro
- i fondi azionari hanno evidenziato un tasso di crescita organica pari a -1,12% nel terzo trimestre 2022. Si è trattato del peggior trimestre dal quarto trimestre del 2011
- i fondi a reddito fisso hanno segnato una perdita di 27 miliardi di euro a settembre. Si è trattato del secondo peggior risultato mensile da marzo 2020
- da inizio anno i fondi obbligazionari domiciliati in Europa hanno subito qualcosa come 104 miliardi di deflussi. Considerando le proiezioni per i prossimi mesi, il 2022 corre il rischio di diventare il peggior anno di sempre dal 2008 per fondi obbligazionari
Alla luce di questi 5 dati, inevitabile è stato il brusco calo del patrimonio dei fondi a lungo termine domiciliati in Europa che al 30 giugno era pari a 10.272 miliardi di euro contro i 10.960 miliardi al 31 agosto. Considerando che l’arco di tempo è solo di un mese, la flessione non può non essere preoccupante.