asta BOT

Domani 10 febbraio 2023 il Tesoro procederà con la prima asta del mese di febbraio: in collocamento andrà un BOT a 12 mesi che già sembra far gola ai risparmiatori italiani per via del precedente di gennaio quando il Buono Ordinario del Tesoro a 1 anni in emissione riuscì ad ottenere un rendimento del 3%.

Ma prima di parlare di ipotesi di rendimento, focalizziamo l’attenzione sulla carta di identità del BOT a 12 mesi in asta domani. Ovviamente si tratta di una nuova emissione il cui codice ISIN è da attribuire. Molto corposo l’ammontare offerto dal Tesoro: i 7 miliardi di euro messi sul piatto dovrebbero essere in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Per quello che riguarda le “date calde”, il BOT annuale che verrà collocato domani ha data di scadenza 14 febbraio 2024 e quindi data di regolamento è il 14 febbraio 2023. Lotto minimo di 1.000 euro e termine per la prenotazione da parte del pubblico fissato per oggi 9 febbraio. Tutti gli altri dettagli della prima emissione di Buoni Ordinari del Tesoro del mese sono riportati nella nostra guida sulle prossime aste BOT ma cui rimandiamo per informazioni più complete. Lato caratteristiche la sola cosa che ci preme evidenziare è la durata secca: non 364 giorni ma 365 precisi. Non capita spesso per il collocamenti di questo tipo.

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Asta BOT 12 mesi domani 10 febbraio 2023: previsioni sul rendimento

Quale sarà il rendimento che potrebbe essere esitato dall’asta BOT in calendario domani. Come sempre partiamo dal precedente: il 3% strappato nell’emissione di analoga durata che si tenne a gennaio (la prima asta BOT dell’anno nuovo).

Con questo precedente, l’asta di domani dovrebbe strappare un prezzo di aggiudicazione compreso tra 96 e 97, più verso l’estremo alto. Un valore simile significherebbe che per ogni 1000 euro nominali prenotati, sono da pagare 970 euro.

Essendo i BOT dei titoli senza cedola, il loro rendimento è semplicemente dato dalla differenza che c’è tra prezzo alla scadenza e prezzo di acquisto. Nel nostro caso staremo a circa 30 euro (con prezzo di aggiudicazione verso i 97).Vanno calcolate le imposte da pagare e quindi si scende attorno a 27.

Si tratta di un buon rendimento? Quando si parla di investimenti, tutto diventa relativo. Un rendimento in area 3% può essere ritenuta inadatto per proteggere dall’andamento dell’inflazione ma andrebbe anche tenuto conto che stiamo parlando di un investimento in un asset, i Buoni Ordinari del Tesoro, che non hanno rischi. Per trovare un rendimento del 3% senza assumersi rischi tangibili, bisogna guardare ai migliori conti deposito a 12 mesi come ad esempio quello di illimity o ancora quello di AideXa. Sui conti deposito c’è però una tassazione più alta e allora i BOT 12 mesi vincono facile.

Quale è la morale che possiamo dedurre da questo ragionamento? Né più né meno quella dei mesi scorsi vale a dire per chi cerca soluzioni dove mettere i risparmi a rischio praticamente nulla, l’acquisto di BOT rappresenta un buona soluzione. La strategia è quella di privarsi di liquidità per un anno e ottenere qualcosa in cambio senza alcun rischio. Ovviamente è sempre fatta salva la possibilità di vendere BOT prima della scadenza in caso di particolari esigenze.

Le aste dei prossimi mesi confermeranno questo trend? Difficile a dirlo poichè, in realtà, mese dopo mese, la curva dei possibili rendimenti ha sempre più probabilità di inclinarsi a causa delle crescente chance di esaurimento dell’attuale politica monetaria della BCE. Ad ogni per chi fosse alla ricerca di indicazioni su quello che può avvenire nel corso dell’anno, suggeriamo la lettura del nostro post sulle previsioni BOT 2023.

Buona partecipazione all’asta a tutti.