Archiviata la pratica BTP Più, tornano le aste di titoli di stato tradizionali. E come di consuetudine il terzo appuntamento del mese dopo prima BOT e prima medio e lungo termine sarà con l’asta BTP Short Term BTP€I il 25 febbraio 2025. Rispetto a quanto avvenuto nei mesi passati, l’asta sarà rimaneggiata. Mentre di solito sono collocati uno Short term e due BTP indicizzati all’inflazione europea, in questo caso ci sarà un solo BTP€I. Una conseguenza inevitabile del sovraffollamento di aste che ha caratterizzato febbraio (mese già di suo corto e poi ingolfato dalla presenza del BTP Più). Nonostante il rimaneggiamento, la portata dell’asta del 25 febbraio non è però di poco conto. In tutto tra BTP€I e Short Term il Tesoro punta a collocare un ammontare compreso tra 3,75 e 4,25 miliardi di euro.
Al di là della questione “rendimenti”, l’emissione di domani 25 febbraio sarà importante anche per testare la tenuta dell’appeal sulla carta italiana dopo il clamoroso successo del BTP Più (quasi 15 miliardi raccolti dal MEF).
Insomma c’è più di un motivo per non prendere sottogamba il collocamento combinato Short Term /BTP€I.
Come sempre prima di parlare di ipotesi di rendimento, spazio alla presentazione dei due titoli in asta.
Caratteristiche dell’asta del 25 febbraio 2025
Due nuove tranche e nessuna nuova emissione nell’asta che si terrà tra poco più di 24 ore. Ciò significa che sarà possibile farsi subito un’idea del ritorno a scadenza lordo dando un semplice sguardo alla situazione sul secondario.
Iniziando dalla scadenza più vicina, in emissione ci sarà la terza tranche del BTP Short Term scadenza 25 febbraio 2027 e ISIN IT0005633794. Emesso per la prima volta il 30 gennaio 2025 l’ex CTZ paga una cedola annuale del 2,55%. La forchetta di emissione è tra 2,5 e 2,75 miliardi di euro. E’ quindi proprio lo Short Term e fare la parte del leone nell’asta del 25 febbraio.
Allungando la durata, c’è poi il BTP€I scadenza 15 maggio 2036 e ISIN IT0005588881. Si tratta di un titolo a 10 anni emesso per la prima volta il 15/11/2023 che con l’emissione di domani 25 febbraio arriva alla sua ottava tranche. In questo caso il range di emissione è più basso essendo compreso tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro. A ciò si somma l’ammontare di 225 milioni dell’asta supplementare (anche esso nettamente più basso rispetto ai 550 milioni dello Short Term). Il titolo stacca una cedola lorda dell’1,8%. La percentuale è decisamente più bassa rispetto a quella di titoli tradizionali ma va tenuto conto che i BTP indicizzati all’inflazione europea funzionano in modo diverso.
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Le stime di rendimento dei BTP in asta il 25 febbraio 2025
Come già accennato in precedenza, trattandosi di nuove tranche, sia il BTP Short Term che il BTP€I a 10 anni sono più facilmente studiabili per quello che riguarda lo scenario di rendimento.
Partiamo sempre dallo Short Term che, nel giorno della vigilia dell’asta, quota a 100,28 (leggermente sopra alla pari) e garantisce un rendimento lordo a scadenza del 2,4% che scende ad un lordo del 2,08% tenendo conto della tassazione BTP del 12,5%. In pratica il prezzo è attorno al valore nominale e anche il rendimento non è fiacco soprattutto se si tiene conto della dinamica ribassista dei tassi FED e quindi dei ritorni. Essendo la scadenza tra due anni, l’acquisto alla pari (grossomodo) è un punto a favore dell’investitore.
Per quello che riguarda il BTP€i, invece, come prezzo sul MOT nel giorno della vigilia dell’emissione siamo attorno a 99,4 quindi sotto la pari. Il rendimento effettivo a scadenza lordo è del 4,24% (3,74% il netto), la duration modificata il 7,31. Trattandosi di un titolo indicizzato all’inflazione europea, il rendimento reale scende all’1,9%. La differenza tra effettivo e reale è dell’1,8% e indica la possibile dinamica dell’inflazione nei prossimi anni. Il dato di inflazione è più basso rispetto al target del 2% fissato dalla BCE per i prossimi anni. Siamo grossomodo sullo stesso livello e ciò significa solo una cosa: il BTP€I in asta il 25 febbraio è in grado di salvaguardare i risparmi dall’andamento dei prezzi al consumo dell’area Euro. Una “consolazione” per gli investitori che sono molto attenti a questo aspetto.
Cosa puoi fare adesso?
Se vuoi partecipare all’asta Short Term e BTP€I del 25 febbraio non devi far altro che seguire la solita procedura (quindi ti serve il conto deposito titoli). Se invece non sei interessato guarda già alla prossima asta BPT (medio e lungo termine) di fine febbraio per portarti avanti.