Snam attivissima sul mercato obbligazionario con un doppio colpo capace di catturare l’interesse degli investitori: ieri la quotazione sul Mercato Obbligazionario Telematici Professionale di Borsa Italiana di un bond dual tranche per un ammontare pari a 1,5 miliardi di euro e oggi l’annuncio sul via libera ad una emissione in dollari Usa per un ammontare pari a 3 miliardi di euro. Un collocamento portato in porto e uno annunciato per la società quotata sul Ftse Mib. Entrambi di importo decisamente consistente.
Nuove obbligazioni Snam in dollari Usa: cosa ha deciso il CdA
Il consiglio di amministrazione di Snam riunitosi mercoledì ha approvato la possibile emissione di nuove obbligazioni denominate in dollari Usa per un ammontare pari a 3 miliardi di dollari. Il collocamento, da realizzare attraverso una o più operazioni, dovrà essere effettuato entro i prossimi 18 mesi. Il condizionale è assolutamente d’obbligo perchè la nuova emissione è a discrezione del management tenendo anche conto di quelle che sono le condizioni del mercato.
Come puntualizzato dallo stesso CdA, obiettivo della nuova emissione è quello di incrementare la base degli investitori di credito e al tempo stesso diversificare le fonti di finanziamento della quotata.
L’eventuale nuovo bond Snam in dollari Usa sarebbe destinato esclusivamente ad investitori istituzionali secondo le vigenti norme speciali. Dall’emissione, quindi, sono già esclusi i retail.
Ieri nuovi bond Snam in Sterline e Euro
L’annuncio sul via libera alla nuova emissione in dollari Usa è arrivato appena 24 ore dopo l’ufficializzazione della quotazione sul segmento MOT Professional di Borsa Italiana, di un nuovo bond a doppia tranche denominato in Euro e Sterline per un ammontare pari a 1 miliardo e mezzo di euro. La durata media della dual tranche è di 9,4 anni mentre il costo medio è del 3,7%. Siamo nell’ambito delle obbligazioni sostenibili.
Tutte e due le emissioni sono legate gli obiettivi di riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3. In particolare il bond Snam in Sterline è allineato anche allo Scope 3 (progetto che prevede la riduzione delle emissioni del 30% entro il 2030 e del 35% entro il 2032) un inedito per il mercato. Senza scendere nel dettaglio, si tratta dei target di riduzione delle emissioni che Snam si è prefissata di raggiungere come ribadito anche nel corso della presentazione del Transition Plan avvenuta lo scorso ottobre.
Per entrambe le obbligazioni la risposta da parte del mercato è stata molto forte con una domanda totale pari a 4,5 miliardi di euro ossia tre volte il quantitativo totale offerto.
Tra l’altro la parte in Sterline della Dual Tranche era la prima per la società italiana. Come evidenziato dal CFO Luca Passa, il collocamento in GBP ha segnato il debutto di Snam sul mercato della sterlina e l’operazione ha permesso alla società di diversificare le fondi di finanziamento. Lo stesso intento che sottende l’annunciato lancio delle nuove obbligazioni in Usa.