La Legge di Bilancio 2024 introduce un importante aggiornamento nel processo di pignoramento del conto corrente. L’obiettivo è ottimizzare le tempistiche e le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) può agire sui fondi depositati nei conti correnti dei contribuenti inadempienti.
Come funziona il pignoramento del conto corrente nel 2024
L’annuncio di questa riforma ha sollevato un vespaio di reazioni. Numerosi cittadini hanno espresso la loro preoccupazione, temendo per l’incolumità dei propri risparmi e pensando a un prelievo forzoso. Tuttavia, queste apprensioni potrebbero essere mitigate dall’analisi dettagliata delle nuove regole e dal chiarimento che, nonostante le innovazioni, non ci sono state introduzioni di pignoramenti diretti privi di salvaguardie per i contribuenti.
Con la Manovra 2024 si intensifica la collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate-Riscossione e le istituzioni bancarie. La nuova disposizione permetterà un accesso più rapido e automatizzato alle informazioni sui conti correnti, consentendo un’azione più mirata e meno dispendiosa in termini di risorse.
È fondamentale sottolineare che la possibilità di pignorare i conti correnti non è una novità assoluta. Le disposizioni attuali già concedono all’AdER l’autorità di intervenire sui conti correnti per esigere i crediti derivanti da cartelle esattoriali. Le regole vigenti prevedono limiti specifici per la pignorabilità degli stipendi e delle pensioni, mirati a proteggere la parte del reddito necessaria per vivere dignitosamente.
Pignoramento conto corrente: cosa cambia con la Manovra 2024
Nel dettaglio, la nuova normativa specificata nell’articolo 23 della Manovra 2024 semplifica il processo permettendo all’AdER di controllare in anticipo la situazione del conto corrente del debitore. Questo controllo preliminare serve per stabilire la presenza di fondi sufficienti prima di attivare il pignoramento.
La disciplina dei pignoramenti è attualmente regolamentata dal DPR 602/73, in particolare dall’articolo 72-bis, che fornisce l’ambito di azione dell’agente della riscossione. Il pignoramento viene definito come procedura esecutiva e non richiede l’intervento di un giudice a meno che non ci siano contestazioni da parte del terzo pignorato o del contribuente.
La Legge di Bilancio 2024 segna un cambiamento nell’autonomia dell’agente della riscossione nel procedere al pignoramento. La normativa attuale permette già una certa interoperabilità tra le banche dati fiscali e quelle dell’Inps. Tuttavia, la riforma introdotta consente all’AdER di accedere autonomamente alle informazioni sul saldo attuale del conto corrente tramite procedure telematiche.
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Aspetti legali e tempistiche di notifica
La legge prevede che la notifica di pagamento al terzo pignorato debba essere effettuata entro un preciso lasso temporale, altrimenti potrebbe essere dichiarata nulla. Anche il debitore deve ricevere notifica entro trenta giorni dalla comunicazione alla banca.
Nonostante queste novità, potrebbero esserci ulteriori modifiche nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2024. L’ufficio del Premier ha già indicato che le modalità tecniche verranno stabilite attraverso un decreto, dopo opportune consultazioni, inclusa la tutela della privacy dei dati personali.