Guida sui CFD
I CFD hanno reso democratici gli investimenti ma implicano un alto livello di rischio (www.risparmioggi.it)

Cosa sono questi benedetti CFD che sistematicamente entrano in ballo ogni qualvolta si parla di trading online? E quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questi strumenti di investimento? Se sei alla ricerca di una guida che ti spieghi in modo chiaro e oggettivo come funziona il trading CFD, allora ritagliati 8 minuti del tuo tempo perchè sei nei posto giusto. Di solito dopo questa breve premessa le guide sui CFD presentano rapidamente i vari argomenti che saranno poi trattati nei successivi paragrafi.

Se segui RisparmiOggi saprai che qui siamo soliti procedere in modo diverso, dando subito risalto a ciò che i nostri valutatori giudicano più importare conoscere ancora prima di iniziare a trattare l’argomento.

Perchè hai bisogno di sapere cosa sono i CFD

Pensi che sapere come funzionano i CFD non ti riguardi perchè in fondo vuoi solo fare trading online direttamente sui vari mercati e non ti occorrono strumenti specifici? Stai prendendo un granchio perchè oggi come oggi i CFD sono tra gli strumenti in assoluto più scambiati nel trading online e gli stessi broker che trovi su internet sono specializzati proprio nel trading CFD. Quindi hai per forza bisogno di sapere cosa sono i CFD prima di fare fare trading.

Pensi di non avere bisogno di approfondire l’argomento perchè ti senti già pronto a fare trading online? Buon per te. Ci auguriamo però che tu non sia uno di quei tanti investitori principianti che iniziano a tradare azioni con un broker CFD e solo quando si ritrovano in balia delle perdite si rendono conto che pensavano di comprare azioni reali ma invece hanno speculato con uno strumento derivato di sui non sapevano nulla a partire dal funzionamento.

Infine, perchè dovesti leggere la nostra guida invece delle tantissime altre che puoi trovare su internet semplicemente digitando la frase cosa sono e come funzionano i CFD?

  • RisparmiOggi non è un sito che da sempre adotta il punto di vista del risparmiatore
  • La stragrande maggioranza dei siti che trattano l’argomento CFD sono quelli degli stessi broker che trattano questi prodotti. Per carità il meccanismo di funzionamento del prodotto quello è, ma di certo la fonte non può essere definita terza.

Ora si che possiamo iniziare.

Vantaggi e svantaggi dei CFD spiegati rapidamente

Questa guida è basata sulle dritte che arrivano dai nostri valutatori, nel caso specifico, investitori che già usano i CFD per fare trading online. Proprio per questo motivo iniziamo sempre dai pro e dai contro. La scelta editoriale corrisponde anche a una ragione di utilità. E’ inutile stare a perdere tempo con la lettura del funzionamento dei CFD se non c’è un interesse di base.

Ecco allora i pro e i contro dei CFD tutti in una sola tabella:

👍🏻 PRO👎🏻CONTRO
Ti permettono di fare trading a leva versando solo il marginePresentano un alto rischio di perdite amplificate
In molti casi sono scambiati fuori dalle sessioni di tradingAddebitano commissioni overnight per tenere aperte le posizioni
Ti permettono di speculare sia al rialzo che al ribassoLa volatilità dei sottostanti può erodere i profitti e far aumentare le perdite
Sono disponibili per tutte le classi di attivi
Non richiedono lo scambio del sottostante reale
Ti permettono di operare in copertura
Possono essere provati con un conto demo gratuito
Non richiedono alti depositi per iniziare ad operare
Hanno più flessibilità nei lotti rispetto ai futures
Il loro mercato vale oramai miliardi di dollari

A differenza di quello che solitamente facciamo con le tabelle vantaggi/svantaggi, ai pro e ai contro dei CFD abbiamo preferito dare un taglio particolare. Ai primi tre vantaggi riportati corrispondono altrettanti svantaggi. Ad esempio la citata leva finanziaria che sta alla base del funzionamento dei CFD è un vantaggio perchè permette di versare solo il margine per iniziare a fare trading (invece del prezzo complessivo del sottostante) ma è uno svantaggio perchè anche piccoli ribassi possono portare a perdite molto significative. L’effetto amplificatore della leva ha quindi pro e contro.

