Punti salienti:
- Domani 25 ottobre saranno collocati la settima tranche del BTP Short Term settembre 2025 e la settima tranche del BTP€I maggio 2029
- Il meccanismo di collocamento è quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione
- La presentazione delle domande dovrà essere effettuata entro le ore 11 del 25 ottobre (giorno dell’asta stessa)
Sono due i titoli al centro dell’asta BTP di domani 25 ottobre 2023. Come sempre il secondo appuntamento mensile con i titoli di statoavrà come protagonisti la coppia Short Term e BTP€i. Nessuna nuova emissione ma solo collocamenti di tranche già in circolazione. Una curiosità ulteriore è il fatto che entrambi i titoli sono alla loro settima tranche.
Il range totale di emissione è compreso tra un minimo di 3 miliardi e massimo di 4 miliardi di euro. La quota maggiore dell’importo totale in collocamento fa riferimento al BTP Short Term scadenza 29 settembre 2025 e cedola 3,60% (ISIN: IT0005557084) mentre la quota restante è riferita al BTP€i scadenza 15 maggio 2029 e cedola reale 1,50% (ISIN: IT0005543803).
Come da regolamento, le prenotazioni da parte degli investitori interessati dovranno essere effettuato entro il giorno precedente al collocamento stesso quindi entro il 24 ottobre. Viceversa per la presentazione delle domande in asta ci sarà tempo entro le ore 11:00 del 25 ottobre. Come specificato dal MEF, le domande per l’asta supplementare dovranno poi essere presentate entro le 15:30 del 26 ottobre. Per finire, il regolamento dell’asta BTP del 25 ottobre 2023 è calendarizzato per il 27 ottobre.
In entrambi i casi, il meccanismo di collocamento usato è quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno del range di emissione. Taglio minimo di emissione 1.000 euro.
Quelle procedurali sono caratteristiche in comune. Ci sono poi le specifiche caratteristiche identificative ossia ISIN, cedola, vita residua. Di esse parleremo nei prossimi paragrafi.
Asta Short Term domani 25 ottobre 2023: i dettagli del titolo
I BTP short term sono titoli di stato della durata compresa tra un minimo di 18 e un massimo di 30 mesi al momento della loro emissione. Il titolo protagonista dell’asta del 25 ottobre, lo short term in scadenza il 29 settembre 2025 e con cedola 3,60%, è stato emesso per la prima volta il 27 luglio 2023 e di conseguenza la sua vita residua è ora più bassa di un biennio.
Trattandosi di una nuova tranche, c’è un riferimento diretto sul secondario per poter azzardare delle ipotesi di rendimento. Nel giorno della vigilia dell’asta, lo short term in questione prezza a 99,5 quindi appena 0,5 sotto alla parità. Il rendimento effettivo a scadenza lordo è quindi pari al 4,1% che, al netto della tassazione BTP, scende al 3,63%.
Rendimento più alto della cedola, quindi, anche se l’aspetto più interessante è quello della durata che è più bassa di 24 mesi. Quindi comprando questo titolo si inserisce in portafoglio un asset con rendimento certo per una durata di fanno non tanto lunga. Praticamente il BTP short term in asta il 25 ottobre 2023 si configura come una soluzione facile facile per far fruttare i risparmi senza rischi.
Asta BTP€I domani 25 ottobre 2023: le caratteristiche del titolo
Il secondo titolo in emissione è il BTP€I scadenza 15 maggio 2029 e cedola reale 1,50%. Anche in questo caso si tratta di una settima tranche e pure in questo caso sul secondario siamo decisamente sotto la pari. Nel giorno della vigilia dell’asta, Btpi Tf 1.5% Mg29 Eur (questa la denominazione del titolo) prezza a 96,24. Il rendimento effettivo a scadenza lordo è invece del 6,55% che corrisponde ad un netto del 5,81%. Duration modificata 3,74.
I BTP indicizzati all’inflazione europea hanno un meccanismo di funzionamento molto particolare. Infatti dal loro rendimento va sempre sottratta l’inflazione dell’area Euro. Eliminandola il rendimento reale diventa del 2,2%
Per fare un raffronto, il rendimento offerto dal BTP di pari durata ma cedola fissa è pari a circa il 4,4%. Tra i due rendimenti c’è una differenza del 2,2% a favore del BTP tradizionale.
Il rendimento del BTP€i in emissione il 25 ottobre è quindi si interessante ma solo se l’inflazione dell’Eurozona non sarà più bassa di quella già incorporata nelle previsioni. In caso contrario no.