Oramai è noto a tutti: a partire da mercoledì 5 marzo entrerà in vigore la norma che esclude BOT e BTP dal calcolo dell’ISEE. Finalmente, quindi, dopo tante indiscrezioni, arriva una legge da tempo attesa con buona pace di chi era arrivato ad affermare, tra l’altro in pieno collocamento del BTP Più che, alla fine, il provvedimento sull’esclusione di BOT e BTP dal calcolo dell’ISEE non ci sarebbe stato. Il solito iter tecnico che caratterizza l’entrata in vigore di una qualsiasi norma presentata in Legge di Bilancio ha allungato le tempistiche ma, come sempre commentato da voci autorevoli del MEF, il provvedimento di per sè non è mai stato messo in discussione.
Ma cosa significherà concretamente l’esclusione di BOT e BTP dal calcolo ISEE e quale sarà il risparmio che un investitore medio italiano potrà avere grazie alla piena attuazione di questo provvedimento? Azzardare delle simulazioni su case study simili non è affatto semplice perchè le variabili che entrano in gioco sono diverse. Per la serie non si può fare un ragionamento classico su una simulazione come quello che si farebbe (e che abbiamo fatto) a proposito di un certo investimento sul recente BTP Più. In questo caso, infatti, la simulazione sarebbe sul risparmio sull’ISEE che si avrebbe grazie all’entrata in vigore della nuova norma. La procedura di calcolo, quindi, è più complessa.
Come funziona l’esclusione di BTP e BOT dal calcolo ISEE: i parametri da considerare
Possiamo simulare solo avendo ben chiaro quale sarà il meccanismo di funzionamento dell’esclusione dal calcolo ISEE di BOT e BTP in vigore dal prossimo mercoledì. Senza perderci in lungaggini eccessive (anche perchè la norma è nota ed attuata da tempo), l’esclusione vale fino a 50.000€ di montante. Attenzione perchè questa importo fa riferimento al totale delle esposizioni in buoni postali, libretti e di tutti i titoli di stato (BTP, BOT e titolo retail). Tutte le altre esposizioni (ad esempio in obbligazioni, in azioni, in ETF o in qualsiasi altro strumento di investimento) non saranno escluse dal calcalo ma andranno invece a determinarlo.
Il provvedimento introdotto già dalla legge di bilancio del 2024 mira palesemente ad agevolare la sottoscrizione di strumenti di investimento di Stato (compresi quelli della CDP tramite Poste Italiane) rispetto a quelli non statali di qualsiasi tipo e si inserisce nella più generale nazionalizzazione del debito pubblico che il governo Meloni sta portando avanti.
Lato tecnico, la nuova legge prevede una fase di transizione ai fini della validità delle attestazioni ISEE che sono state già rilasciate. Esse resteranno valide valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla loro naturale scadenza.
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Simulazione del risparmio con esclusione BOT e BTP dall’ISEE
Quale è il risparmio sull’ISEE che è possibile avere grazie all’esclusione di BTP e BOT dal calcolo ISEE. Una simulazione può essere fatta ma per forza di cose bisogna ragionare in termini di “investitore medio”.
Quindi considerando il caso di una famiglia con due figli a carico, reddito da lavoro dipendente, casa di proprietà, 79 mila euro di patrimonio mobiliare e una esposizione in titoli di stato pari a 50mila euro, la riduzione dell’ISEE sarebbe pari a circa 4.000€. I 50.000€ di BTP e BOT che abbiamo considerando nella simulazione sono in pratica il valore massimo consentito per rientrare nella riduzione.
Tuttavia, dati alla mano, non è questo il montante totale di titoli di stato nel conto titoli della famiglia media che abbiamo ipotizzato. L’esposizione classica nel case study abbozzato dalla dal CAF Acli è di 25.000€. Ebbene facendo una simulazione con questo dato si scende a 2.000€ di risparmio che comunque non è poco.