Nella tarda mattinata di venerdì 23 febbraio 2024 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) attivo nel collocamento di nuove emissioni di BTP, ha annunciato i rendimenti del BTP Short Term con scadenza gennaio 2026 e dei BTP indicizzati all’inflazione con scadenze maggio 2029 e settembre 2041. Andiamo a scoprire rendimenti, caratteristiche e strategie di investimento in questi strumenti finanziari e tutti i dettagli della triplice emissione.
Rendimento BTP Short Term gennaio 2026: i risultati dell’emissione
Il MEF ha inaugurato l’anno con l’emissione della prima tranche di BTP short term, scadenti a gennaio 2026. Questi titoli, caratterizzati da una cedola annua lorda del 3,2%, hanno suscitato notevole interesse tra gli investitori, con richieste che hanno superato l’offerta. Il volume collocato ha raggiunto il tetto massimo previsto di 4 miliardi di euro. Il rendimento lordo fissato al 3,41%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione pari a 99,67, si posiziona come un’opzione attrattiva per chi cerca investimenti a breve termine con rendimenti superiori alla media.
Con un rapporto di copertura di 1,37, questi BTP offrono una combinazione interessante di sicurezza e rendimento. Inoltre, il confronto con le emissioni precedenti, come quella della nona tranche del BTP short term settembre 2025, sottolinea una costante ricerca di opportunità di investimento con rendimenti solidi da parte del mercato, ma anche una certa stabilità (il rendimento al 25 gennaio 2024 si era attestato a quota 3,21%).
BTP indicizzato all’inflazione maggio 2029: rendimento
I BTP indicizzati all’inflazione rappresentano un’innovativa soluzione per chi desidera proteggere il proprio investimento dall’erosione del potere d’acquisto causato dall’inflazione. L’emissione del BTP€i con scadenza maggio 2029, con una cedola annua reale dell’1,5%, ha visto una domanda robusta, con un rapporto di copertura di 1,56. Il rendimento lordo complessivo è stato fissato all’1,73%, sulla base di un pricing fissato a 98,91.
Questi titoli, con un coefficiente di indicizzazione di 1,0237, garantiscono non solo la protezione dall’inflazione ma anche un rendimento adeguato nel medio-lungo termine. La raccolta è stata di 1 miliardo di euro.
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Risultati BTP indicizzato all’inflazione settembre 2041: rendimento
L’asta del BTP indicizzato con scadenza settembre 2041 ha confermato l’interesse per le scadenze più lunghe, con un rapporto di copertura dell’1,7. Questo titolo, offrendo un tasso di interesse annuo reale del 2,55%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione pari a 105,33, e con un coefficiente di indicizzazione pari a 1,34074, si rivela particolarmente attraente per chi è alla ricerca di investimenti a lungo termine con rendimenti prevedibili e protetti dall’inflazione.
La capacità di questi titoli di attrarre investimenti significativi, nonostante l’orizzonte temporale esteso, dimostra come il mercato sia orientato verso la diversificazione e la ricerca di opportunità di investimento che combinano sicurezza, rendimento e protezione dall’inflazione. Con un volume totale circolante che supera i 14 miliardi di euro, i BTP indicizzati offrono un’opzione robusta per costruire un portafoglio di investimenti a lungo termine.
Data di regolamento
La data di regolamento del BTP Short Term gennaio 2026 e dei BTP€i maggio 2029 e settembre 2041 è fissata per martedì 27 febbraio 2024.