banconote di vario taglio
Il conto deposito e il PAC si rivolgono a investitori che si trovano in situazioni differenti (www.risparmioggi.it)

Meglio investire in un PAC o in un conto deposito? Si tratta di due strumenti finanziari solo apparentemente simili tra loro che condividono lo stesso obiettivo: mettere da parte dei risparmi per poter affrontare nel futuro delle spese improvvise o più semplicemente per poter soddisfare alcuni obiettivi come l’acquisto di una macchina o un viaggio importante.

Sia il conto deposito che i piani di accumulo di capitale sono strumenti a basso rischio finanziario e proprio per questo motivo vengono preferiti dagli investitori ad altri strumenti caratterizzati da un profilo di rischio più alto.

Per capire se è meglio investire in un PAC o in conto deposito è fondamentale avere ben presente cosa è l’uno e cosa è l’altro nonchè conoscere le principali differenze tra i due strumenti. Nella scelta tra le due opzioni tutto dipende dalle caratteristiche e dalle esigenze dell’investitore. Ad esempio se la disponibilità di capitale è limitata, il conto deposito è insoddisfacente. Avendo piccole somme a disposizione, è il piano di accumulo ad essere la scelta ottimale. I PAC, infatti, consentono di investire periodicamente una somma anche piccola mentre il conto deposito richiede un certo capitale da vincolare tutto assieme. Proprio questa differenza è alla base del successo che i PAC stanno avendo negli ultimi anni.

Di questo e di tanto altro parleremo nei prossimi paragrafi. Alla fine di questo articolo i lettori avranno conoscenze in più per orientarsi nella scelta tra piani di accumulo e conto deposito.

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Cosa è il conto deposito in breve

Il conto deposito è tornato di attualità da pochi anni in scia all’aumento dei tassi BCE. Come strumento di investimento è sempre esistito ma i suoi rendimenti erano nulli fino a quando il costo del denaro non è iniziato a salire. Tecnicamente il conto deposito è un tipo di conto bancario che consente ai risparmiatori di depositare una consistente somma di denaro che hanno già da parte e guadagnare interessi su di esso. A differenza di un conto corrente, che spesso prevede l’emissione di assegni o l’uso di carte di debito, un conto deposito è principalmente utilizzato per accumulare risparmi e guadagnare interessi sugli importi depositati.

I conti deposito sono soggetti a condizioni specifiche molto rigide, dall’importo minimo di deposito (che avviene in una sola soluzione) fino al periodo minimo di vincolo durante il quale i fondi devono rimanere nel conto per ottenere il massimo interesse. I tassi variano a seconda della presenza o meno di un vincolo e dalle condizioni del mercato finanziario.

❓ Il conto deposito è più stabile rispetto ad altri strumenti finanziari, ed è spesso scelto da chi vuole tenere al sicuro i propri risparmi maturando anche un interesse. Sotto questo punto di vista il conto deposito si configura come uno strumento di protezione più che di rendimento vero e proprio.

Cosa è un piano di accumulo di capitale in breve

Un piano di accumulo di capitale è un tipo di piano finanziario molto flessibile progettato per aiutare i risparmiatori che non hanno una somma da mettere da parte ad accumulare denaro nel corso del tempo. Il PAC prevede il versamento periodico di una determinata somma, anche di entità molto modesta, con l’obiettivo finale di avere ritorno sul capitale nel corso del tempo, senza stare a badare alle fluttuazioni a breve termine che caratterizzano il mercato finanziario.

Il PAC non ha una durata tipica e può essere attivato con versamenti periodici, che possono avvenire mensilmente, trimestralmente o semestralmente. Tali versamenti possono partire da cifre anche relativamente basse come anche 15€. La durata del PAC dipende dall’obiettivo finanziario dell’investitore che può essere l’acquisto di un semplice cellulare, di una macchina oppure il finanziamento dell’università per i figli, l’acquisto di una casa, o la creazione di un fondo pensione. I PAC più diffusi sono quelli di ETF.

❓ Ci sono diverse forme di piani di accumulo di capitale, ma l’obiettivo comune è quello di creare un fondo che cresca nel tempo attraverso contributi regolari e l’accumulo di rendimenti sugli investimenti.

