Si terrà l’11 dicembre 2024 la prima asta di BOT in calendario per l’ultimo mese dell’anno. In collocamento ci sarà un BOT annuale nuovo di zecca. Quella di domani sarà anche l’ultima asta del mese visto che il MEF, dopo aver cancellato l’emissione di titoli trimestrali che avrebbero dovuto affiancare il BOT annuale in collocamento, ha anche annullato la seconda asta di Buoni Ordinari del Tesoro programmata per il 30 dicembre prossimo (assieme a quella del BTP in agenda per il 31).
Morale: gli investitori che intendono comprare BOT direttamente dello Stato avranno tra meno di 24 ore la loro ultima occasione. Poi se ne riparlerà nel 2025. La sola questione che resta aperta è la misura in cui conviene partecipare al collocamento di mercoledì. In poche parole, quali sono i rendimenti da attendersi? Andrà meglio o peggio della precedente asta di BOT a 12 mesi? Questa è la domanda a cui daremo risposta con questo articolo. In realtà è sufficiente dare un occhio a quelle che sono le stime sulle decisioni di politica monetaria che la BCE adotterà nel board combinazione in programma il giorno successivo all’asta, per darsi una risposta per quanto intuitiva: il costo del denaro, con tutta probabilità sarà abbassato, e quindi il rendimento del BOT annuale in emissione non potrà che essere ancora più contratto rispetto a quello di un mese.
BOT scadenza 12 dicembre 2025 al centro dell’asta dell’11 dicembre 2024
Come sempre presentiamo rapidamente il BOT annuale in collocamento. In emissione andrà la prima tranche del BOT a 12 mesi in scadenza il 12 dicembre 2025 (durata 364 giorni). L’ammontare previsto è bello consistente: ben 8,5 miliardi di euro.
Da notare che il 13 dicembre andranno in scadenza Buoni Ordinari del Tesoro di pari lunghezza per 9,7 milioni di euro. Per lo stesso giorno è anche prevista la data di regolamento dell’asta di mercoledì. In sintesi ci sarà una riduzione della massa di BOT annuali in circolazione. Uno scenario che non preoccupa evidentemente il MEF visto che, con l’emissione dell’11 dicembre, il fabbisogno 2025 è soddisfatto.
Strumenti e risorse utili sui Buoni Ordinari del Tesoro:
- Come si calcola il rendimento dei BOT
- Quanto costano i BOT e i BTP: commissioni per comprarli in asta e sul secondario
- Vendere BOT prima della scadenza: vantaggi e svantaggi
Gli scenari di rendimento per il BOT in asta l’11 dicembre 2024
Nella precedente asta di BOT annuali (ISIN IT0005621401) fu registrato un rendimento lordo pari al 2,965% pari a un prezzo di aggiudicazione di 97,34 cent. Attualmente questo titolo prezza a 97,83 cent e offre un rendimento effettivo a scadenza lordo del 2,4%.
Questa è la situazione in cui si andrà a calare il nuovo BTP (ISIN sarà assegnato al momento del collocamento). In questo contesto, il prezzo di emissione del BOT annuale in asta domani si dovrebbe attestare attorno a 97,60 centesimi. A tale valore dovrebbe corrispondere un rendimento lordo attorno al 2,85%, più basso rispetto a quello di un mese fa. Il trend è già scritto e il prossimo taglio dei tassi BCE non potrà che confermalo. Con la riduzione del costo del denaro, il destino dei rendimenti dei BOT non può che essere quello di un progressivo ribasso. Il solo modo per spezzare questa traiettoria sarebbe il venir meno della condizione di partenza ossia il taglio dei tassi BCE. Scenario possibile solo se l’inflazione nell’EuroZona dovesse riprendere a salire.
E con l’asta di mercoledì 11 scende il sipario sul programma di emissioni BOT dell’anno corrente. Appuntamento al 2025 con le prime indicazioni che saranno disponibili alla pagina sulle prossime aste BOT.