Domani 12 aprile si terrà la prima asta BOT del mese di aprile. Come già avvenuto negli ultimi mesi, anche questa volta l’appuntamento con i Buoni Ordinari del Tesoro sarà allargato. Infatti al previsto collocamento di un BOT a 12 mesi si affianca anche la riapertura di un titolo già in corso di circolazione e dalla vita residua breve.
Ancora una volta, quindi, il Tesoro dà dimostrazione di essere intenzionato a quanto prima a raggiungere i suoi obiettivi di emissione (ovvero il fabbisogno previsto dal debito italiano) e lo fa ricorrendo a riaperture di titoli dalla vita residua breve.
C’è una domanda che agita i risparmiatori in vista proprio dell’appuntamento con l’asta BOT di domani 12 aprile: quali saranno i rendimenti esitati dall’emissione? E quindi le aste continueranno ad essere convenienti oppure si inizieranno ad intravedere già i primi cambi di direzione?
Sappiamo che le previsioni sul rendimento BOT 2023 sono positive e allora, come mai questo dubbio? La spiegazione è molto semplice: da alcune settimane il rialzo continuo dei tassi BCE non è più scontato. Ci sono alcuni analisti come Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, che ritengono possibile che l’EuroTower già a marzo possa alzare i tassi sono di 25 punti base per poi prendersi una pausa nei board successivi.
Insomma improvvisamente il futuro della politica monetaria non è più così certo ed inevitabilmente non è più certo che i rendimenti dei BOT possano restare alti. Che proprio l’asta di domani 12 aprile possa riservare delle sorprese in tal senso?
Iniziamo a rispondere a questo interrogativo partendo dalla carta di identità dei BOT in collocamento nella prima emissione di aprile.
Asta BOT domani 12 aprile 2023: il dettaglio
Nell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro in programma domani il Tesoro punta a raccogliere 8,5 miliardi di euro. La parte da leone la fa il nuovo BOT a 12 mesi scadenza 12/4/2024 (codice ISIN da assegnare). Ci sarà poi la riapertura del Buono Ordinario del Tesoro annuale ISIN IT0005505075 che ha ancora una durata di122 giorni. Con questa riapertura il Tesoro conto a rastrellare 2 miliardi di euro.
Per conoscere le caratteristiche specifiche dei due titoli in asta domani si può fare riferimento alla guida sulle prossime aste BOT.
Agli amici risparmiatori interessa soprattutto il discorso rendimento.
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Asta BOT domani 12 aprile 2022: i rendimenti previsti
Tenendo conto della situazione che abbiamo descritto in precedenza, il BOT a 12 mesi in asta domani (parliamo dell’emissione piena) dovrebbe chiudersi con un rendimento lordo del 3,2% mentre la riapertura con un rendimento sempre lordo del 3%.
Da questi rendimenti dovrebbero scaturire prezzi pari a 96,90 centesimi per il primo BOT e 99 centesimi per il secondo.
La valutazioni le lasciamo come sempre agli amici lettori. Tuttavia invitiamo a considerare che nella prima asta BOT di marzo venne esitato un rendimento netto del 3,613%.
I numeri sono chiarissimi: l’asta BOT di domani 12 aprile corre il rischio di essere meno conveniente rispetto a quelle precedenti.
Precisiamo che si tratta pur sempre di aste con rendimenti molti forti, tuttavia è impossibile non vedere in queste stime dei segnali di cambio direzione.
Tutto è nelle mani della BCE che è chiamata a tenere assieme i cocci di un vaso molto difficile da tenere stretto. La crisi delle banche e la recessione impongono un cambio nella politica monetaria che però non può esserci agevolmente visto che l’inflazione non è ancora sotto controllo.
E allora l’asta BOT di domani 12 aprile potrebbe essere la dimostrazione di quello che andiamo ripetendo da tempo: da qui a pochi mesi non sarà più conveniente mettere in portafoglio i BOT perchè quando la politica monetaria della BCE cambierà passo, i prezzi dei BOT saliranno e quindi la festa per i rendimenti finirà.
Ricordiamo agli amici lettori che dopodomani si terrà invece la prima asta medio lungo termine del mese. Per tutti gli appuntamenti mensile fare riferimento a: aste BTP/BOT aprile 2023.