Differenze tra Pac e conto deposito

Pac e conto deposito differiscono per numerosi aspetti. Tra i più importanti ci sono:

  • versamento minimo richiesto e somme da versare: il conto deposito richiede una cifra considerevole per essere attivato mentre il piano di accumulo non ha questo requisito: bastano pochi euro per iniziare ad investire. Di contro il conto deposito non ha obblighi di versamento periodo mentre il PAC prevede investimenti periodici che però possono essere modificati sia nell’importo che nella periodicità dallo stesso investitore.
  • durata dell’investimento: il conto deposito raramente superata i 60 mesi di durata mentre l’orizzonte temporale del PAC è medio lungo (alcuni piani di accumulo sono in ottica pensione).
  • livello di rischio e impatto delle oscillazioni di mercato: i conti deposito offrono un rendimento garantito per una certa durata prestabilita. Ciò significa che non sono soggetti alle oscillazioni di mercato. Nei PAC, invece, il capitale non è garantito ma i rendimenti sono massimizzati
  • livello di flessibilità: non esiste flessibilità nel conto deposito mentre il piano di accumulo è uno strumento molto flessibile che consente di massimizzare le oscillazioni di mercato nel lungo termine.
  • obiettivo dell’investimento: nel caso del conto deposito l’obiettivo dell’investimento è la protezione dei risparmi dall’erosione dell’inflazione mentre nel Pac l’obiettivo è il rendimento di lungo termine.
  • composizione: in quanto modalità di sottoscrizione di strumenti finanziari, un PAC può prevedere investimenti periodici in fondi comuni, azioni, crypto (i più usati sono i PAC su ETF molto facili da creare e dal livello di rischio più basso) mentre il conto deposito è unicamente un vincolo su un certa somma per un prefissato periodo temporale.
  • modalità di chiusura: nel conto deposito vincolato per avere gli interessi maturati è necessario attendere la scadenza del contratto. Ad esempio se il conto deposito è a 5 anni, svicolando prima di questo termini si perde tutto il guadagno maturato. Il piano di accumulo, invece, si può chiudere in ogni momento e incassare, se presente, il rendimento che è stato accumulato fino a quel momento.

✔️ Tirando quindi le somme: piani di accumulo e conti deposito sono entrambi strumenti per mettere da parte i soldi in ottica futura (in modo diverso), tuttavia c’è una enorme differenza che sta alla base di tutto: il conto deposito è uno strumento di protezione mentre il PAC è uno strumento finalizzato al rendimento.

Quando investire in Pac e quando in un conto deposito

scala di monete
Saper distinguere quando investire in PAC e quando in un conto deposito è fondamentale (www.risparmioggi.it)

Proprio tenendo conto delle differenze che conto deposito e PAC è possibile definire quando investire nel primo e quando nel secondo.

Investirai nel conto deposito se:

  • hai la possibilità di investire subito una somma medio-alta di denaro (per avere un rendimento apprezzabile occorre un capitale di almeno 10.000€)
  • puoi rinunciare a tutta somma investita per il periodo del vincolo (ci sono anche i conti deposito liberi ma i loro rendimenti sono davvero bassi)
  • l’orizzonte temporale dell’investimento è al massimo di 5 anni (60 mesi)
  • non sei disposto a farti carico di rischi connessi all’andamento dei mercati (il conto deposito è garantito e non è influenzato dalle oscillazioni dei mercati ma attenzione perchè questo non significa che sia esente da rischi)
  • cerchi uno strumento di investimento che limiti l’impatto negativo dell’inflazione sui tuoi risparmi senza badare a maturare un vero rendimento

Viceversa investirai nel piano di accumulo di capitale se:

  • hai a disposizione solo una piccola somma iniziale (anche 15€ con i PAC di XTB)
  • puoi destinare una piccola quota del tuo reddito mensile (ma anche trimestrale) ad integrare il PAC
  • non sei interessato alle oscillazioni di breve termine del mercato ma guardi solo al risultato sul lungo e sul lunghissimo periodo (ci sono PAC che hanno come obiettivo la pensione)
  • preferisci uno strumento che ti garantisca la massima flessibilità (ci sono società che ti consentono di avere il controllo totale del tuo PAC e quindi puoi cambiare sempre il timing dell’investimento periodo, l’ammontare della somma ma puoi anche prelevare in anticipo e chiudere tutto)
  • sei disposto ad assumere un certo rischio (più basso nel PAC su ETF più alto su quello di azioni): nel piano di accumulo il capitale non è garantito, tuttavia puoi sempre mantenere una parte della disponibilità in asset liquidi scoprendo gli investimenti in modo graduale)
  • vuoi investire sia nelle fasi di rialzo che in quelle di ribasso dei mercati a differenza di quello che avviene con investimenti tradizionali in azioni o ETF
  • cerchi uno strumento che batta l’inflazione massimizzando i tuoi rendimenti (quindi con il PAC si va decisamente oltre la semplice protezione parziale offerta dal conto deposito

Conviene investire in Pac o in conto deposito nel 2024?

