Mercati finanziari in subbuglio nella prima settimana di marzo. Da un lato infatti c’è stata una borsa di Wall Street che è apparsa in caduta libera mentre dall’altro una borsa di Francoforte in grande spolvero. Per chi fa trading sugli indici la sensazione di “smarrimento” è inevitabile perchè le condizioni che si sono create e consolidate in pochissimo tempo appaiono decisamente “estreme”. Proprio questo è stato l’aggettivo usato dall’analista di XTB David Pascucci nel suo solito appuntamento del venerdì con il webinar gratuito MERCATI IN SINTESI dedicato agli eventi economici e finanziari più rilevanti della settimana avviata alla chiusura.
Tre le tematiche su cui si è incentrato l’appuntamento del venerdì con Pascucci: il rialzo dell’inflazione in Usa, il crypto summit e, appunto, l’andamento estremo degli indici azionari. Su questo punto dal webinar sono arrivati un bel pò di spunti ma soprattutto è stata fatta piazza pulita rispetto ai tanti luoghi comuni che sono soliti circolare quando borse e mercati crollano. Primo fra tutti la tentazione di comprare quasi a scatola chiusa perchè si dice che i mercati siano sempre destinati a salire.
Indice
Nasdaq a picco a per ora solo ritracciamento: i numeri parlano chiaro

Il Nasdaq si appresta a chiudere la settimana con un ribasso di quasi il 5% dopo aver messo in fila, l’una dopo l’altra, tutta una serie di sedute negative. In attesa del discorso di Powell e dopo la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione Usa, il Nasdaq si attesta sotto i 18.000 punti. Come messo in evidenza da Pascucci sulla piattaforma xStation 5 di XTB, il grafico mensile dell’indice dei titoli tech Usa è messo decisamente male. Prima sono stati rotti i minimi di novembre e poi sono stati travolti anche quelli di ottobre. In pratica il Nasdaq è tornato ai minimi di settembre riportando l’orologio indietro di ben 7 mesi!
Considerando che solo nell’ultimo mese il Nasdaq ha perso circa l’8%, la domanda viene quasi da sè: si può parlare o no di mercato ribassista (bear market) o siamo ancora in una fase di ritracciamento? Lasciando perdere i toni eccessivamente allarmistici che in questa settimana si sono sentiti su molti siti di informazione finanziaria, bisognerebbe collocarsi in una sorta di giusto mezzo ossia ritracciamento da tenere d’occhio perchè, nel tempo, potrebbe evolvere anche in qualcosa di molto peggio ossia in un vero e proprio bear market. Quest’ultimo per essere davvero tale non dovrebbe durare poche settimane ma almeno 10 mesi se non oltre. Soprattutto il vero mercato ribassista dovrebbe essere accompagnato da tutta una serie di segnali macro negativi che, per adesso, si intravedono solo (aumento della disoccupazione, rischio recessione).
Nella sua caduta il Nasdaq è comunque in compagnia. Anche l’S&P 500 si appresta a chiudere la settimana con un rosso di circa il 4% sotto ai 5800 punti. Il Dow Jones, invece, sembra reggere. Praticamente sono in forte difficoltà i due indici che hanno al loro interno le magnifiche sette del settore tech. Non è un caso perchè le stesse società che ora ritracciano (Microsoft e Nvidia in testa) fino a pochi mesi fa avevano permesso ai rispettivi indici di passare da record in record.
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Indice Dax sui massimi come non si vedeva da tempo
Mentre 2/3 della borsa Usa si leccano le ferite di una settimana molto complicata, il tedesco Dax gongola. Il principale indice azionario della borsa di Francoforte è sopra i 23.000 punti: +1,5% nelle ultime cinque sedute ma soprattutto +14,9% da inizio anno.
Il Dax appare inarrestabile e a questo punto massima attenzione a quello che potrebbe avvenire la scorsa settimana perchè non è detto che l’indice tedesco non possa salire ancora di più.
E’ il momento di comprare sui ritracciamenti?
Sui ritracciamenti si compra sempre? In tanti lo pensano perchè partono dall’assunto che i mercati, comunque vadano le cose, sono destinati sempre a salire. Il punto è che chi da settembre sta andando long proprio a causa di questa convinzione (supportata dal dato statistico per cui gli anni elettorali sono sempre positivi) sta in realtà soffrendo tantissimo.
La verità è che in questo contesto altamente volatile è inutile farsi illusioni di alcun tipo perchè a comandare è solo l’analisi tecnica.
L’attuale fase di mercato è quindi l’ideale per trader intraday che cercano la conversione e i punti di swing. Non è quindi un mercato per tutti ma solo per i trader che operano con precisione e con tanta disciplina questo perchè gli stessi movimenti sugli indici che prima avvenivano in ore, ora si verificano in pochi attimi.
Una sola cosa è sicura e l’analista di XTB la mette ben in chiaro: il mercato estremo è del tutto inadatto per i trader improvvisati.
Cosa puoi fare adesso?
Come noto non offriamo consigli di investimento, tuttavia ci sentiamo di condividere l’esortazione dell’analista di XTB ad operare con tanta prudenza nel trading sugli indici perchè la volatilità sui mercati è massima. In questo contesto strumenti come i webinar di XTB possono essere molto di aiuto. Il prossimo 13 marzo a partire dalle 18,00 Pascucci tornerà con il suo osservatorio di trading per analizzare le dinamiche attuali dei mercati e offrire un’analisi dettagliata delle tendenze recenti. La partecipazione è gratuita previa registrazione dal sito ufficiale (clicca qui per maggiori informazioni).
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