Che fine hanno fatto le emissioni di nuove obbligazioni destinate al pubblico degli investitori retail? E’ questa la domanda che un nostro amico risparmiatore ci ha posto in privato. In effetti nelle ultime settimane le emissioni di nuovi bond retail sono scarseggiate fino a sparire del tutto nella prima settimana di agosto.
Abbiamo atteso che ci concludesse l’Ottava per tirare le somme ma ora possiamo tranquillamente dire che a livello globale (con riferimento, ovviamente ai mercati occidentali) non c’è stata neppure una nuova emissione obbligazionaria rivolta ai semplici investitori. In realtà questa penuria non deve allarmare più di tanto. Se infatti si va a guardare agli anni passati, sempre, con l’approssimarsi del periodo più caldo delle vacanze estive, le emissioni retail hanno latitato o sono sparite del tutto. Nulla di strano, quindi.
Che fine hanno fatto le nuove emissioni di obbligazioni per retail
Quando una società colloca un bond, il suo obiettivo è quello che sia la massima domanda possibile e la migliore risposta da parte del mercato. Tecnicamente si è soliti parlare di contesto favorevole: se c’è quello allora si procede con il lancio dell’operazione, mentre se non c’è si attendono tempi migliori. Fondamentalmente il principio è lo stesso delle IPO.
Il fatto che l’amico risparmiatore che ci ha posto il quesito sia rimasto “colpito” dalla scomparsa delle emissioni retail nella prima Ottava di agosto potrebbe essere stato amplificato dal forte ritmo seguito dal mercato nei mesi scorsi. Le nuove emissioni di obbligazioni sono state tantissime ma del resto che il 2023 sarebbe stato l’anno della ripresa del mercato lo si era intuito fin dalle premesse con 8 emissioni in soli 13 giorni solo dall’Italia.
Ad ogni modo il dato che emerge dalla prima settimana di agosto è che tutto è fermo. Calendario alla mano ci sembra alquanto difficile che ci possa essere un cambio di rotta la prossima settimana e quindi, almeno per questo periodo, è meglio fare una croce sopra questo argomento.
Gli emittenti sanno perfettamente che tantissimi potenziali clienti retail sono in ferie e proprio alla luce del discorso sul contesto di mercato favorevole che abbiamo fatto in precedenza, preferiscono rimandare tutto a settembre 2023.
Per rispondere quindi alla domanda su che fine abbiamo fatto le nuove emissioni retail, esse sono in ferie fino a settembre.
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Il segnale che certifica il periodo di ferie per le emissioni retail
Lasciando perdere i titoli di stato, nella prima settimana di agosto tutte le obbligazioni societarie emesse erano rivolte solo ad investitori istituzionali. E si badi che non stiamo parlando di emissioni secondarie ma di collocamenti ad alto appeal che hanno intercettato l’interesse dei grandi fondi.
I nomi degli emittenti della prima settimana di agosto sono di tutto rispetto. Ad esempio Barclays ha emesso obbligazioni scadenza 2030 con cedola del 4,918% (ISIN XS2662538425) per un ammontare totali pari a 1,25 miliardi di euro. Il bond ha strappato un rendimento sotto al 5% proprio a causa della domanda molto forte. Nuove obbligazioni anche per la società spagnola Cellnex che ha collocato un bond convertibile scadenza 2030 e cedola 2,125% (ISIN XS2597741102).
Accanto a quelle in Euro, ci sono state poi nuove obbligazioni in dollari americani. Mercedes Finance ha collocato un bond in 4 tranche: il primo con scadenza 2026 e cedola del 5,375%; il secondo con scadenza 2026 e cedola del 5,2% e ancora scadenza 2028 e cedola 5,1% e per finire scadenza 2033 con cedola dello 5,05%.
Inutile dire che il taglio minimo di queste nuove obbligazioni, comunque non destinate agli amici retail, era altissimo. Solito 100.000 euro per le prime due e addirittura 150.000 per la multi-tranche di Mercedes Finance.
Ci rivediamo quindi a settembre con le nuove emissioni per retail.