Si è quasi svolta in silenzio la riapertura delle obbligazioni Telecom Italia 2028 che vennero emesse a luglio scorso nell’ambito di una complessa operazione che ha portò l’emittente a riacquistare altri 2 bond (questo l’articolo di riferimento). Il fatto che il collocamento sia avvenuto in sordina non è stato una casualità.
La tranche di nuova emissione, infatti, è stata collocata in modo del tutto privato tanto che la notizia si è diffusa soprattutto ad operazione avvenuta. I giochi quindi sono fatti ma questo non significa che quanto avvenuto non sia di interesse per gli investitori medi che frequentano RisparmiOggi e che magari hanno comprato sul secondario le obbligazioni Telecom Italia 2028. Anche perchè l’operazione di riapertura condotta dal Telecom Italia ha avuto una risposta così buona che l’emittente è riuscita a strappare un rendimento più basso rispetto a quello esitato a luglio facendosi un grande regalo: la riduzione dei costi di finanziamento.
Riapertura obbligazioni Telecom Italia 2028: cosa ha riguardato
L’operazione di riapertura condotta da Telecom Italia ha riguardato l’emissione di una nuova tranche del bond €750,000,000 7,875 per cent. Notes due 2028 emesso da TIM lo scorso mese di luglio. I nuovi titoli emessi per 750 milioni di euro presentavano le stessa caratteristiche e implicavano gli stessi diretti del bond originario.
Di conseguenza, essendo la riapertura soggetta agli stessi termini e alle stesse condizioni che hanno regolato l’emissione di partenza, non è da escludere che, come nel caso originario, possano scattare determinate condizioni che portano al rimborso anticipato.
La data di regolamento della nuova tranche stata fissata da Telecom Italia per il 28 settembre 2023 prossimo. A partire da quel giorno il nuovo spezzone di bond sarà collocato presso il mercato Euro MTF della Borsa di Lussemburgo.
In pratica la nuova tranche ha riprodotto tutte i termini dell’emissione delle obbligazioni Telecom Italia 2028. A mutare sono stati gli aspetti che, sicuramente, più interessano gli investitori ossia prezzo e rendimento.
Pricing riapertura obbligazioni Telecom Italia 2028: scende il rendimento
Dalla riapertura delle obbligazioni Telecom Italia 2028, l’emittente si è fatto un bel regalo visto che il costo di finanziamento complessivo si è ridotto. Questo è avvenuto perchè il rendimento esitato è stato più basso rispetto a quello strappato dall’emissione di partenza e, a sua volta, ciò è stato un effetto del pricing e quindi dell’interesse da parte degli investitori.
Il prezzo di emissione della nuova tranche è stato paro al 102%. Tale valore ha implicato un rendimento del 7,37% più basso rispetto al 7,875% esitato dal collocamento di luglio 2022. Il regalo che TIM si è fatto è la riduzione dei costi per il finanziamento che un rendimento più basso implica.
Non ci sono conseguenza sul rating dell’emissione che resta inalterato. A luglio era B1 per Moody’s, B+ per S&P e BB- Fitch e ora con la nuova tranche resta tutto uguale.
Uguale anche la destinazione dei proventi che verrà usata, come avvenne per l’emissione di origine, per procedere con il rimborso anticipato delle scadenze a breve termine ma anche per scopi societari e per pagare costi e spese inerenti la stessa emissione.
Insomma tutto come prima, ad eccezione del bel risultato che Telecom Italia ha portato a casa.