I bed and breakfast rappresentano una costola importante per un settore della nostra economia molto redditizio: il turismo. Lo stesso vale per i titolari di case e appartamenti adibiti a strutture ricettive dedicate a ospitare turisti offrendo loro soluzioni di affitto breve. Il caro bollette pesa anche su questo tipo di strutture, considerando che almeno 1 b&b su 3 paga più di quanto dovrebbe. Le cause principali di questo gioco? La poca propensione al cambiamento e un livello di digitalizzazione e di utilizzo delle nuove tecnologie piuttosto basso.
Caro bollette: come possono risparmiare b&b e case vacanza?
Secondo una ricerca congiunta tra Switcho (qui il sito ufficiale) e CleanBnB, infatti, il caro bollette influisce notevolmente sugli affitti brevi, determinando una diminuzione di oltre del 5% dei ricavi. Con l’aiuto della tecnologia, inoltre, si potrebbe arrivare a risparmiare anche fino al 25% sui costi in bolletta, ovvero 1/4 del costo finale della bolletta energetica.
Switcho e CleanBnB: lo scopo della partnership
Switcho, nota startup specializzata nella comparazione di tariffe per aiutare cittadini e imprese a trovare le forniture più convenienti (qui la nostra recensione), ha stretto una partnership con CleanBnb, che gestisce servizi e soluzioni di affitti brevi in case vacanza, guest house, residence e via dicendo, con l’obiettivo di aiutare più di 1.600 strutture ricettive operanti nel nostro Paese a risparmiare fino a 300 euro l’anno sul costo delle bollette. In aiuto di queste strutture corre la tecnologia, più nello specifico un algoritmo che, partendo dall’analisi personalizzata della bolletta, è capace di restituire all’utente la migliore soluzione di risparmio, stimata mediamente, secondo l’Osservatorio, in 300 euro annui.
Contro il caro bollette per aumentare la redditività: le reazioni
Per il cofondatore di Switcho Redi Vishka, luce e gas sono tra i costi fissi più importanti per questo tipo di strutture ricettive. “Secondo le nostre stime, potrebbe essere ottimizzata la bolletta di almeno 1 affitto breve su 3”, afferma. “Le ragioni sono principalmente tre: un atteggiamento passivo, dovuto spesso alla mancanza di tempo o alla sfiducia nei confronti del mercato energetico, che hanno come conseguenza una certa fedeltà al fornitore; la bassa digitalizzazione che porta a sottovalutare le opportunità del canale online; infine, la bassa propensione al cambiamento in generale, spesso causata dalla paura che cambiare potrebbe determinare interruzioni nella fornitura dei servizi”.
Anche il CEO di CleanBnB Spa, Francesco Zorgno, ha voluto commentare questa particolare situazione che colpisce le piccole strutture ricettive dedicate agli affitti brevi, che attualmente sta rifiorendo dopo lo stop causato dalla pandemia negli ultimi 2 anni. “Come azienda, siamo impegnati nella missione di semplificare la vita di chi gestisce affitti brevi: la partnership con Switcho ci aiuta non solo in questo impegno, ma ci consente anche di offrire qualcosa in più, che abbia un impatto positivo sulla redditività”.