BCC Banca ICCREA, Capogruppo del Gruppo BCC ICCREA, continua a mostrarsi molto dinamica sul mercato obbligazionario. La Banca di Credito Cooperativo ha infatti concluso con successo l’emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite scadenza gennaio 2029 per un importo pari a 500 milioni di euro. Il bond stacca una cedola a tasso fisso pari allo 3.875%.
Le obbligazioni sono state emesse a valere sul programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi di euro, sono ECB Eligible e LCR Level 1. Il collocamento era destinato esclusivamente a investitori istituzionali del mercato domestico e di quello internazionale. Per BCC Banca ICRREA si è trattato della prima emissione di European Covered Bond (Premium) quotata alla Luxembourg Stock Exchange e avvenuta in conformità alla nuova normativa europea sulle obbligazioni bancarie garantite il cui recepimento è stato perfezionato in Italia lo scorso 30 marzo 2023.
L’operazione è stata curata da Barclays che ha agito in qualità di co-arranger del Programma insieme a BCC Banca ICCREA, nonché Joint Bookrunner insieme a LBBW, Nord LB, Natixis e Unicredit. Nell’ambito del collocamento lo studio legale Orrick ha assistito BCC Banca Iccrea, mentre Bonelli Erede ha assistito Barclays e i Joint Bookrunners.
Come specificato dal Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea, Mauro Pastore l’operazione si inserisce nel Piano Industriale 2023-2025 che punta a raccogliere attraverso il Programma Covered Bond risorse necessarie per il Gruppo BCC Iccrea e le sue 117 BCC, “affinché il Gruppo continui a finanziare le esigenze del territorio e raggiungere l’obiettivo di nuove erogazioni di credito per 50 miliardi di euro nei prossimi 3 anni“.
Come detto le nuove obbligazioni garantite BCC Banca ICCREA erano rivolte agli istituzionali italiani ed esteri. Ecco quindi la geografia della sottoscrizione:
- Italia (55%)
- Germania-Austria (20%)
- Benelux (9%)
- Paesi Nordici (6%)
- Francia (4%)
- Iberia (2%)
- Altri paesi (4%)
Per quello che invece riguarda la tipologia degli investitori, il 69% delle obbligazioni sono state collocate a banche, a seguir il 16% alle banche centrali, il 14% ai fondi (1% altri).