Nel 2024 ci saranno anche nuove emissioni di BTP Green. Sul fatto che il MEF avrebbe proceduto con il collocamento di nuovi titoli di stato legati agli obiettivi di sostenibilità non vi erano dubbi ma adesso c’è anche l’ufficialità. Nelle Linee Guida della Gestione del Debito Pubblico 2024 redatto dalla Direzione del MEF, c’è tutto un paragrafo dedicato alle emissioni di BTP Green nel più ampio contesto del calendario aste BTP 2024.
I BTP Green, quindi, come parte integrante del programma di emissioni di titoli di stato che il Tesoro ha varato per il 2024. Una conferma che, al tempo stesso, è anche un importante riconoscimento per questa tipologia di bond. E del resto è lo stesso MEF a parlare di riscontro positivo avuto dalle precedenti emissioni di titoli verdi quella del 2021 e quella del 2022.
Lo scorso anno, il BTP green è stato collocato attraverso emissione sindacata. Il risultato, però, non è cambiato perchè anche il BTP Green scadenza 30 ottobre 2031 ha avuto un ottimo riscontro. Inoltre sempre nel 2023, con l’obiettivo di fornire un adeguato sostegno alla liquidità sul mercato secondario, il MEF ha anche riaperto attraverso asta marginale il secondo BTP Green scadenza 30 aprile 2035 (precisamente le riaperture sono state due, una a marzo e una a ottobre).
Cosa avverrà ora con il nuovo anno? Quante emissioni di BTP green sono previste? E come sarà il collocamento? A tutte queste domande è lo stesso Tesoro a dare risposta.
Nuovi BTP Green nel 2024: i dettagli
Il panorama economico del 2024 si prospetta ricco di sviluppi significativi per il mercato dei BTP green. Da un lato, infatti, c’è il crescente impegno dei paesi per la transizione ecologica ed energetica (destinato ad essere sempre più rilevante dal punto di vista quantitativo) e dall’altro, a livello UE, è in atto una evoluzione normativa che sta avendo effetti tangibili.
Il cambiamento in atto nel quadro legislativo punta ad orientare gli investimenti di risparmiatori e intermediari verso progetti e spese finalizzati alla transizione ecologica. Una pietra miliare in questo contesto è rappresentata proprio dai nuovi standard per le emissioni di titoli green, sanciti dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo che ha portato all’istituzione dei Green Bond Standard dell’Unione Europea già a fine 2023.
Tutti questi sviluppi sono attentamente monitorati dal Tesoro il cui obiettivo è quello di rendere più solida la sua presenza in questo mercato. Le scelte del MEF, in un contesto di crescente interesse verso gli investimenti green, saranno orientate a soddisfare le preferenze degli investitori e a mettere in evidenza in modo sempre più efficace l’impegno dello Stato italiano nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, utilizzando le risorse del suo bilancio.
Nel 2024 il Tesoro continuerà con il suo programma di emissioni di BTP Green. I volumi del collocato saranno in linea con quella che è stata la media degli ultimi tre anni e nel rispetto delle necessità di fornitura di liquidità ai bond esistenti. Non è da escludere che il MEF possa anche procedere con l’emissione di un nuovo BTP green mediante collocamento sindacato nel corso dell’anno.
Destinazione dei proventi delle emissioni di BTP green
Il MEF ha ricordato che i proventi delle emissioni di BTP Green sono destinati alla copertura del pool di spese sostenibili presenti nel Bilancio dello Stato relativo all’anno di emissione e ai consuntivi dei tre anni precedenti. Nelle emissioni degli scorsi anni, la selezione delle spese è stata effettuata nell’ambito dell’apposito Quadro di riferimento per le emissioni del BTP Green (Green Bond Framework – GBF) pubblicato a suo tempo il 25 febbraio 2021, elaborato in aderenza ai Green Bond Principles redatti dall’ICMA (International Capital Market Association).
Nel 2023, inoltre, le emissioni di BTP green effettuate sono state allineate, almeno di principio, ai criteri sottostanti la Tassonomia UE ai sensi del Regolamento UE 2020/852.