Il Ministero di Economia e Finanze ha annunciato l’emissione del nuovo BTp Valore, destinato esclusivamente agli investitori individuali, con una durata di 4 anni e crescenti cedole fino alla scadenza (qui un approfondimento). Il collocamento inizierà il 5 giugno e terminerà il 9 giugno. Il premio fedeltà sarà corrisposto ai sottoscrittori che manterranno il titolo in portafoglio fino alla scadenza. L’importo minimo di sottoscrizione è di € 1.000 e non ci saranno limitazioni alla domanda.
BTP valore giugno 2023: previsioni cedole e rendimento
Solo giovedì 1° giugno conosceremo cedole, premio fedeltà e codice ISIN, ma già oggi sappiamo le altre caratteristiche, similari a quelle degli altri Bond del Tesoro, pertanto non sono previsti costi di commissione per la sottoscrizione e inoltre è esclusa la tassazione per donazione o successione.
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La tassazione degli interessi è del 12,50%. Il BTp Valore dovrà offrire un rendimento non inferiore al 3,55% per attirare i risparmi delle famiglie. Si suppone che il BTp Valore offrirà quattro cedole annuali, in aumento graduale ogni anno, seguendo un meccanismo di step-up, e che, come anticipato, il rendimento medio del nuovo bond non sarà inferiore al 3,55%. Infatti, per avere un’idea indicativa, possiamo fare riferimento al rendimento del BTp 4 anni, attualmente al 3,58%.
Facendo una previsione anche sul premio fedeltà, è plausibile che questo si attesti allo 0,50% del capitale nominale sottoscritto. Con una variazione positiva di 1/4 di punto percentuale delle cedole, restando ancorati tra il 3,25% e il 4%, il rendimento medio annuo lordo massimo potrebbe attestarsi sul 3,7-3,8%.
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Restano però legittimi interrogativi determinati da ciò che accadrà da qui al 1° giugno e su eventuali scosse che potrebbero colpire i tassi da parte della BCE.
Cedole BTp Valore: stime e previsioni
L’annuncio del Tesoro relativo al BTp Valore ha confermato la concessione di un Premio Fedeltà dello 0,50% del capitale nominale a coloro che manterranno il titolo per quattro anni. Questo premio, equivalente a un extra rendimento, verrà erogato al termine della prima emissione esclusivamente al dettaglio, prevista dal 5 al 9 giugno.
Parallelamente, sono stati rivelati ulteriori dettagli sulle cedole step-up di BTp Valore. Si è venuti a conoscenza del fatto che gli interessi crescenti saranno pagati semestralmente, e la cedola subirà un incremento una sola volta dopo il secondo anno di detenzione, fino alla scadenza.
In termini più concreti, un tasso sarà fissato per i primi due anni, seguito da un tasso differente per il secondo biennio. Le stime attuali suggeriscono una cedola media annuale del 3,50%, con una possibile prima cedola del 3,25% per i primi due anni e una seconda attorno al 3,75% per il terzo e il quarto anno. Tuttavia, queste cifre possono essere riviste al termine del collocamento, ma solo in aumento (vedremo il perché nel paragrafo successivo).
Il periodo di collocamento, previsto per durare almeno tre giorni, può essere terminato anticipatamente, con preavviso, entro le 17:30 del 7 o dell’8 giugno.
Cosa sono le obbligazioni step-up
Le obbligazioni step-up prevedono l’applicazione di cedole crescenti per tutta la durata del prestito. Si differenziano ovviamente dalle obbligazioni step-down, per le quali vige il meccanismo inverso, ovvero si applicano tassi cedolari via via decrescenti durante il prestito. Ovviamente le obbligazioni step-up invogliano per loro natura a mantenere il titolo per tutta la sua durata.
Cresce l’interesse dei piccoli risparmiatori per i BTp
Il Tesoro italiano ha riscontrato un crescente interesse dei piccoli risparmiatori per i BTp. Secondo le evidenze interne e i dati di Bankitalia, si è registrata un’importante inversione di tendenza per quanto riguarda i flussi di acquisto provenienti dal retail e dalle società non finanziarie.
I dati di Bankitalia mostrano l’importante inversione di tendenza nella categoria degli investitori al dettaglio, con un incremento di oltre 50 miliardi di euro dei BTp in portafoglio da settembre a fine gennaio, corrispondente al 9% del totale, in crescita rispetto a un anno fa.
La ricchezza finanziaria degli italiani, con una liquidità che supera i 1.500 miliardi, continua a essere un obiettivo di captazione nonostante l’inflazione. Gli italiani cercano protezione contro la svalutazione causata dal costo della vita, mentre la mancanza di adeguamento dei tassi d’interesse sui conti correnti accresce l’inquietudine del governo.