
Cala il sipario sulla prima emissione del BTP Più. Contrariamente a quanto affermavano alcune voci circolate già da ieri, non c’è stata alcuna chiusura anticipata e così il collocamento è andato alla sua naturale conclusione alle ore 13,00. Tempo una manciata di minuti e sono poi arrivati i risultati finali dell’emissione con focus su importo allocato, totali dei contratti e media degli ordini. Un’altra mezzoretta di attesa ed è poi arrivata una notizia che di certo avrà fatto molto piacere ai sottoscrittori del BTP Più: il rialzo della cedola definitiva rispetto alla versione minima garantita.
Per la prima volta da tempo tempo (nelle ultime emissioni del BTP Valore i tassi definitivi erano la conferma di quelli minimi di partenza) il MEF ha deciso di premiare i sottoscrittori alzando la cedola. In pratica chi ha comprato il BTP Più (il taglio minimo era di 1000 euro) si porterà a casa un guadagno più alto di quanto preventivato. I risultati che attestano il successo ci sono, i tassi cedolari finali per i primi 4 anni e per i successivi 4 fino a scadenza anche, a mancare è ora solo il codice ISIN con cui il BTP Più sarà quotato sul mercato secondario. Per quello ancora serve un pò di attesa considerando che, come si può vedere dal calendario con tutte le date da ricordare, la data avvio del collocamento sul MOT è il 25 febbraio 2025).
Come è andata l’emissione del primo BTP Più d’Italia
Partiamo dal parziale dell’ultimo giorno di collocamento che ha registrato ordini per quasi 1,1 miliardi di euro derivanti da 39.759 contratti, con un valore medio unitario di 27.576 euro. Tenendo conto di questo aggiornamento, il totale della raccolta per il BTP Più febbraio 2033 nei cinque giorni di offerta ha raggiunto i 14,91 miliardi di euro, con un numero complessivo di 451.823 contratti e un valore medio unitario di circa 33mila euro.
Non ci sono precedenti diretti con cui fare il confronto come di solito avviene. Di conseguenza la sola cosa che si può azzardare è confrontare i risultati del collocamento del BTP Più con la media registrata dalle emissioni del BTP Valore. In termini di raccolta complessiva, questi ultimi avevano registrato una media di 16,23 miliardi di euro nei cinque giorni, con un massimo di 18,32 miliardi di euro per il BTP Valore marzo 2030.
Il BTP Più pur avendo ottenuto un buon riscontro dagli investitori, non ha raggiunto i livelli di domanda record che si erano visti appunto per il BTP Valore marzo 2030.
Ad ogni modo, l’emissione del BTP Più febbraio 2033 ha comunque confermato l’interesse degli investitori per i titoli di Stato italiani, raccogliendo un importo significativo. Il risultato complessivo, pur essendo inferiore rispetto alle più brillanti emissioni di BTP Valore, rappresenta la conferma che tra gli italiani c’è molta fiducia sulla tenuta del nostro debito pubblico…altrimenti non ci sarebbero state così tante sottoscrizioni!
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Il regalo del MEF: cedola definitive più alte di quelle minime garantite
Se sulla chiusura anticipata le indiscrezioni hanno toppato sulla revisione al rialzo della cedola minima garantita ci avevano visto giusto. Fin da questa mattina, infatti, erano circolate voci su aumento dei tassi cedolari minimi garantiti. Del resto le cedola inziali del BTP Più (2,8% per i primi 4 anni e poi 3,6% per gli altri 4) erano risultate leggermente più basse delle previsioni (su RisparmiOggi avevano indicato un 3% come cedola per il primo quadriennio).
Ebbene dopo la chiusura del collocamento, il Tesoro ha annunciato di aver portato la cedola per i primi 4 anni al 2,85% e quella per i successivi 4 fino a scadenza al 3,7%. +0,5% nel primo caso, quindi, e +1% nel secondo. In mezzo c’è sempre la facoltà di avere il rimborso del capitale nominale a 100. Una finestra utile per chi vuole uscire prima dall’investimento.