Il solo modo per gestire le armi a doppio taglio dei CFD (oltre alla leva anche l’overnight e soprattutto l’alta volatilità del sottostante) è fare prima prima pratica con il conto demo gratuitamente offerto da tutti i migliori broker (altro vantaggio dei CFD). Con il conto virtuale guadagni e perdite sono teoriche e quindi puoi scoprire pro e contro dei CFD senza rischiare niente.

💡 Ad esempio il broker XTB ti offre un conto demo gratuito da 100.000€ virtuali per imparare a fare trading CFD. La demo è gratuita e dà diritto a 4 settimane di trading senza rischi che puoi sfruttare per capire come funzionano i CFD.

Cosa sono i CFD

Il significato di CFD è contratto per differenza (contract for difference in inglese) e la sola definizione dice già tutto su cosa sono i CFD. Si tratta appunto di contratti che stipuli con il broker che hai scelto per fare trading. In quanto vero e proprio contratto, proprio come avviene con tutte le altre forme contrattualistiche, è presente è un oggetto che è rappresentato dal pagamento della differenza tra il prezzo di chiusura e quello di apertura delle posizione. In caso di profitto è il broker a pagare, mentre in caso di trade perdente sarai tu a pagare. Sempre e solo in contanti.

Tecnicamente i CFD sono strumenti di tipo derivato, quindi niente possesso dell’asset sottostante. Proprio per questo motivo sono molto versatili.

Come avviene con tutti i contratti non è ammessa ignoranza (da parte tua). Prima di iniziare a fare trading con i CFD devi conoscere il loro funzionamento. Molte delle perdite registrate scaturiscono proprio dalla scarsa conoscenza dei meccanismi operativi. Ad esempio un errore frequente è quello di confondere i CFD con i certificati Turbo (anche essi strumenti a leva). Ma tra i due prodotti ci sono in realtà molto differenze.

Approfondisci Certificati Turbo VSD CFD: confronto e differenze, dove è meglio investire?

Dove puoi trovare i CFD per fare trading

Prima di occuparci del funzionamento dei CFD, vediamo brevemente dove puoi trovarli. Anche se alcune banche tradizionali stanno lentamente includendo i Contratti per Differenza nella loro proposta, i CFD restano prodotto esclusivo dei broker specializzati. Si tratta di operatori attivi da anni sul mercato, con milioni di clienti e una proposta molto ampia di asset su cui fare trading.

I CFD per fare trading li puoi trovare su:

  • XTB: oltre 7.500 strumenti disponibili e in più la possibilità di comprare azioni e ETF reali. XTB vanta 20 anni di esperienza e 1 milione di clienti in tutto il mondo. Il broker offre tantissimi strumenti per i tuoi investimenti, notizie di mercato giornaliere e un’ampia sezione dedicata alla formazione. Non richiede alcun deposito minimo per iniziare a fare trading CFD e garantisce sempre la pratica con il conto demo (maggiori informazioni sul sito ufficiale)
  • eToro: deve la sua popolarità allo strumento del copy trading grazie al quale puoi copiare i traders con le migliori performance. Oltre 7.000 asset negoziabili e una community di oltre 30 milioni di clienti. Il broker offre i grafici TradingView con dati dettagliati e dinamici e tante risorse formative. Il deposito minimo richiesto per iniziare a fare trading con i CFD è di 50$. Per imparare ad operare è sempre disponibile il conto demo gratuito (clicca qui per maggiori informazioni)
  • IG: quasi 50 anni di storia alle spalle e oltre 300.000 clienti attivi, IG è broker quotato sulla borsa di Londra. Molto robusta l’offerta didattica (tantissime le risorse gratuite), richiede un deposito minimo di 1.000$ per iniziare a fare trading ma, come gli altri broker citati, offre sempre la demo gratuita (clicca qui per maggiori informazioni).

