La scelta di una banca sicura è fondamentale per chiunque desideri aprire un conto corrente o investire denaro. Nel corso degli anni, il sistema bancario è stato messo a dura prova da numerose crisi finanziarie, che hanno sollevato dubbi sulla solidità di questi istituti e recentemente c’è stata anche la crisi di alcune banche americane, perciò è legittimo pensare a quali siano le banche più sicure in Italia alle quali affidarsi.
Banche europee sotto esame EBA
In Europa le banche sono sottoposte a stress test e valutazioni periodiche da parte dell’Autorità Bancaria Europea (EBA), che misura il loro livello di solidità finanziaria anche in condizioni avverse. Tuttavia, la crisi di istituti americani (Silicon Valley Bank, Signature) e il recente caso Credit Suisse hanno sollevato nuove legittime questioni sulla gestione dei rischi e degli accantonamenti.
Classifica delle banche italiane più sicure
La Banca Centrale Europea ha stilato una classifica delle banche più sicure a livello europeo, che offre una panoramica delle banche meno rischiose in base al parametro Pillar 2 (P2R). Nel febbraio 2023, due banche italiane si sono distinte per la loro solidità finanziaria e gestione dei rischi: Credem e Banca Mediolanum.
Ecco le banche italiane presenti nella classifica Bce, aggiornata all’8 febbraio 2023, ordinate in base al parametro di minore rischiosità Pillar 2 (P2R):
- Credem: 1%
- Mediolanum: 1,50%
- Mediobanca: 1,68%
- Intesa Sanpaolo: 1,72%
- FinecoBank: 1,75%
- Unicredit: 2%
- Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano: 2,50%
- BPER: 2,61%
- Banca Popolare di Sondrio: 2,66%
- Monte dei Paschi di Siena: 2,75%
- Iccrea Banca – Banche di Credito Cooperativo: 2,80%
Le banche italiane più sicure e solide secondo lo SREP BCE 2021
Gli esiti dello SREP BCE (Supervisory Review and Evaluation Process) per il 2021 hanno segnalato che le banche europee hanno conservato solide posizioni patrimoniali e di liquidità. La valutazione per il 2021 è stata più completa rispetto a quella del ciclo SREP 2020, adottato a causa dello scoppio della pandemia.
Anche in questa classifica, Credem si posiziona al primo posto tra le banche italiane, con una richiesta di capitale supplementare pari all’1%. Ecco la classifica delle banche italiane più solide nel 2022.
- Credem: 1%
- Mediobanca: 1,58%
- Unicredit: 1,75%
- Intesa Sanpaolo: 1,79%
- Banco BPM: 2,25%
- BPER Banca: 2,30%
- Credito Cooperativo Italiano: 2,50%
- Monte dei Paschi di Siena: 2,75%
- Banca Popolare di Sondrio: 2,77%
- Iccrea Banca: 2,83%
- Banca Carige: 3,25%
Banche più sicure: come sceglierle?
La scelta di una banca sicura non dipende da un unico parametro, ma dall’analisi di molteplici elementi.
Prima di tutto, bisogna tenere in considerazione la grandezza dell’istituto di credito. Le banche di grandi dimensioni sono sotto la lente della BCE con il meccanismo unico di vigilanza. In questo modo, il depositante può contare sulla duplice vigilanza della BCE e di Bankitalia. Inoltre, le banche di grandi dimensioni sono indubbiamente più rilevanti a livello nazionale, e le informazioni sul loro stato di salute possono essere reperite più facilmente rispetto alle notizie riguardanti le banche di minori dimensioni, che non ricevono altrettanta attenzione mediatica. Pertanto, un secondo aspetto può essere rappresentato da un facile accesso alle notizie e alle informazioni in generale.
Da non sottovalutare la quotazione in Borsa. Il monitoraggio frequente e costante dell’andamento del titolo azionario rappresenta un beneficio importante per i risparmiatori, perché confrontando il rendimento del titolo azionario della propria banca con quello delle altre società del settore, ci si può avvalere di importanti indicazioni sulla situazione economica dell’istituto di credito.
Concludendo, una scelta azzeccata potrebbe essere quella di valutare personalmente la salute economica della propria banca, attraverso l’analisi della CET1 ratio. Si tratta di un indicatore di solidità finanziaria che misura il rapporto tra il capitale primario di una banca e i suoi attivi ponderati per il rischio. Essa indica la capacità della banca di far fronte a eventuali perdite o shock sul mercato.
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