Ovvero dove è meglio investire tra PAC e conto deposito nel 2024? In questo caso non si tratta di distinguere le situazioni personali in cui è meglio preferire il piano di accumulo al conto deposito (o viceversa) ma comprendere, alla luce dinamica dei mercati, quali dei due strumenti conviene di più nell’anno in corso.

I rendimenti offerti dai conti deposito hanno raggiunto mesi fa il loro apice e ora sono in fase calante. Per adesso la flessione è contenuta perchè non è ancora iniziato il calo dei tassi BCE. Tuttavia se si tiene conto che la risalita dei tassi dei conti deposito ha avuto inizio (e successivo sostegno) proprio grazie alla politica monetaria dell’EuroTower, è facile dedurre che non appena la BCE inizierà il ribasso del costo del denaro, anche i rendimenti dei conti deposito subiranno una sterzata ribassista. La riunione di giugno dovrebbe essere l’ora X per tassi e quindi anche per gli interessi pagati.

Il conto deposito già ora svolge con molta difficoltà il suo compito di protezione del risparmio dall’inflazione. Di contro il PAC, con la sua ottica di lungo termine, riesce a massimizzare i rendimenti aiutando gli investitori a restare sul mercato in modo disciplinato.

Nel momento in cui avrà inizio la riduzione del costo del denaro da parte delle banche centrali (scontata) l’appeal sui mercati finanziari è destinato a crescere. Questa proiezione potrebbe favorire molti settori. Gli ETF che investono su di essi potrebbero quindi esserne positivamente condizionati. Inserire gli ETF a più alto potenziale di crescita nel piano di accumulo significa possibilità di maturare più rendimento.

Fermo restando che non c’è uno strumento migliore a prescindere, le stime sull’andamento dei mercati finanziari nel 2024, sembrano essere più favorevoli ai PAC che ai conti deposito (ovviamente vanno sempre considerati quelli che sono gli obiettivi dell’investimento).

PAC e “conto deposito” assieme è possibile?

Visto che in alcune situazioni è preferibile il primo mentre in altre il secondo, la migliore soluzione non potrebbe essere quella di affiancare PAC e conto deposito? Teoricamente si visto che si tratterebbe di allocare i risparmi in modo ottimale ponderando rischio e rendimento. Tuttavia se non c’è una consistente somma iniziale da vincolare, il conto deposito è semplicemente impensabile. E poi va anche considerato che sono pochissime le società ad offrire entrambi gli strumenti di investimento.

Le banche italiane non hanno mai offerto rendimenti apprezzabili sui conti deposito (neppure nei momenti di picco) e anche per quello che riguarda i PAC la loro proposta è spesso infarcita di commissioni (come si può vedere dalla guida ai migliori PAC 2024 quelli delle banche sono in fondo alla classifica). I gestori che propongono i piani di accumulo, dal canto loro, non prevedono alcun conto deposito.

In questo contesto c’è però una soluzione alternativa rappresentata dai quei broker con interessi sulla liquidità non investita che offrono la possibilità di investire in PAC. Non possiamo tecnicamente parlare di conto deposito perchè queste società non hanno licenza bancaria, tuttavia il principio è lo stesso, quello della remunerazione del capitale. Un esempio è XTB (qui la recensione).

Questo broker sta avendo una crescente popolarità dopo aver lanciato i suoi piani di accumulo affiancandoli ad un interesse sulle somme non investite (quindi PAC + interessi da una sola piattaforma).

I vantaggi dei PAC di XTB sono:

  • pagamenti automatizzati (basta selezionare importo, periodo e metodo di deposito)
  • investimenti senza commissioni (esenzione dalle commissioni fino a 100.000€ di volume d’affari mensile, oltre questa soglia commissione dello 0,2%, minimo 10€)
  • massima semplicità (interfaccia intuitiva permette di costruire e gestire il PAC con facilità)
  • diversità (sono oltre 350 gli ETF disponibili per il piano di accumulo)
  • accessibilità per tutti (basta un deposito minimo di soli 15€ per creare il primo piano di accumulo)
  • flessibilità completa (i piani possono essere aperti e chiusi in ogni momento con depositi e prelievi rapidissimi)

Gli interessi XTB invece prevedono:

  • sulle somme non investite interesse del 4,2% per i primi 90 giorni dall’apertura del conto (annuale) e successivamente il 2%
  • zero vincoli
  • accredito diretto sul conto entro 5 giorni lavorativi dalla fine del mese
  • nessun importo minimo richiesto

Quindi con XTB accumuli interessi mentre attendi l’occasione di investimento. Un modo alternativo per combinare piani di accumulo e interessi sulla liquidità. Scopri di più sul sito ufficiale.

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