Come funziona il trading di CFD: i 3 passaggi

Piuttosto che spiegare in modo classico come funziona il trading di CFD, procediamo in modo alternativo.

La tua strategia quando fai trading online è quella di comprare un certo asset X a prezzi bassi (o addirittura a sconto) e venderlo quando il suo valore è aumentato. La differenza è il tuo guadagno. Il trading di CFD si basa sullo stesso principio ma in più, essendo versatile, ti dà anche la possibilità di entrare sui massimi e uscire sui minimi questo perchè consente di operare in entrambe le direzioni e quindi sia al rialzo che al ribasso (long e short trading).

Se il tuo trade è corretto, allora il tuo profitto sarà appunto dato dalla differenza di prezzo tra vendita e acquisto. Se non è corretto, sempre la differenza sarà la tua perdita.

Spiegato in questi termini il funzionamento dei CFD potrebbe apparire molto semplice. In realtà non è affatto così e infatti la CONSOB classifica i Contratti per Differenza nella lista degli strumenti di investimento ad alto rischio.

I CFD NON funzionano in modo semplice perchè in ballo entrano due meccanismi che espongono a gravi perdite: la leva finanziaria e la vendita alla scoperto. La prima è parte integrante del contratto, la seconda scatta solo quando speculi al ribasso (short trading).

🙋🏻‍♂️ Ma se la leva finanziaria è così rischiosa nei CFD perchè non si elimina? Se si eliminasse, quindi operando 1:1, non sarebbe più possibile amplificare la portata del proprio investimento e quindi il trading con i CFD non sarebbe più interessante. Insomma la leva può farti male ma è fondamentale per il funzionamento dei CFD.

Premesso questo, entriamo ora nel merito del funzionamento del trading CFD. Con quattro passaggi:

  • presa visione quotazione dei CFD
  • definizione della leva
  • dimensione dell’ordine (trade)
  • durata dell’ordine (trade)

La quotazione dei CFD

Ammettiamo che sei entrato sulla tua dashboard della piattaforma che sei solito utilizzare per fare trading con i CFD. Di solito ci sono migliaia e migliaia di strumenti ma le schede di ognuno hanno sempre la stessa impostazione. Il discorso quindi vale per qualsiasi CFD presente.

In bella mostra ad altezza sguardo c’è la quotazione del CFD. Ci sono due prezzi, quello di vendita e quello di acquisto. Questo è la “prova” che sei effettivamente dinanzi ad un Contratto per Differenza perchè potrai trarre profitto sia da un aumento che da una diminuzione di questi prezzi.

Se pensi che il prezzo del sottostante salirà, comprerai un CFD ossia farai long trading. Se invece pensi che il prezzo del sottostante calerà, venderai un CFD ossia andrai short. Nel primo caso guadagnerai ad ogni apprezzamento, nel secondo con ogni deprezzamento. Sia in un caso che nell’altro, se i prezzi del sottostante dovessero andare in direzione contraria al tuo trade, avrai una perdita.

La differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita è lo spread del CFD che, come vedremo dopo, è uno dei costi caratterizzati questo prodotto (il broker ti applica quello più basso possibile in quel momento).

La definizione della leva finanziaria nei CFD

La leva è alla base del trading con i CFD
La leva nel trading CFD si basa sull’effetto moltiplicatore (www.risparmioggi.it)

La leva finanziaria nel trading CFD è lo strumento grazie al quale puoi amplificare la tua esposizione al mercato utilizzando un capitale iniziale decisamente inferiore rispetto al valore effettivo del sottostante. In pratica grazie alla leva potrai controllare una posizione più grande con un investimento iniziale ridotto.

Per aprire una posizione con leva, dovrai quindi depositare solo una frazione del valore totale della posizione. Tecnicamente questa frazione è quello che i broker chiamano margine iniziale o margine di deposito (sono la stessa cosa)

Nel trading CFD la leva viene espressa come un rapporto, ad esempio 1:10, 1:50, o 1:100. Se la leva è 1:10, significa che puoi controllare una posizione di 10 volte superiore al tuo investimento iniziale.

