Per gli amici investitori che hanno in portafoglio il BTP Italia giugno 2030 (ISIN IT0005497000), oggi è stata l’ora della verità. Il MEF ha infatti reso noto quello che sarà il coefficiente di indicizzazione della cedola in stacco il 28 giugno 2023.
Si tratta di un’informazione importante che ora permetterà ai sottoscrittori di capire quanto vale il BTP Italia 2030 in loro possesso. Il titolo ha una vita molto corta essendo stato emesso neppure un anno fa (venne collocato a giugno 2022). Il suo tasso cedolare annuo è dell’1,6%. La cedola di giugno 2023 è la seconda dopo lo stacco avvenuto sei mesi fa.
BTP Italia 2030: ecco la cedola di giugno 2023
Quella che brevemente viene indicata come la cedola di giugno 2023 del BTP Italia 2030, tecnicamente è in realtà il coefficiente di indicizzazione sulla base del quale avviene il pagamento della cedola semestrale nonchè la rivalutazione del capitale sempre su base semestrale.
Ebbene il Tesoro ha fissato il valore di riferimento al 28 giugno 2023 (data in cui si effettua lo stacco della cedola) all’1,01403. Alla luce di questo parametro, la cedola semestrale lorda è pari al 2,214%. Questo tasso deriva dalla somma dell’indicizzazione del tasso cedolare reale annuo (pari allo 0,811%) e dell’indicizzazione del titolo che invece è pari all’1,403%.
Quindi considerando in capitale investito di 10000 euro (il taglio minimo del BTP Italia), la rivalutazione complessiva sarà di 140,03 euro, appunto l’1,403% in più (indicizzazione).
Visto che il calcolo non è semplice da fare, ricorriamo ad un esempio pratico.
Leggi la guida >>> BTP Italia: come calcolare la cedola, esempio
Il dato sulla cedola di giugno 2023 del BTP Italia 2030 ha leggermente deluso le attese. Nelle scorse settimane, infatti, si era parlando di una cedola pari al 2,3% alla luce di quella che era la quotazione del titolo sul secondario.
Valore del BTP Italia 2030: un esempio pratico.
Ripartiamo dalla situazione citata in precedenza. Il capitale investito di 10000 euro viene rivalutato a 10.140,03 euro con un aumento di 140,03 euro lordi essendo il coefficiente di indicizzazione dell’1,403%. Di conseguenza la cedola totale sarà data dalla moltiplicazione tra 0,008 x 10.140,03 ossia 81,12 euro. Sommando 140,03 e 81,12 euro otteniamo 221,4 euro ossia il 2,214% (appunto la cedola lorda) dei 10.000 euro di capitale che sono stati investiti.
Quindi con la cedola di giugno 2023, il BTP Italia 2023 vale 22,14 euro in più. Attenzione, però, perchè c’è la tassazione BTP del 12,5% e quindi la seconda cedola netta del BTP Italia 2030 scende all’1,937%.
E allora, tirando le somme, quanto vale il BTP Italia 2023?
La prima cedola (staccata a dicembre) fu decisamente più consistente essendo stata pari ad un totale del 7,23%. Questo avvenne perchè la sola rivalutazione ammontò al 6,382% visto che allora l’inflazione era davvero su livelli record. In quella circostanza su 1000 euro investiti, gli amici sottoscrittori ricevettero 72,30 euro lordi ossia 63,26 euro netti.
Con la cedola di giugno, siamo a due e quindi abbiamo già un pò di elementi per dire quanto vale il BTP Italia 2030.
In un anno il titolo ha offerto un rendimento lordo del 9,4% che scende ad un netto dell’8,3%.
Molto o poco? Qui non facciamo valutazioni ma se si considera che in questi 12 mesi il FOI è stato del 7,9%, la risposta viene da se.
I problemi ci saranno nei prossimi semestri quando l’inflazione registrerà comunque un calo (a prescindere dall’entità).