Parliamo dei BTP Valore giugno 2027 collocato 4 mesi fa dal Tesoro nell’ambito una emissione record. Chiunque lo detiene in portafoglio sa perfettamente che il titolo è ora in quotazione sul mercato obbligazionario telematico di Borsa Italiana con codice ISIN IT0005547408. Come tutti i bond presenti sul secondario, anche il BTP Valore giugno 2027 è soggetto alle solite oscillazioni di prezzo. Le quotazioni salgono e scendono replicando l’equilibrio tra domanda e offerta e risentendo del sentiment generale dei mercati.
Chi ha in portafoglio il Btp Valore Gn27 Eur (questa la sua denominazione ufficiale) in questi 4 mesi di quotazione sul MOT avrà fatto un bel pò di zapping per restare aggiornato sull’andamento dei prezzi. Semplice curiosità o magari mossa propedeutica ad una ipotesi di vendita, sono le ragioni per cui i possessori del titolo seguono la sua performance sul MOT, ne siamo certi, continueranno a farlo anche nei prossimi mesi e anni.
Come sono soliti affermare i grandi investitori, però, restare sempre aggiornati su una quotazione può riservare spesso non è solo inutile ma può essere anche controproducente. E’ proprio quest’ultimo il caso del BTP Valore giugno 2027. La spiegazione è nelle cifre: a metà ottobre il bond prezza a 98,56 cent quindi sotto la parità. Poichè chi lo ha comprato in ottica investimento lo ha fatto alla pari, non è che servono tanti calcoli per capire un concetto semplice semplice: il primo BTP Valore è in perdita. Il solo leggere questa parola, fa sgranare gli occhi e vale più di 100 alert. Eppure, fermo restando il rosso, è bene non ingigantire quello che sta avvenendo e magari caricalo di una valenza che non ha.
Quotazione BTP Valore giugno 2027 in perdita: cosa significa
Il grafico sull’andamento del BTP Valore giugno 2027 è molto chiaro e non ha bisogno di grandi competenze per essere letto. A metà ottobre sono necessari 98,56 cent per comprare 1 euro del titolo ovvero servono 985,6 euro per comprare un lotto di 1.000 euro (è sempre questa la quantità minima).
Un affare per chi compra (che però non ha diritto al premio fedeltà) e una brutta gatta da pelare per chi vende che è costretto a farlo in rosso. Precisamente la perdita in conto capitale è pari a circa l’1,5%. Le quotazioni sono in continuo movimento. Lunedì scorso il pricing era 97,41 cent, quindi ancora più sotto alla pari.
Come si può vedere dall’evoluzione della curva, la situazione è rimasta costante e tranquilla fino ai primi di settembre. A metà mese scorso, in scia all’impennata dei rendimenti dei titoli di stato, i prezzi hanno ceduto una prima volta anche se il vero scivolone c’è stato a fine mese con le quotazioni del BTP Valore giugno 2027 che sono passate da 99,62 a 97,85. Il trend ribassista è ancora in atto, fatti salvi i momentanei rimbalzi tecnici.
Quando c’è una perdita, c’è sempre da stare poco allegri. La fortuna, però, è che in questo caso il rosso è solo virtuale ossia (e di questo ne siamo certi) saranno in pochi gli investitori con in portafoglio il BTP Valore giugno 2023 che lo venderanno o che comunque sono intenzionati a farlo.
La perdita del BTP Valore giugno 2027 è virtuale
L’identità del risparmiatore che a giugno ha deciso di partecipare all’emissione del MEF sottoscrivendo il primo BTP Valore della storia, è leggermente diversa da chi partecipa ad ogni asta del MEF acquistando i BTP in emissione ma anche da chi compra titoli di stato a cedola fissa sul MOT.
Chi ha in portafoglio il BTP Valore giugno 2027 è in primo luogo un risparmiatore e solo in minima parte un investitore. Non è un mistero che chi abbia comprato lo abbia fatto esclusivamente in ottica investimento attratto dall’estrema sicurezza del titolo e dal fatto che lo stacco delle cedole è garantito e crescente nel tempo (3,25% per i primi due anni e 4% per gli altri due). Ciliegina sulla torna è poi il premio fedeltà per chi lo detiene fino alla scadenza (0,5%).
Chi invece partecipa alle aste spesso agisce in ottica speculativa ossia sottoscrive per poi vendere BTP prima della scadenza.
Perchè precisiamo questo passaggio? Semplicemente per evidenziare che difficilmente i risparmiatori venderanno il BTP Valore in loro possesso poichè il loro obiettivo è portarlo alla scadenza. Ecco perchè la perdita che emerge ad ottobre è del tutto virtuale. Ovviamente può anche accadere che, a causa di condizioni personali, il bond in portafoglio debba essere venduto. In tal caso la perdita in conto capitale sarebbe ahilui reale e pari all’1,5%.
Quotazione BTP Valore giugno 2027 giù e quindi rendimenti in rialzo
Quando le quotazioni delle obbligazioni si abbassano, ecco che i rendimenti salgono. Questa è una regola e il BTP Valore giugno 2027 non fa eccezione. E infatti con le quotazioni a 98,5 cent, il rendimento effettivo lordo a scadenza è del 4,16% ovvero il 3,69% netto. Per fare un confronto, si può considerare quello che fu il rendimento esitato al termine dell’emissione di giugno. Allora era pari al 3,625%, ovviamente di meno perchè il prezzo di collocamento era alla pari.
Il termine di confronto è sempre il BTP a cedola standard con la stessa scadenza, quindi 2027. Ebbene ad oggi il rendimento del BTP giugno 2027 è pari al 4% mentre 4 mesi fa era pari al 3,45%. Le dinamiche sono le stesse (e questo conferma che sono tutti i titoli di stato ad essere condizionati dal rialzo dei rendimenti) e le proporzioni non cambiano: è sempre il BTP Valore giugno 2027 a rendere di più.