Caratteristica base della leva è l’effetto amplificativo che ha due facce:

  • alti rendimenti rispetto al capitale investito in caso di trade esatto
  • aumento della perdita in caso di posizione sbagliata

Facciamo subito un esempio esemplificativo:

Se vuoi comprare un CFD su un’azione che vale 1.000€, operando con una leva 1:10 dovrai investire solo il 10% ossia 100€. Questo è il tuo margine. In pratica investendo 100€ con leva 1:10 hai attivato una posizione da 1.000€.

Se il valore del CFD sale del 5%, il tuo guadagno sarà del 5% sull’intera posizione (1.000 €), ossia 50€. Tuttavia se il valore diminuisce del 5%, farai i conti una perdita di 50€ vale a dire metà del capitale che hai investito. Senza la leva (1:1), la posizione attivata sarebbe stata di soli 100€ e, in caso di profitto, avresti guadagnato 5€ e in caso di perdita avresti perso 5€.

La leva nei CFD, quindi, ti fa guadagnare di più di quello che potresti guadagnare senza ma, al tempo stesso, ti fa anche perdere di più.

La dimensione dell’ordine

Per esigenze di semplificazione, nel precedente paragrafo abbiamo considerato l’acquisto di un solo CFD. In realtà il trading con i contratti per differenza raramente riguarda l’acquisto di un singolo CFD. Di solito si compra un lotto di contratti. Parliamo quindi di dimensione dell’ordine. Essa è spesso legata all’attività sottostante che viene negoziata e quindi ripropone il modo con cui tale asset è scambiato sul mercato. Ad esempio, nel caso di CFD azionari, potresti trovare un lotto standard formato da 100 azioni. In questo caso ogni singolo CFD rappresenta 100 azioni e se il prezzo di mercato del titolo è di 200€, il valore totale della tua posizione sarebbe di 20.000€.

La durata dell’ordine

Infine c’è la definizione della durata dell’ordine. I CFD non hanno scadenza. In teoria, quindi, potresti comprare CFD su un certo sottostante e poi tenerli aperti all’infinito. Al tempo stesso puoi rivedere il CFD acquistato dopo pochissimi minuti. Anche su questo punto, quindi, la versatilità garantita è massima.

C’è però un problema. Il trading a leva prevede delle commissioni di finanziamento overnight che scattano nel momento in cui la posizione resta aperta per più giorni di trading. E’ questo una sorta di “prezzo” che devi pagare per poter trarre beneficio dal meccanismo del leverage. Non stiamo qui a discutere sul fatto che il broker X che ti ha consigliato il cugino non le prevede etc. Tutti i broker CFD le prevedono altrimenti non potrebbero guadagnare. La sola cosa che puoi fare è informati sulle piattaforme che applicano commissioni overnight più basse perchè il rischio che corri è che l’accumulo nel tempo di queste commissioni (inevitabile per posizioni a lungo termine) vada a ridurre e quasi annullare il tuo potenziale profitto.

Proprio la presenza delle commissioni overnight è il principale motivo per cui i CFD sono oramai usati soprattutto per il trading a breve termine. Per fartela breve, se hai intenzione di investire sul medio e lungo termine, i CFD non sono propriamente quello che fa per te.

Oramai anche i broker hanno capito questa tendenza ed è per questo che le piattaforme più avanzate permettono, sempre dallo stesso account, sia di fare trading CFD che di comprare asset reali come azioni e ETF.

🙋🏻‍♂️ Uno dei grandi meriti dei CFD è aver reso più democratici gli investimenti. Abituati come siamo ad averli a disposizione per fare trading online, abbiamo scordato che fino a 10 anni, per fare trading erano necessario esporsi su tutto il prezzo dell’asset. Ad esempio se l’oro quotava a 1.500$ l’oncia, ti servivano 1.500$ per iniziare ad investire. Con i CFD è sufficiente un piccolo margine. @traderprof

Quali sono i costi dei CFD

Le commissioni overnight citate nel precedente paragrafo sono solo uno dei costi che gravano sul trading con i CFD. Ce ne sono anche altri (e questa non è una bella notizia) ma sono comunque molto più bassi rispetto a quelli che venivano applicati alcuni anni fa (e questa è una bella notizia).

