Cosa avverrà al BTP Valore 2030 nel momento in cui la BCE modificherà la sua politica monetaria abbassando oppure alzando i tassi di interesse? Il collocamento della nuova emissione del BTP Valore ha preso regolarmente il via il 26 febbraio e durerà fino all’1 marzo salvo chiusura anticipata. Le caratteristiche del terzo titolo retail di questa famiglia sono note a partire dai tassi cedolari garantiti che ammontano al 3,25% per i primi tre anni di durata e poi al 4% dal quarto anno fino alla scadenza naturale.
Ciò che è meno nota è la possibile reazione che il nuovo BTP Valore, una volta approdato sul mercato secondario, avrebbe se la BCE aumenta i tassi oppure se il costo del denaro dovesse scendere. Si tratta di due scenari antitetici tra loro con il primo che è quello in assoluto meno probabile e il secondo che è quello più plausibile. I tassi BCE attualmente sono ai massimi e tutto lascia intendere che dopo giugno l’EuroTower possa avviare un allentamento la cui intensità è però oggetto di valutazione.
Quando il BCE Valore 2030 è condizionato dai cambi dei tassi BCE
Le modiche dei tassi BCE non impattano sul BTP Valore 2030 in ogni condizione. Se un investitore compra il nuovo titolo retail durante il collocamento e lo mantiene fino alla scadenza naturale non avrà alcuna conseguenza dalle eventuali modifiche del costo del denaro da parte dell’EuroTower. L’investitore continuerà a percepire le cedole trimestrali previste che sono fisse al 3,25% annuo per i primi tre anni e poi 4% per gli altri tre e in più, a scadenza, si ritroverà con il rimborso del capitale maggiorato del premio fedeltà finale dello 0,7% che vale solo per i cassettisti.
Viceversa la questione del cambio dei tassi BCE impatta se il BTP Valore 2030 viene venduto prima della scadenza. Vendendo prima del termine (2030) infatti non solo si perde il premio fedeltà ma si fanno i conti anche con l’andamento delle quotazioni del titolo sul mercato secondario. I prezzi del BTP Valore 2030 sul MOT risentono proprio delle decisioni di politica monetaria della BCE. Vendendo prima della scadenza, se la BCE aumenta o diminuisce i tassi diventa una questione fondamentale. A tal punto fondamentale da pesare sulla convenienza dell’acquisto.
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Cosa succede al BTP Valore 2030 se i tassi BCE salgono e cosa se scendono?
Solo chi vende il BTP Valore 2030 prima della scadenza naturale fa i conti con l’andamento dei tassi BCE.
Due le ipotesi possibili: l’aumento dei tassi rispetto al livello attuale oppure il calo. Ovviamente il timing su cui calibrare il rialzo o il ribasso è il momento della stessa vendita anticipata.
Gli esiti sono opposti: vendendo con i tassi BCE in rialzo si avrà una perdita mentre vendendo prima della scadenza con i tassi in ribasso si realizzerà una plusvalenza. Ora, alla luce della situazione attuale, tutto lascia intendere che la BCE inizierà presto a taglia il costo del denaro ma capire quale sarà la situazione ad esempio tra 2,3,4 anni (e oltre) non è semplice.
Il meccanismo step up che caratterizzare la cedola del BTP Valore è un utile cuscinetto. Questo perchè le cedole sono fisse e quindi si ha la garanzia di ricevere un rendimento che già oggi si conosce anche quando lo scenario dei tassi avrà tagliato drasticamente i rendimenti obbligazionari. In poche parole se lo scenario è quello della riduzione del costo del denaro dagli alti livelli attuali, sarà sempre più difficile trovare rendimenti come quelli fissi e certi che il BTP Valore offre.
Sulla possibilità di vendere titoli di stato prima della scadenza segnaliamo queste risorse:
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Vendere il BTP Valore prima della scadenza non conviene sempre
Sono i tassi BCE a dire se vendere il BTP Valore 2030 prima della scadenza naturale è sempre conveniente. Di certo il titolo è stato progettato dal MEF per incentivare chi lo compra in collocamento a tenerlo fino alla scadenza. Così facendo c’è il premio fedeltà e soprattutto non bisogna fare i conti con i tassi BCE che salgono e scendono creando trappole che possono essere pericolose.
Il fatto è che nessuno può dire oggi con assoluta certezza se dovessero emergere circostanze tali da rendere inevitabile vendere il BTP Valore 2030 sul MOT. E allora per ovviare a questo scoglio, l’opzione migliore è partire con l’idea di non vendere il nuovo BTP Valore prima del 2030 ossia ritenersi fin da subito cassettisti. Per farlo è necessario che siano investite solo somme di cui si può fare a meno nell’acquisto del titolo. Il taglio di 1.000 euro è un vantaggio sotto questo punto di vista. Se poi dovessero emergere circostanza da portare alla vendita prima della scadenza allora è bene sapere che non sempre conviene ma dipende dai tassi.