Enel fa irruzione sul mercato obbligazionario di inizio anno con il collocamento di due nuove obbligazioni della stessa tipologia ma con caratteristiche leggermente diverse che hanno incassato un forte apprezzamento da parte del mercato degli istituzionali a cui erano rivolte (l’offerta ha superato per oltre 3 volte il quantitativo massimo di 2 miliardi di euro offerto dall’emittente).
Il collocamento, anticipato dall’odg approvato dal CdA del 19 dicembre scorso, si inserisce nella strategia finanziaria del gruppo Enel che punta ad ottimizzare il costo del capitale al servizio degli investimenti industriali indicati nel piano strategico al 2027 recentemente approvato dalla quotata guidata da Cattaneo. La doppia emissione obbligazionaria di Enel è stata supportata da un pool di banche molto ampio formato da Unicredit, BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Deutsche Bank, HSBC, Goldman Sachs, JP Morgan, Intesa Sanpaolo – IMI, MUFG, Société Générale e SMBC. Tutti questi istituti hanno agito in qualità di joint bookrunner dell’emissione.
Il primo aspetto di cui ha senso occuparsi anche se il collocamento dei nuovi bond Enel non era rivolto ai retail è quello delle caratteristiche quindi tipologia e funzionamento degli strumenti. Successivamente analizzeremo i dati più stimolanti dal punto di vista operativo ossia cedola, prezzo e soprattutto rendimento.
Le caratteristiche della doppia emissione obbligazionaria Enel
Come accennavamo in precedenza, i due nuovi bond di Enel sono dello stesso tipo. Si tratta di obbligazioni non convertibili, subordinate, ibride e perpetue. In entrambi i casi non viene quindi indicata la data di scadenza. In teoria i due bond possono quindi durare in eterno ma l’emittente ha previsto apposite reset date per il richiamo. E’ su questo punto che scattano le prime differenze.
Ecco nel dettaglio:
- il primo bond ibrido Enel ha cedola fissa annuale del 4,250% che sarà corrisposta ai sottoscrittori ogni anno fino alla prima data reset che l’emittente ha fissato al 14 aprile 2030. A partire da questa data, se il bond non dovesse essere rimborsato dall’emittente, scatterebbe un interesse pari al tasso Euro Mid Swap a 5 anni aumentato di margine iniziale di 200,9 punti base. A partire dal 14 aprile 2023 è previsto un ulteriore aumento di 25 punti base e un altra ancora di 75 punti base scatterebbe dal 14 aprile 2050. Ovviamente i rialzi dell’interesse scatterebbero nel caso in cui il bond non dovesse essere rimborsato alle altre date reset.
- il secondo bond ibrido Enel presenta invece una cedola annuale fissa pari al 4,500% che sarà corrisposta fino alla prima data di reset fissata per il 14 gennaio 2033. Se il bond in questa occasione non dovesse essere rimborsato dall’emittente, a partire dalla stessa data maturerebbe un interesse pari al Euro Mid Swap a 5 anni incrementato di un margine iniziale di 219,6 punti base. Se anche nella successiva data reset (14 gennaio 2038) non dovesse esserci rimborso integrale, all’interesse si aggiungerebbe anche un ulteriore margine di 25 punti e altri 75 punti base a partire dal 14 gennaio 2053.
Entrambe le obbligazioni ibride hanno ammontare pari a 1 miliardo di euro. Per tutti e due i bond, inoltre, la data prevista di regolamento è il 14 gennaio 2025.
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Prezzo, cedola e rendimento delle nuove obbligazioni Enel ibride perpetue
Quando la domanda da parte dei potenziali compratori è molto alta, l’emittente del bond può rivedere al ribasso la cedola offerta risparmiando così sul costo dell’emissione. Viceversa una domanda scarsa deve per forza far leva su una cedola alta. Il primo collocamento obbligazionario di Enel del 2025, sotto questo punto di vista, è andato benissimo.
Il primo bond è stato piazzato con una cedola annuale 4,250%, prezzo di emissione pari al 99,442% e un rendimento effettivo alla prima data reset pari al 4,375% annuo. La cedola è fissa ed è pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di aprile a partire da aprile 2025.
Il secondo bond, invece, paga una cedola annuale del 4,5% e ha esitato un prezzo di emissione pari al 99,180% con rendimento effettivo alla prima data di reset pari al 4,625% per anno. La cedola è fissa ed è pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di gennaio a partire da 2026.
Facendo due conti, la cedola media è stata pari al 4,375% ma soprattutto la doppia emissione ha strappato un costo medio più basso di quelli che sono gli attuali livelli di mercato. Entrambi questi risultati sono stati possibili proprio grazie al boom di ordini che, alla fine, sono stati complessivamente pari a 6,8 miliardi di euro.
Cosa puoi fare adesso?
Le due obbligazioni ibride di Enel sono state collocate entrambe presso investitori istituzionali. Di conseguenza, come retail, in questa fase non potrai fare nulla. I due bond, però, finiranno sul secondario dove potrai comprarli al loro prezzo corrente. Per non perdere tempo informati su dove comprare obbligazioni. Per saperne di più sulla tipologia, invece, leggi la nostra guida su come funzionano le obbligazioni perpetue.