Sbarazziamo subito il campo da ogni equivoco.

I CFD, per loro natura, non prevedono commissioni intrinseche ma solo margini, spread e commissioni legate all’attività di trading (come le overnight). Ciò significa che quando senti parlare di broker con CFD a zero commissioni e solo spread, ti stanno dicendo una ovvietà. Tutti i CFD che puoi trovare su tutti i broker non hanno commissioni.

Quello che devi fare è verificare i margini e gli spread che vengono applicati. Essi dipendono dal sottostante. I broker sono tenuti a metterli ben in chiaro. Grazie alle nuove normative ESMA, lo spread su uno specifico CFD lo puoi trovare subito nella scheda di quotazione.

Per quello che riguarda le commissioni legate al trading invece, tranne le overnight, in molti casi sono state oramai cancellate. Si trattava (e, in alcuni casi si tratta ancora ahinoi) di balzelli legati ai versamenti, all’apertura del conto, all’inattività e così via. La loro presenza deve essere chiaramente specificata dal broker.

I CFD sono sicuri?

Il trading CFD in Italia è legale ma solo se proposto da broker autorizzati (con regolare registrazione Consob) e se rispetta i requisiti ESMA su leva e margini. I CFD sono quindi strumenti di investimento sicuri ma caratterizzati da un alto profilo di rischio a causa proprio del meccanismo della leva finanziaria che può portare a perdite molto consistenti. Il corretto utilizzo delle leva è forse il modo migliore per ridurre il profilo di rischio dei CFD. Del resto è risaputo che la maggior parte dei trader che perdono soldi con il trading CFD usano una leva troppo alta per quello che è il loro profilo.

Detto questo, permetti un’osservazione: sicuramente il trading con i CFD nel 2025 è più sicuro di quanto lo era in passato quando era scarsamente regolamentato, senza alcun controllo sulla leva e caratterizzato da un vero e proprio far-west con tantissimi broker, privi di autorizzazione e con sede in sperduti paradisi fiscali. Oggi molti broker CFD sono addirittura quotati in borsa e quindi soggetti a controlli ancora più serrati.

Come puoi fare trading CFD con XTB in 4 step (esempio)

nuovo logo di XTB

Per aiutarti a capire come funziona il trading con i CFD facciamo un esempio pratico con dati reali e soprattutto con entrambi gli esiti possibili: ciò che guadagneresti con una operazione in profitto e quello che invece perdesti con un trade in perdita.

A prescindere dal broker usato, il procedimento è sempre lo stesso (ovviamente cambiano le condizioni economiche applicate). Nell’esempio utilizzeremo XTB perchè è uno dei broker più apprezzati per le funzionalità, gli spread bassi e i costi molto contenuti. Puoi usarne anche altri, importante è che siano autorizzati.

Detto questo, ammettiamo che la tua previsione sia per un rialzo del prezzo del petrolio. I CFD sono “perfetti” quando si tratta di materie prime perchè ricalcano il prezzo dell’asset stop e ti permettono di fare trading senza dover comprare sottostanti reali. Ma questo già dovesti saperlo.

Ad ogni modo, una volta entrato sulla piattaforma XTB (per non correre rischi va benissimo anche il conto demo che puoi aprire da qui) dovrai trovare l’asset denominato OIL – PETROLIO CFD (strumento derivato che replica le quotazioni del contratto future del petrolio greggio Brent quotato a Londra). E’ su questo CFD che andrai a fare trading speculativo. Noterai subito che nella scheda ci sono una marea di informazioni compresa la percentuale di venditori e acquirenti ossia trader che stanno andando long e trader che hanno attivato posizioni short (è un dato che ti serve per inquadrare il sentiment in atto).

Il valore attuale del CFD Petrolio è 80$. La leva massima che puoi applicare su questo asset è 1:10 quindi il margine è il 10%. XTB non ti chiede deposito minimo per iniziare ma ammettiamo che tu abbia sul conto 100$.

