A poche settimane dallo sbarco su Borsa Italiana attraverso IPO, Lottomatica si riprende la scena annunciando una doppia emissione obbligazionaria in grado di rispondere sia alle esigenze degli investitori amanti del tasso fisso che a quelle di chi preferisce il tasso variabile. Due nuove obbligazioni molto diverse tra loro eppure con la stessa identica durata: entrambi i bond, infatti, saranno rimborsati l’1 giugno 2028.
Impressionante l’ammontare delle nuove obbligazioni Lottomatica: considerando i bond nel loro insieme si arriva a 1,115 miliardi di euro.
Per alcuni amici investitori non si tratta di un ammontare degno di clamore? Ebbene invitiamo costoro a tenere conto che l’IPO Lottomatica è avvenuta a 9 euro per azione e che attualmente la market cap del colosso gaming è pari a circa 2,1 miliardi di euro, neppure il doppio dell’ammontare totale dei nuovi bond.
Chiarito quindi che la nuova emissione obbligazionaria di Lottomatica è certamente meritevole di attenzione, nei prossimi paragrafi proveremo a capire quanto essa è conveniente.
Prima, però, la solita carta di identità con le caratteristiche dell’emissione.
Nuove obbligazioni Lottimatica: 5 anni, tasso fisso e variabile
Non capita tutti i giorni di vedere un’emittente che colloca, nello stesso pacchetto, un bond a tasso fisso e uno a tasso variabile e per giunta di pari durata.
Proprio questo è ciò che ha fatto Lottomatica.
Due bond in grado di rispondere ad esigenze molto diverse tra di loro e quindi targetizzati su profili diversi di sottoscrittore.
La quota maggiore dell’ammontare (565 milioni su un totale di 1,115 miliardi) è post sul bond tasso fisso 7,125% mentre la quota minoritaria (550 milioni di euro) sul bond tasso variabile.
Come detto la durata è uguale (5 anni). Decisamente diverso è invece il prezzo di emissione. Nel caso del primo bond, il pricing è stato fissato a 100 mentre nel secondo caso il prezzo di emissione è del 99% con una cedola variabile che è pari al tasso Euribor più 4,125%.
In sede di annuncio l’emittente ha specificato che il collocamento si concluderà entro e non oltre l’1 giugno 2023 (stesso giorno in cui sarà comunicata la cedola minima del nuovo BTP Valore, ma questa è un’altra storia).
I proventi dell’emissione saranno saranno depositati su un escrow account e saranno usati per finanziare il rimborso di ben 3 obbligazioni Lottomatica in circolazione ossia:
- gli oltre 200 milioni di euro di obbligazioni senior a tasso variabile in scadenza nel 2025
- i 340 milioni di euro di obbligazioni senior garantite a tasso fisso del 6,25% che scadono nel 2025
- i 575 milioni di obbligazioni senior a tasso fisso del 5,125% con scadenza al 2025.
Insomma Lottomatica emette nuovi bond per rimborsare i vecchi. Alla società conviene, e gli investitori?
Quanto convengono le nuove obbligazioni Lottomatica?
Il tasso garantito dalle nuove obbligazioni Lottomatica fanno davvero gola e di conseguenza i bond si collocano tranquillamente tra quelli più remunerativi.
Gli amici investitori, però, potrebbero chiedersi come mai un tasso così alto. E di fatti una spiegazione c’è. Lottomatica pigia sulla remunerazione perchè le nuove obbligazioni non sono investment grade. Vero è che l’agenzia Moody’s ha rivisto al rialzo il rating su Lottomatica a Ba3 ma il problema è che mancano tre notch per l’investment grade.
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Proprio questo l’alto tasso è la carta da giocare per essere appetibili sul mercato.
Il fatto è che se il rating non è eccezionale, allora c’è un rischio di credito di cui tenere conto. Questo è un dato di fatto che puoi può essere rilevante o meno (a seconda dell’approccio del singolo investitore) è un altro discorso.
E allora quanto convengono davvero? Come sempre il raffronto va fatto con il BTP pari durata ossia quello a 5 anni.
Ebbene le obbligazioni Lottomatica a cedola fissa hanno un premio pari al 3,4% sul BTP a 5 anni. La tassazione però è diversa e considerando che sui bond corporate non c’è alcuna imposta di favore, allora il premio scende del 2%. Con una cedola netta del 5,27%, comunque, la protezione dei risparmi contro l’inflazione è assicurata. Una buona cosa se ci è però disposti a farsi carico del rischio di credito.
Nuove obbligazioni Lottomatica: meglio tasso fisso o variabile?
Visto che l’emissione di Lottomatica si compone di due tranche, su quale è preferibile puntare? Meglio quella a tasso fisso o a tasso variabile?
Tra le caratteristiche che abbiamo riportato in precedenza, ne spunta una che la dice lunga: la seconda tranche ha un prezzo sotto la pari, la prima è prezzata alla pari. Significa che l’emittente punta sulla seconda poichè essendo il suo prezzo sotto la pari è ovvio che sale il rendimento complessivo. Quest’ultimo, però, è legato al tasso Euribor.
E allora: con un tasso in area 2,8% medio fino alla scadenza, le obbligazioni tasso variabile sarebbero remunerative quanto quelle a tasso fisso. Al di sotto no. Attualmente l’Euribor a 3 mesi si muove attorno al 3,4%. A colpo d’occhio potrebbe sembrare un affare puntare sul tasso variabile, tuttavia gli amici dovrebbero considerare che l’Euribor nei prossimi mesi sarà in calo. Proprio l’entità e il ritmo della contrazione, stabiliranno se sarebbero convenute le obbligazioni a tasso variabile o quelle tasso fisso di Lottomatica.