Il conto deposito continua a essere una delle scelte preferite dai risparmiatori italiani che vogliono togliere i propri soldi dal conto corrente. Tuttavia, la scelta più frequente è quella del conto deposito non vincolato, ovvero libero, dal quale è possibile effettuare prelievi in qualsiasi momento, in cambio di un rendimento abbastanza basso. Meno rischi e più garanzie, insomma. Un sacrificio accettabile, per i risparmiatori che optano per questa scelta, a fronte di avere la liquidità sempre a disposizione, soprattutto in tempo di crisi.
Conto deposito libero: durata investimento
Da quanto emerge da un’indagine di confrontaconti.it, il 75,2% sceglie il conto deposito non vincolato: un trend in aumento dunque, visto che nel primo semestre la percentuale era ferma al 52,8%. La scelta del conto libero è direttamente proporzionale al calo dei conti vincolati, che dal 47,2% passano al 24,8%. In merito alla durata dell’investimento, si predilige la via breve: dai 7 ai 12 mesi massimo (33,7%). Cresce però il deposito lungo (da 24 a 36 mesi), scelta dal 22,7% dei risparmiatori (contro il 19,2% del primo semestre).
Fasce d’età
Relativamente alle fasce d’età, sono gli over 55 a prediligere in misura maggiore questo strumento (42,6%, in calo rispetto al 44,1% registrato nel semestre precedente). Cresce la fascia d’età 41-55 anni (41,5% attuale dal precedente 37,1%).
Conto deposito 2020: quanti soldi si investono
Per quanto riguarda le somme aumentano i depositi sopra i 50 mila euro (27,3% rispetto al 23,2% segnato nel primo semestre 2020). Al 25,4% troviamo depositi tra 15.001 e 20.000 euro. Il 17,5% preferisce depositare somme superiori a 20 mila euro. Il 15,2%, invece, deposita tra 5.001 e 10.000 euro, mentre il 12,1% mette da parte piccole somme, pari o inferiori a 5.000 euro.