Nell’ampio ventaglio di BTP in asta il 13 marzo 2025 è inserita anche una nuova emissione: quella del BTP a 3 anni. Si tratterà dell’unico nuovo collocamento mentre gli altri tre titoli in asta (tra cui un BTP Green) saranno tutte nuove tranche. Già questo è sufficiente per immaginare che sarà proprio il triennale ha suscitare maggiore interesse da parte degli investitori. Scadenza cortissima, il titolo potrebbe essere esposto al clamoroso retro-front che sta interessando i rendimenti dei titoli di Stato.
Su RisparmiOggi non facciamo giri di parole e allora, nella massima tranquillità, non abbiamo difficolta a dire che il nuovo BTP a 3 anni in asta il 13 marzo avrebbe avuto il destino segnato per quello che riguarda il rendimento se fosse stato collocato appena un mese fa. Ora il contesto è del tutto diverso e non è detto che il nuovo triennale possa addirittura strappare un rendimento apprezzabile. Ecco perchè pur essendo schiacciato tra due emissioni decisamente più lunghe e pur dovendo fare i conti con l’ingombrante riapertura del BTP Green 2031 (titolo forte di una cedola del 4% lordo), il nuovo BTP a 3 anni poterebbe alla fine riservare delle sorprese.
Prima di provare a capire quale potrebbe essere il suo rendimento, consueta presentazione di tutti i titoli in asta il 13 marzo.
Asta BTP 13 marzo 2025: tutte le caratteristiche
L’articolo si incentra sul nuovo triennale ed è quindi giusto partire da lui. ISIN ovviamente da assegnare, il nuovo 3 anni ha scadenza 15/06/2028 e stacca una cedola annuale lorda del 2,65%. La data di stacco della prima cedola è prossima essendo fissata per il 15 giugno 2025. Perchè questa specifica? Per un motivo molto pratico: al prima cedola del nuovo triennale sarà per forza di cose corta e varrà attribuita sulla base di un tasso lordo pari a 0,655220% corrispondente ad un periodo di 90 giorni su un semestre totale di 182. Dopo mlo stacco della prima cedola, le successive saranno di importo regolare e verranno staccate ogni anno il 15 dicembre e il 15 giugno fino a scadenza del titolo.
Che l’asta del nuovo BTP a 3 anni non sia destinata ad essere una formalità, lo si può intuire anche dalla posta messa sul piatto dal MEF. Un ammontare compreso tra 3,5 e 4 miliardi di euro è tanto per una nuova emissione.
Di sicuro è molto di più rispetto ai range di collocamento degli altri 3 BTP in asta il 13 marzo.
Procedendo sulla curva delle scadenze, il più “prossimo” al nuovo BTP a 3 anni è il BTP a 15 anni ISIN IT0005240350 in scadenza il 01/09/2033. Questo titolo venne emesso per la prima volta dal MEF nel lontano settembre 2016, in una fase di mercato che nulla centra con quella attuale. Vita residua di 8 anni, il titolo paga una cedola annuale del 2,45%. Trattandosi di nuove tranche, in questo caso le considerazioni sui rendimenti possibili diventano molto semplici da farsi. Il giorno precedente all’asta questa vecchia conoscenza del MOT prezza a 91,25 molto sotto la pari e presenta un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,7%. Esigua la forchetta di emissione che è compresa tra 750 milioni e 1,25 miliardi di euro.
Andiamo ancora più in avanti con la durata ed ecco la quinta tranche del BTP a 30 anni ISIN IT0005611741 in scadenza il 01/10/2054. A differenza del titolo precedente, questo è decisamente giovane essendo stato emesso il 17/09/2024. Con cedola annuale del 4,3%, il giorno della vigilia dell’asta il titolo scambia sul secondario a 95,22 con un rendimento effettivo a scadenza lordo del 4,67%. Più consistente la forchetta di emissione che è compresa tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro.
Infine a coronare l’asta del 13 marzo sarà la quarta tranche del BTP Green ISIN IT0005542359 in scadenza il 30/10/2031. Emesso ad aprile 2023, il titolo stacca una cedola annuale del 4% lordo. Il range di emissione è uguale a quello del BTP a 30 anni.
📈 INIZIA AD INVESTIRE CON XTB ⏬
Quanto renderà il BTP a 3 anni in asta il 13 marzo 2025?
Quale sarà il rendimento del BTP a 3 anni scadenza 15/06/2028 è la domanda che in tanti si stanno facendo proprio in vista dell’emissione. Non abbiamo raffronti da poter fare sul secondario, tuttavia si può procedere in modo indiretto.
Sul secondario abbiamo il BTP tasso fisso ISIN IT0005445306 che scade proprio a luglio 2028. Attualmente rende a scadenza il 2,69%. Il nuovo BTP a 3 anni ha una cedola del 2,65% che, tenendo conto della tassazione, scende al 2,3%. E’ poco o è tanto? Di certo non è un ritorno da trascurare anche perchè stiamo parlando di un titolo a breve termine e soprattutto l’andamento dell’inflazione in Italia sembra essere sottocontrollo. Il discorso rendimento, del resto, lascia il tempo che trova per un triennale. Qui è la cedola a pesare e considerando le prospettive di assoluta incertezza dei mercati, oramai pesa sempre di più.
Strumenti e risorse specifiche sui titoli citati in questo articolo:
- Come calcolare il rendimento dei BTP
- Vendere BTP prima della scadenza: vantaggi e svantaggi
- Quanto costano i BOT e i BTP: commissioni per comprarli in asta e sul secondario
Cosa puoi fare adesso?
Per partecipare all’asta del 13 marzo e comprare i BTP e il BTP Green in emissione hai bisogno di un conto deposito titoli. Il nuovo triennale lo potrai poi trovare sul secondario (MOT). Se invece vuoi passare anche perchè il contesto dei mercati di difficile interpretazione, segui le prossime aste BTP.