Il bonifico bancario rappresenta un metodo sempre più utilizzato per fare regali ad amici e parenti. Grazie alle applicazioni di home banking, il trasferimento di denaro è veloce, sicuro e comodo, specialmente per coloro che vivono lontano l’uno dall’altro. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla causale bonifico per evitare di insospettire i controlli fiscali. Ecco cosa bisogna scrivere per evitare problemi.
Causale bonifico: cosa è meglio scrivere
Per scrivere una causale adeguata per un regalo, è necessario includere il titolo, ovvero il motivo del trasferimento, che nel caso di un regalo può essere semplicemente “regalo“, oppure “donazione“. Inoltre, si consiglia di specificare lo scopo del regalo, per essere più precisi: ad esempio, si può scrivere “Regalo di compleanno 10 maggio”, oppure più semplicemente “Regalo di compleanno”, oppure “Regalo di nozze”, e così via. Questo aiuterà a identificare ulteriormente il trasferimento come un regalo e non come un pagamento in nero.
Cosa non scrivere
Meglio evitare i ringraziamenti nella causale, perché potrebbero far pensare a una prestazione lavorativa. Dopotutto, una causale “regalo di compleanno. Grazie!!” potrebbe insospettire anche il controllore fiscale più pigro.
È necessario altresì evitare causali poco precise o evasive, che potrebbero per l’appunto insospettire il fisco e far ipotizzare un pagamento irregolare. Causali come “Tu lo sai”, “Grazie” o “Come concordato”, ad esempio, potrebbero lasciare legittimamente più di qualche punto interrogativo.
Cosa scrivere in caso di prestito
Per effettuare un prestito privato, la causale del bonifico dovrebbe includere la dicitura “Prestito infruttifero” e tutte le informazioni necessarie per identificare il prestito, come il motivo del trasferimento e la finalità del prestito, ad esempio “Prestito per l’acquisto di un’auto”. È anche utile indicare il rapporto di parentela con il destinatario del prestito e il suo nome per una maggiore tracciabilità. Inoltre, nel caso di prestiti, si raccomanda di redigere una scrittura privata tra le parti interessate, firmata e controfirmata, e con la data del bonifico e la causale dello stesso.
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Causale bonifico: cos’altro controlla il fisco
Si tenga presente che, sebbene la causale del bonifico sia importante, i controlli fiscali tengono conto di altri fattori, come l’importo e la frequenza dei trasferimenti. Un regalo ogni mese, ad esempio, potrebbe essere fonte di sospetto e portare a far pensare al pagamento periodico e costante per una prestazione eseguita in nero.
Vien da sé che una causale precisa e completa renderà il tutto più facile e verificabile, aiutando anche le parti coinvolte nel caso in cui fossero chiamate a dimostrare la natura del trasferimento.