C’è poco da fare: oggigiorno, nel pieno dell’era digitale, le truffe si sono evolute, adattandosi alle nuove tecnologie. Recentemente, è emerso un nuovo metodo di frode che sfrutta la fiducia delle persone nelle forze dell’ordine, in particolare nella Polizia Postale, attraverso il fenomeno dello “spoofing telefonico“. Spostare i soldi su un altro conto corrente può essere conveniente se si trova un altro conto che fa risparmiare sulle spese di gestione, ma bisogna prestare attenzione a questa truffa.
Quando spostare i soldi su un altro conto corrente è una truffa: spoofing e tecnologia VoIP
I criminali moderni adottano tecniche sempre più sofisticate per ingannare i cittadini. Utilizzando servizi VoIP (Voice over Internet Protocol), i malintenzionati sono in grado di modificare il numero telefonico che appare sul display della vittima, facendo sembrare che la chiamata provenga direttamente dalla Polizia Postale. Questa pratica è nota come “spoofing telefonico“.
Questi gli step della truffa:
- Contatto iniziale: la vittima riceve una chiamata o un SMS, apparentemente dalla sua banca o da Poste Italiane, segnalando accessi sospetti al conto corrente o prelievi non autorizzati.
- Link ingannevoli: nel messaggio è incluso un link che indirizza a pagine clone delle istituzioni finanziarie, dove la vittima inserisce involontariamente le proprie credenziali.
- Chiamate fraudolente: seguono chiamate da presunti “operatori antifrode” che persuadono la vittima a trasferire denaro su un altro conto, affermando falsamente che ciò garantirà la sicurezza dei fondi.
Quando la fiducia diventa vulnerabilità
La fiducia riposta nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni finanziarie rende le persone più vulnerabili a questi attacchi. Se la vittima esita, i truffatori possono intensificare i loro sforzi, simulando ulteriori chiamate dalla Polizia Postale per rassicurare e convincere a compiere le operazioni fraudolente.
LEGGI ANCHE >>> È fuga dal conto corrente se non ci sono interessi attivi: dove mettiamo i risparmi?
Spostare soldi su un altro conto corrente: come evitare la truffa
La Polizia Postale fornisce alcuni consigli pratici per difendersi da queste truffe:
- Verifica l’identità del chiamante: quando si riceve una chiamata da un presunto operatore delle forze dell’ordine o delle istituzioni finanziarie, è fondamentale verificare l’identità del chiamante, chiedendo nome, grado e ufficio di appartenenza.
- Ricontattare l’ente: in caso di dubbio, è consigliabile riattaccare e ricontattare direttamente l’ente usando i contatti ufficiali reperibili online.
- Diffidare delle richieste di pagamento: è importante ricordare che la Polizia Postale non richiede mai il trasferimento di denaro o l’inserimento di credenziali bancarie. In presenza di richieste sospette, è essenziale contattare la propria banca.