Visto che negli ultimi mesi si sta parlando tantissimo degli ETF su Bitcoin Spot in contrapposizione ai già negoziabili ETF su Bitcoin Futures, abbiamo pensato di redigere un breve vademecum che mette a fuoco le differenze che ci sono tra i due tipi di fondi a gestione passiva evidenziando in particolare i rispettivi vantaggi e punti di forza. Obiettivo è quello di dare spunti ai lettori per aiutarli a capire se sono meglio gli ETF su Bitcoin Spot oppure quelli su BTC Futures.
In effetti in questi mesi in cui l’hype sul tema è cresciuto tantissimo, in scia all’oramai super-discussa mossa di BlackRock, si è sempre ridotto il discorso ad un passaggio grossomodo così sintetizzabile: mentre la SEC per adesso non ha mai autorizzato un ETF su Bitcoin Spot, si può tranquillamente investire sugli ETF su BTC Futures.
Proviamo a fare un passo in avanti e a mettere nero su bianco le più importanti differenze tra ETF su Bitcoin Spot e quelli su Bitcoin Futures.
Differenze tra ETF Bitcoin Spot e ETF Bitcoin Futures spiegate in modo semplice
Partiamo da quello di cui non si parla d’altro da mesi: l’ETF su Bitcoin Spot. Si tratta di un fondo che è legato in modo diretto al prezzo real time del Bitcoin. Ammettendo che la SEC dia il via libera al primo ETF su Bitcoin Spot al mondo, l’investitore potrebbe comprare una partecipazione di fondo che acquista Bitcoin veri al loro presso spot e li conserva.
Quindi l’investitore non avrebbe il possesso fisico del Bitcoin ma semplicemente una partecipazione negli asset dell’ETF.
Questo significa che il valore dell’investimento sale o scende alla luce dell’andamento della quotazione di Bitcoin (BTC/USD).
Attraverso l’ETF su Bitcoin Spot sarebbe quindi possibile esporsi sul prezzo della criptovaluta senza stare a perdere la testa con questioni come wallet e chiavi di sicurezza che sono tipiche del possesso reale di Bitcoin.
A differenza degli ETF su Bitcoin Spot, quello sui Futures non detengono Bitcoin. Gli ETF di questo tipo investono in contratti futures sul Bitcoin ossia in accordi aventi ad oggetto l’obbligo di acquisto o di vendita di Bitcoin ad un prezzo determinato in una specifica data futura Alla luce di questo meccanismo, il valore degli ETF è legato a questi contratti e non al Bitcoin reale. Praticamente investendo in ETF sui Futures Bitcoin si specula sul prezzo del Bitcoin ma sempre secondo i termini del contratto.
Proprio questa è la più importante differenza tra ETF su Bitcoin Spot e ETF su Bitcoin Futures.
Altra differenza è nel prezzo: quello del contratto futures può essere infatti molto divergente dal prezzo spot del Bitcoin alla luce di tutta una serie di elementi a partire dalle condizioni macro fino ad arrivare al sentiment di mercato sul trend futuro dei prezzi.
Ce ne è poi una terza che è scontata: ad oggi sui primi non si può ancora investire (la SEC ha sempre rigettato le richieste) mentre sui secondi di. Ci sono tantissimi fondi basati sul prezzo futures del BTC come si può vedere nella guida sui migliori ETF Bitcoin 2023. In quel report gli ETF citati sono tutti sui futures e non sul BTC reale.
Differenze ETF Bitcoin Futures e Spot: esempio pratico
Facciamo un esempio per aiutare a cogliere il funzionamento degli ETF su Bitcoin Futures e degli ETF su Bitcoin Spot.
Nel primo caso c’è un contratto Futures che scade tra un mese e che obbliga chi lo ha comprato ad acquistare Bitcoin a 50.000 dollari a fine mese e questo a prescindere da quello che sarà il valore reale (spot) del Bitcoin per quel momento.
Nel momento in cui alla data di scadenza il prezzo del Bitcoin è più alto di 50.000 dollari chi lo ha comprato mette a segno un profitto. Viceversa se il prezzo è più basso di quei 50.000 dollari allora il compratore del futures rimedia una perdita perchè, da contratto, è obbligato a comprare Bitcoin per 50.000 dollari mentre essi sul mercato spot, valgono di meno. Proprio l’ampiezza di questo “meno” determina la perdita.
Anche lato venditore gli ETF su Bitcoin Futures appaiono decisamente più complessi. Chi vende, infatti, è in una situazione opposta a quella di chi compra e ha un rischio e una ricompensa invertiti. Se il prezzo del Bitcoin Spot è superiore al prezzo del contratto alla data di scadenza, essendo obbligato a vendere al prezzo più basso, perde la possibilità di avere un profitto. Viceversa chi vende deve fare il tifo affinchè il prezzo spot sia più basso del prezzo del contratto, in modo tale da poter vendere da un prezzo superiore a quello spot e realizzare così un profitto.
Insomma tutta una questione di prospettive che rende tutto l’ecosistema molto complesso.
Meglio ETF su Bitcoin Spot o ETF su Bitcoin Futures?
Tenendo conto delle differenze e dell’esempio indicato nel precedente paragrafo, sono meglio gli ETF su Bitcoin Spot o quelli sui Futures?
Fermo restando che i primi non esistono e i secondi si (quindi volendo investire con gli ETF sul Bitcoin è sui Futures che si deve per forza puntare), è evidente che i Bitcoin Spot sono semplici mentre gli ETF su Bitcoin Futures sono molto più complessi. Adottando il criterio della semplicità, nel momento in cui verranno autorizzati, gli ETF su Bitcoin Spot, soprattutto per gli investitori che amano la linearità, non potranno che essere ritenuti migliori dei loro predecessori.