Hai tutto per aprire la tua posizione con questi parametri:

  • Leva: 1:10
  • Margine: 10$ (è quello che depositerai dal tuo conto di 100€)
  • Prezzo di apertura: 80$
  • Dimensione del tuo trade: 100$

A seguito del momento di mercato, il CFD Petrolio si è portato a 81$ al barile. Il movimento di prezzo sarà stato di 1$. Questo valore è il tuo profitto per unità.

Per calcolare il tuo profitto dovrai moltiplicare quello per unità per la dimensione del trade ossia 1$ X 100$ ossia 100$. Grazie alla leva hai decuplicato il tuo investimento iniziale di margine.

Come abbiamo però detto prima, la leva è un’arma a doppio taglio e se la tua posizione non dovesse essere profittevole, faresti i conti con una perdita molto ampia.

Cambiamo sottostante per diversificare e passiamo al cambio Eur/Usd. La tua previsione è per un ribasso del valore della coppia. Per cavalcare questa stima decidi quindi di sfruttare uno dei grandi vantaggi dei CFD, la possibilità di andare short. Come puoi vedere dalla scheda in piattaforma Eur/Usd quota 1,0255. Sempre dalla piattaforma puoi anche vedere il sentiment che tira.

Coi i CFD Eur/Usd puoi usare una leva fino a 1:30. Il margine è invece del 3% e quindi depositerai 30$ dal tuo conto.

La posizione è pronta per essere aperta con questi parametri:

  • Leva: 1:30
  • Margine: 30$
  • Prezzo di apertura: 1,0255
  • Dimensione del trade: 900$

A seguito del momento di mercato, il CFD Eur/Usd sale a 1,06. Rendendoti conti che le cose non stanno andando come pensavi (avevi speculato al ribasso) chiudi la posizione per evitare perdite maggiori. Il movimento di prezzo è stato di 0,0345. Questa è la perdita per unità. Dovrai però moltiplicarla per i 900$ di dimensione del trade e quindi sarà di 31,05$. A causa della leva hai perso tutto il tuo investimento iniziale.

Se il cross si fosse mosso ancora contro la tua posizione, il broker avrebbe potuto bloccare l’operazione. Ovviamente ci sono tutta una serie di strumenti di protezione del rischio come gli stop loss e i take profit che ti consentono di limitare la perdita in caso di trade sfavorevole anche perchè, soprattutto il forex, è un mercato estremamente volatile quindi il rischio è ancora maggiore.

Come avrai intuito da questi esempi, è vero che bastano pochi step per fare trading con i CFD, ma il rischio è molto alto. Proprio per questo motivo esercitati sempre con il conto demo gratuito prima di passare ad investire con soldi reali. Come puoi vedere dal form diretto (qui la pagina) bastano pochissime informazioni per avere subito la demo gratuita con XTB.

I CFD sono rischiosi?

Assolutamente si, a causa della leva i CFD comportano un elevato livello di rischio. Molti trader usano una leva eccessiva per il loro trading, saperla dosare permette di gestire meglio il rischio.

I CFD sono legali in Italia?

Assolutamente si ma solo se negoziati con broker autorizzati e registrati. Nella guida nè abbiamo citati tre tutti registrati Consob.

Dove si possono trovare i CFD?

I broker autorizzati ad operare in Europa sono tantissimi. Nella guida sono citati tre operatori tra i più affidabili: XTB, eToro e IG (ex IG Markets)

Quanto serve per fare trading con i CFD?

Il merito dei CFD è aver democratizzato gli investimenti. Grazie ai margini, basta una frazione del valore del sottostante per iniziare a fare trading. Alcuni broker chiedono 50€ per iniziare a fare trading, altri 100, altri ancora non prevedono neppure un deposito minimo.

L’articolo non è da intendersi come raccomandazione di investimento nè suggerisce una strategia di investimento personale. Tra il 51% e il 74% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con i fornitori citati in questo articolo. Valuta se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.