Sembrava tutto essere fatto e invece è arrivato l’annullamento dell’IPO We Soda. Neppure due settimane dopo l’annuncio della quotazione (l’articolo si riferisce a questo passaggio), la società ha annullato l’IPO.
Lo stop è arrivato tra un vespaio di polemiche. E’ stato lo stesso management di We Soda ad evidenziare come la decisione dell’annullamento sia maturata a seguito di un sentiment avverso da parte del mercato. Il punto è che gli investitori continuano ad essere molto cauti riguardo al mercato delle IPO e proprio questa cautela non ha permesso di esprimere una valutazione soddisfacente.
Alasdair Warren, CEO di WE Soda, ha rimarcato la dose affermando che sebbene la società fosse pronta ad incassare il solito sconto di valutazione sempre presente nell’IPO, l’approccio prudente degli investitori si è tradotto in una posizione così estrema da spingere a prendere atto che tale valutazione “non avesse senso per noi e dato che non avevamo bisogno di soldi, abbiamo deciso di ritirare l’IPO”.
IPO We Soda: arriva l’ufficializzazione
WE Soda sarà quotata sulla borsa di Londra (London Exchange Standard). L’annuncio è arrivato direttamente dalla società britannica che ha così confermato le indiscrezioni che erano circolate nei giorni scorsi.
L’operazione verrà eseguita attraverso cessione di azioni detenute dall’attuale azionista di riferimento di WE Soda: il gruppo industriale turco Ciner.
Attorno all’IPO di WE Soda c’è grande interesse da parte del mercato. In primo luogo perchè si tratta di un chiaro segnale di ripresa del mercato europeo delle IPO dopo un 2022 a dir poco negativo. E in secondo luogo perchè l’operazione si annuncia molto sostanziosa essendo WE Soda il più grande produttore mondiale di carbonato di sodio naturale.
Insomma ci sono tutti gli elementi per tenere un faro acceso sull’Offerta pubblica iniziale di titoli azionari WE Soda.
Anche perchè la società dovrebbe avere un flottante di almeno il 10% del capitale azionario. Tra l’altro è anche previsto che siano messe a disposizione azioni rappresentanti fino ad un altro 15% dell’offerta grazie ad una opzione overlotting.
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Per quello che riguarda l’esecuzione dell’operazione, JPMorgan sarà Sole Sponsor, Joint Global Co-ordinator e Joint Bookrunner; BNP PARIBAS e Goldman Sachs agiranno in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, e Deutsche Bank, Liberum Capital, Morgan Stanley, MUFG e Numis Securities agiranno in qualità di Joint bookrunners.
IPO WE Soda: analisi sul potenziale
Parliamo di potenziale del settore in cui WE Soda opera e di potenziale della società. Per quello che riguarda il primo punto da tempo il carbonato di sodio è tra ingredienti industriali inorganici più diffusi al mondo oltre che essere una componente fondamentale di un’ampia varietà di tantissimi processi industriali. Ad esempio è un elemento fondamentale per la produzioen del vetro ma è usato anche nel comparto del solare fotovoltaico e della produzione di batterie dei veicoli elettrici.
Un fattore di ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che in molti dei cicli produttivi dove è usato, il carbonato di sodio non ha sostituti.
Dal punto di vista societario WE Soda ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato pari a 1.774 milioni di dollari, in rialzo rispetto agli 892 milioni di dollari del 2021. In forte aumento anche l’Ebitda rettificato che è passato dai 431 milioni del 2021 agli 838 milioni del 2022. Nel primo trimestre del 2023, poi, WE Soda ha messo a segno ricavi per 495 milioni di dollari e un Ebitda rettificato pari a 248 milioni di dollari. La società è quindi in salute e vanta prospettive solide.
Lo scorso anno WE Soda ha prodotto 5 milioni di tonnellate di prodotto e di queste ben 4,6 milioni di tonnellate erano di carbonato di sodio (95% del totale) a cui si sono poi aggiunte circa 0,4 milioni di tonnellate di bicarbonato di sodio. Sono due gli impianti di produzione della società: entrambi sono collocati vicino ad Ankara e sono ultra moderni.
Numeri robusti che lasciano intendere come dell’operazione si parlerà a lungo tra gli investitori interessati al trading sulle IPO. Vi terremo quindi aggiornati