bandiera italiana e banconote

Consueto ingolfamento di titoli di stato nell’ultima settimana del mese. Si inizierà oggi 26 settembre 2023 con l’asta BTP€i indicizzati all’inflazione europea che, come sempre faranno coppia con un BTP Short Term per poi proseguire nei prossimi giorni con la seconda asta BOT di agosto e, a concludere, con il secondo appuntamento medio e lungo termine del mese (qui il calendario aste BOT/BTP di settembre 2023).

In pratica su 5 giorni che compongono la settimana finanziaria, ben 3 saranno da segnare sul calendario anche perchè, come è oramai risaputo da tempo, le nuove emissioni di titoli di stato saranno le ultime contrassegnate da alti rendimenti. Per gli amici investitori che puntano a far fruttare i risparmi allocando i loro capitali su asset sicuri si tratta quindi di appuntamenti imperdibili.

Non è ancora però tempo di rendimenti perchè sarebbe inutile se lo facessimo senza fare alcun genere di accenno all’identità dei titoli in collocamento tra poco più di 24 ore.

Asta BTP€i e BTP Short Term oggi 26 settembre 2023: c’è una particolarità

Il tratto caratteristico dell’asta BTP€i-Short Term in agenda oggi 26 settembre 2023 non è tanto l’ammontare (comunque stretto visto che è, nel complesso, il range è tra un minimo di 3,75 miliardi di euro e un massimo di 4,75 miliardi di euro) quanto il fatto che, accanto al solito ex CTZ, il Tesoro collocherà non uno ma ben due BTP indicizzati all’inflazione europea.

In tutto, quindi, saranno 3 i titoli in emissione e in tutti e 3 i casi si tratta di nuove tranche di titoli già in circolazione. Ciò significa che, in fase di elaborazione delle stime di rendimento, sarà possibile utilizzare un termine di confronto diretto vale a dire la performance del titolo sul mercato secondario. Meglio di cosi sarebbe impossibile.

A voler essere ancora più precisi l’allocazione della forchetta 3,75-4,75 miliardi è del tutto sbilanciata a favore dello Short Term che incamererà fino a 3 un massimo di 3 miliardi dell’ammontare totale del collocamento. La parte restante verrà invece divisa tra i due BTP indicizzati all’inflazione europea.

Asta BTP€i oggi 26 settembre 2023: titoli e stime di rendimento

I due BTP€i in asta tra poco più di 24 ore sono la quinta tranche del BTP€i scadenza 15 maggio 2029, cedola reale 1,50% e identificativo ISIN IT0005543803 e la quarantesima tranche del BTP€I scadenza 15 settembre 2041, cedola 1,55% e identificativo ISIN IT0004545890.

Nel primo caso gli investitori avranno a che fare con un titolo indicizzato ma 5 anni mentre nel secondo caso saranno dinanzi ad uno dei veci del mercato obbligazionario sovrano italiano visto che si parla di un bond indicizzato che venne emesso per la prima volta nel 2009 come titolo a 30 anni.

Assieme questi due BTP indicizzati dovranno raccogliere un minimo di 1,25 miliardi di euro e un massimo di 1,75 miliardi di euro (per le altre caratteristiche il riferimento è sempre alla pagina sulle prossime aste BTP).

Fatte le presentazioni, si può ora parlare di ipotesi di rendimento. Come detto c’è il raffronto sul mercato secondario per poter effettuare un’analisi speculativa. Conditio sine qua non, però, è la perfetta conoscenza dei meccanismi di funzionamento di questa tipologia di titoli di stato. Tempo fa su RisparmiOggi è stata inserita una guida su come funzionano i BTP indicizzati all’inflazione europea che può tornare utile ai fine di un ribasso.

Ciò detto, il BTP€i a 5 anni nel giorno della vigilia dell’asta prezza a 97,90 centesimi sotto la pari. La denominazione completa del titolo è Btpi Tf 1.5% Mg29 E dove quell’1,5% è la cedola. Attualmente questo bond presenta un rendimento effettivo a scadenza netto del 6,47% da cui va detratta ovviamente l’inflazione. Si scende quindi ad un rendimento reale che non supera l’1,9% contro il 4,1% del BTP a 5 anni tradizionale (a proposito di quinquennali, nel weekend è stata effettuata un’analisi comparativa tra due BTP a 5 anni con cedola differente: 0,5% e 4,75%).

L’altro BTP€i, denominato Btpi-15st41 2,55% dove settembre 2041 è la data di scadenza, prezza a 102,25 un bel pò sopra la pari. L’attuale sua vita residua è di 18 anni mentre il rendimento effettivo a scadenza netto è del 6,97% e quello reale del 2,60%. Anche in questo caso siamo un bel pò sotto il rendimento del BTP 2041 (4,85%) proprio perchè c’è l’inflazione da inglobare. La differenza tra i due rendimenti è del 2,25% circa.

Quel 2,2% di differenza nel caso del primo BTP€i e questo 2,25% (valori, tra l’altro molto simili) rappresentano l’inflazione attesa per i prossimi anni nell’area Euro (siamo praticamente sopra l’obiettivo del 2% della BCE a cui, evidentemente, credono solo a Francoforte).

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Asta BTP Short Term oggi 26 settembre 2023: le indicazioni di rendimento

Sempre domani sarà anche collocata la quinta tranche del BTP Short Term scadenza 29 settembre 2025, cedola 3,60% e identificativo ISIN IT0005557084.

Sul secondario l’ex CTZ denominato Btp Tf 3,6% St25 Eur si compra il giorno della vigilia a 99,46 (per le altre caratteristiche il riferimento è alla scheda specifica inserita nella pagina sulla nuova emissione BTP Short Term).

Capitolo rendimenti. Attualmente il titolo rende a scadenza un lordo del 3,95% che scende poi al 3,46% considerando le tasse. Praticamente la data di scadenza è tra due anni. Un periodo decisamente breve a fronte di un rendimento molto interessante. Rischio zero. Morale il BTP Short Term in asta domani 26 settembre 2023 è un’idea che gli amici investitori che hanno un orizzonte breve dovrebbero considerare forse più di altre soluzioni.