Scelta tra ETF con lo stesso indice
4 criteri da considerare per scegliere tra ETF con lo stesso indice replicato (www.risparmioggi.it)

Trovarsi dinanzi a 2 ETF che replicano lo stesso indice e non sapere quale scegliere è una situazione più frequente di quello che potrebbe pensare. Chi è solito investire in ETF si sarà trovato in una situazione simile in più di una occasione. Teoricamente non c’è nulla di cui meravigliarsi perchè nulla impedisce che gestori diversi creino ETF che replicano lo stesso benchmark. Del resto gli indici di riferimento alla fine quelli sono e per quanto ne possa essere ideati altri ogni anno, comunque restano in numero limitato ed è quindi normale che ci possano essere due o anche più ETF con lo stesso indice sottostante.

In una situazione simile i problemi sono pochi se le performance di rendimento più o meno coincidono ma quando un ETF è nettamente più profittevole dell’altro, allora è evidente che stanno entrano in gioco altri fattori.

Cosa conviene fare in questi casi? Quale ETF scegliere se entrambi replicano lo stesso indice?

Seguendo alcuni piccoli accorgimenti è possibile sciogliere ogni dubbio e soprattutto interiorizzare una serie di criteri da seguire ogni volta a prescindere dalle caratteristiche specifiche dell’ETF.

Scegliere tra più ETF che replicano lo stesso indice: i fattori da considerare

Due o più ETF che replicano lo stesso benchmark non fa alcuna differenza. Il metodo da applicare è sempre lo stesso a prescindere dal numero (la casistica dice che se 2 ETF con lo stesso indice replicato possono capitare ma già 3 sono molto meno frequenti).

Tanto per iniziare il confronto può essere fatto solo se, al di là dell’indice replicato, anche una serie di altre caratteristiche-base sono identiche. I 2 ETF devono quindi presentare la stessa replica (ad esempio entrambi devono essere a replica fissa), devo avere più o meno lo stessa market cap (non si può parlare di ETF uguali se uno ha una grande capitalizzazione di mercato potendo tra l’altro vantare una certa anzianità mentre l’altro è stato listato da poco e ha una market cap molto più contenuta) e per finire devono far riferimento ad emittenti dello stesso livello.

In merito a quest’ultimo punto si intende affermare che l’investitore non deve avere alcuna necessità per preferire un emittente anzicchè l’altro altrimenti è ovvio che non si porrebbe neppure il problema della scelta dell’ETF specifico. In altre parole se io sono un’estimatore a prescindere di iShares (liberissimo di esserlo) è ovvio che sceglierò i suoi ETF nel caso di confronto con i fondi che hanno la spessa esposizione ma sono di un altro gestore.

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Come scegliere tra ETF che replicano lo stesso indice

I criteri da seguire per scegliere tra ETF che seguono lo stesso benchmark riguardano ambiti diversi: dai costi al rendimento fino ad arrivare alla liquidità vantata.

In questo contesto, dovrebbe anzitutto essere scelto l’ETF con il TER più basso. Il Total Expense Ratio è una percentuale che indica le spese ricorrenti annuali di un ETF. Attenzione però perchè il TER non include tutta una serie di spese come quelle di intermediazione che sono legate al broker ETF scelto. E non include neppure la tassazione oltre ad una serie di altri oneri. Ci sono invece le commissioni di gestione ossia i costi operativi sostenuti dal gestore per replicare il benchmark, le commissioni della banca depositaria, i diritti e i costi di distribuzione. Ad ogni modo è TER per tutti gli ETF e quindi nel caso in cui ci siano più ETF che replicano lo stesso indice, è meglio scegliere quello con il TER più basso. Questo perchè, semplificando al massimo, maggiore è il TER, più alto è il costo dell’ETF e quindi più basso è il margine di potenziale guadagno per l’investitore.

Se il TER è identico, allora scatta il secondo criterio: preferire sempre l’ETF che presenta gli scambi maggiori. E’ fondamentalmente una questione di liquidità che vale per tutte le classe di attivi. Tanto più è liquido un fondo, tanto più semplice sarà scambiarlo. Questo secondo criterio, più del TER, è già in grado di orientare la scelta.

Ci sono poi un terzo e un quarto criterio che riguardano aspetti più che altro operativi: tra 2 ETF che replicano lo stesso indice è preferibile scegliere quello con il valore per quota più basso e il motivo è semplice: sempre meglio acquistare un asset ad un prezzo più conveniente per poi speculare sul suo rialzo. Infine (quarto criterio) è preferibile scegliere l’ETF che presenta lo spread denaro lettera più basso. Anche questo quarto criterio riguarda in qualche modo la liquidità. Tecnicamente il prezzo denaro è l’importo a cui un investitore è pronto ad acquistare mentre il prezzo lettera è l’importo minimo al quale è disposta a vendere. Il differenziale è appunto lo spread. Quanto più basso esso sarà, tanto più liquido è l’ETF (stiamo semplificando al massimo perchè vanno anche tenuti in considerazione altri parametri come l’ampiezza del book di negoziazione ma non è questo l’obiettivo di questo articolo).

Adesso la scelta su quale ETF preferire tra più fondi con lo stesso indice replicato è molto più semplice. TER, liquidità diretta, valore quota basso e spread denaro lettera basso sono i criteri da considerare.

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