È in arrivo una notizia che potrebbe cambiare il panorama delle transazioni per molti commercianti. Al centro della questione, ci sono Visa e Mastercard, due giganti nel settore delle carte di credito. Queste società stanno contemplando un rilevante aumento delle commissioni per i commercianti che utilizzano le loro carte.
Recenti rivelazioni del Wall Street Journal, infatti, indicano che tali aumenti saranno attuati tra ottobre 2023 e aprile 2024. Curiosamente, le transazioni online saranno le più interessate da questi cambiamenti, con commissioni che potrebbero pesare notevolmente sulle tasche dei commercianti.
Aumento commissioni carte di credito: quanto pesa?
Il Nilson Report ha fornito alcune cifre illuminanti. Nel 2022, i commercianti hanno versato commissioni per un incredibile totale di 93 miliardi di dollari. Questo valore è notevolmente superiore rispetto a soli dieci anni prima, quando il totale si attestava a 33 miliardi.
Da un punto di vista aziendale, Visa e Mastercard, insieme alle principali banche, hanno argomentato dichiarando che queste commissioni sono necessarie. Secondo i due istituti, infatti, queste tariffe contribuiscono a sostenere i costi legati all’innovazione e alla prevenzione delle frodi nel settore.
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Come funzionano le commissioni
Per chi non è del settore, può essere utile comprendere come funzionano queste commissioni. Quando un consumatore effettua un acquisto utilizzando una carta di credito, il commerciante paga una commissione interbancaria alla banca emittente della carta. Allo stesso modo, Visa e Mastercard percepiscono le cosiddette commissioni di rete.
Il cambiamento previsto potrebbe quindi avere ripercussioni considerevoli. Stando alle stime di CMSP, i commercianti potrebbero finire per pagare un extra di 502 milioni di dollari all’anno a causa di questi aumenti.
Aumento commissioni carte di credito Visa e Mastercard: le conseguenze per i consumatori
Anche se inizialmente le spese sembrano gravare sui commercianti, in realtà una parte di esse potrebbe riflettersi sui consumatori. Questo potrebbe manifestarsi in forma di prezzi leggermente superiori. E tutto ciò avviene in un momento in cui molte piccole imprese sono già sotto pressione a causa dell’inflazione e degli alti tassi di interesse, così come i consumatori finali stessi, che quindi potrebbero optare per soluzioni più comode e convenienti: l’e-commerce, ovvero, i negozi online e le occasioni a prezzi stracciati.
L’intervento del Congresso americano
Data l’importanza della questione, anche il Congresso americano si è mosso. Di recente, è stato riproposto un disegno di legge bipartisan, il Credit Card Competition Act. Questa legge potrebbe rivoluzionare il modo in cui le transazioni vengono elaborate, consentendo ai commercianti di utilizzare reti alternative a Visa e Mastercard.
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Il senatore Dick Durbin ha commentato sullo stato attuale del settore, sottolineando la necessità di una maggiore concorrenza in un mercato dominato dal duopolio Visa-Mastercard. La proposta legislativa intende offrire ai commercianti più opzioni in termini di elaborazione delle transazioni, riducendo potenzialmente il peso delle commissioni.