Dopo l’ottimismo di Moody’s sull’outlook dell’Italia, l’agenzia ha migliorato i rating di importanti banche italiane, influenzata dai risultati record del terzo trimestre e dall’inizio di fusioni e acquisizioni, inclusa la privatizzazione di MPS.
Banche italiane: Moody’s migliora il rating di alcuni istituti
Moody’s ha migliorato il rating di MPS, aumentando il Baseline Credit Assessment e il long-term deposit rating, riflettendo miglioramenti nella ristrutturazione e nella capacità di generare utili.
Per Intesa Sanpaolo, Moody’s ha confermato il rating a lungo termine senior preferred, migliorando l’outlook da negativo a stabile. Unicredit ha visto un miglioramento nella valutazione del merito di credito e del profilo finanziario, mentre Banco BPM ha ottenuto un significativo aumento del Baseline Credit Assessment e dei rating sul debito e sui depositi.
Moody’s ha anche rivisto al rialzo i rating per 16 banche italiane e due istituti governativi, evidenziando il miglioramento del profilo macroeconomico dell’Italia. Nonostante le sfide future, come l’aumento dei costi di finanziamento e una possibile diminuzione della qualità degli attivi, il sistema bancario dell’area dell’euro è considerato ben posizionato per affrontare questi rischi.
Miglioramenti significativi per Banco BPM
Recentemente, Moody’s ha rivisto significativamente i rating di Banco BPM, riflettendo miglioramenti nell’attività bancaria. Il Baseline Credit Assessment (BCA) è aumentato da ba2 a baa3, segnando un miglioramento di due notch. Allo stesso modo, il rating a lungo termine del debito senior unsecured è passato da Ba1 a Baa2, mentre il rating sui depositi a lungo termine è salito da Baa2 a Baa1. Questi cambiamenti hanno evidenziato i progressi di Banco BPM in termini di qualità degli attivi, redditività, solidità patrimoniale, e robustezza del profilo di liquidità e funding.
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Riconoscimento del turnaround di MPS
Dopo Fitch, anche Moody’s ha riconosciuto il positivo turnaround di MPS. La banca senese ha visto il suo rating standalone Baseline Credit Assessment migliorare da B1 a Ba3, il long-term deposit rating salire da Ba2 a Ba1, e il long-term senior unsecured debt passare da B1 a Ba3. Questi aggiornamenti vanno a riflettere i progressi compiuti da MPS nella ristrutturazione, la sua crescente capacità di generare utili e la diminuzione del profilo di rischio.
Come anticipato, Moody’s ha migliorato i rating di 16 banche italiane e di due istituti governativi (CDP e Invitalia). Questo miglioramento fa parte di una più ampia revisione che riflette il cambiamento del profilo macroeconomico dell’Italia, passato da Moderato+ a Forte-. Tra gli altri giudizi emessi, troviamo conferme e aggiornamenti per istituti come Bper, Credit Agricole Italia, BNL, Mediobanca, e molti altri.
Il giudizio di Moody’s su UniCredit e Intesa SanPaolo
Nel caso di UniCredit, ci sono stati giudizi contrastanti. Da una parte, Moody’s ha riconosciuto miglioramenti nel merito di credito e nel profilo finanziario complessivo di UniCredit, posizionandola al di sopra del rating sovrano italiano. Tuttavia, l’outlook per il debito senior preferred è rimasto negativo.
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Intesa SanPaolo, invece, ha visto una conferma del rating a lungo termine senior preferred a Baa1 con un outlook che è passato da negativo a stabile.
Valutazioni sugli altri istituti finanziari
Moody’s non si è limitata solo alle banche, ma ha anche valutato altri enti finanziari come UnipolSai e Acea, confermando o migliorando i loro rating e outlook. Ad esempio, il rating di UnipolSai è stato confermato a Baa2 con un outlook migliorato da negativo a stabile.