La recente correzione subita dai mercati azionari, ha anche un risvolto positivo della medaglia: l’impennata dei rendimenti da dividendo. Con le cedole già fissate e i prezzi delle azioni in ribasso dopo il sell-off innescato dai dazi americani e dalle prospettive di guerra commerciale globale, i dividend yield hanno registrato un sensibile aumento rispetto al livello emerso al momento della delibera sulle remunerazione degli azionisti. Il fatto che, tranne poche eccezioni, la stragrande maggioranza dei dividendi del Ftse Mib non sia stata ancora staccata, rende la situazione molto stimolante in ottica investimento. E’ in questo contesto che si è arrivati a situazioni che erano inimmaginabili fino a un mese fa: i rendimenti da dividendo delle azioni MPS, BPER Banca e Banco BPM sono oramai a doppia cifra.
Insomma la situazione dei mercati sarà si molto complessa e il rischio che la volatilità condizioni gli scambi è alto, ma per chi investe in dividendi e con la stagione degli stacchi oramai alle porte, le occasioni per rifarsi non non mancano.
E allora vediamo a quanto sono arrivati i dividend yield della seconda linea dei titoli bancari italiani, quella rappresentata dal trittico MPS-BPER e Banco BPM.
Si impenna il rendimento da dividendo di MPS, BPER Banca e Banco BPM
Senza nulla togliere alle altre azioni del Ftse Mib, sono le tre banche citate ad aver accelerato più di tutte sul dividend yield grazie alla correzione dei mercati. La crescita del rendimento da dividendo è stata tale che le quotata figurano nella lista delle azioni europee in assoluto più generose.
A primeggiare è la banca toscana. Il dividendo Monte Paschi 2025, relativo all’esercizio 2024, è stato deliberato a 0,86€ per azione. Considerando che nella seduta di borsa di ieri il titolo ha chiuso a 6,48€, il rendimento da dividendo che emerge è pari al 13,27%. Quando a febbraio venne deliberato la cedola, il dividend yield era grossomodo sullo stesso livello, tuttavia la scorsa settimana con il prezzo delle azioni crollato in area 5,8€, il rendimento da dividendo era schizzato al 14,8%. Una continua oscillazione per il dividend yield MPS 2025 ed è probabile che altre ce ne saranno ancora visto che la cedola verrà staccata giorno 19 maggio ossia in occasione del dividend day delle azioni italiane. Per la cronaca il prezzo delle azioni MPS nel solo ultimo mese ha perso il 13% ma la prestazione anno su anno continua ad essere molto solida con un balzo del 61%.
Scendendo nel podio troviamo il dividendo Banco BPM 2025 pari ad 1€ totale (0,6€ il solo saldo) che, ai 9€ di quotazione di ieri, garantisce un rendimento dell’11,1%. Anche in questo caso lo yield ha risentito del recupero delle quotazioni registrato dal titolo bancario nelle ultime sedute. I prezzi sono infatti passati dai poco più di 7€ del 7 aprile (minimi mensili) ai valori attuali che, comunque, restano distanti dagli oltre 10€ precedenti all’annuncio sui dazi americani. Considerando i 7€ di minimo, il dividend yield Banco BPM 2025 sarebbe stato pari al 14,3%.
E infine c’è la banca modenese. Il dividendo BPER Banca 2025 ammonta a 0,6€ e con i prezzi di borsa alla chiusura di ieri il dividend yield che ne scaturisce si attesta attorno al 10%. Era molto di più ad inizio scorsa settimana quando con i prezzi delle azioni a 5,86€, il rendimento da dividendo era del 10,4% circa. Al momento della delibera della cedola ad inizio febbraio, grazie alle quotazioni alte del titolo, lo yield a stenti arrivava all’8%.
I casi delle tre banche dimostrano quanto impattante sia stato il crollo dei mercati, sui rendimenti da dividendo delle banche. Tutte le cedole indicate sono da intendersi al lordo (e di conseguenza anche il dividend yield è al lordo). Per il calcolo del netto va considerata la tassazione dividendi al 26%.
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Chi può incassare i maxi dividend yield 2025 di MPS, BPER Banca e Banco BPM
La normativa sulla remunerazione degli azionisti è molto chiara. Hanno diritto ad incassare il dividendo azionario solo quegli azionisti che detengono le azioni alla data di stacco del dividendo stesso (ex-dividend date). Tutti gli altri, non hanno diritto ad alcuna cedola. Di conseguenza avranno la possibilità di beneficiare del relativo dividend yield solo coloro i quali possiedono azioni della quotata alla chiusura del giorno precedente lo stacco.
Giusto per fugare ogni dubbio: comprando l’azione il giorno stesso dello stacco o anche dopo non c’è alcun diritto al dividendo e quindi non si incasserà alcun rendimento.
In questo contesto diventa fondamentale appuntarsi i giorni dello stacco (e di pagamento della cedola). Niente di più semplice nel nostro caso specifico perchè i dividendi di Banco BPM, BPER Banca e Monte dei Paschi saranno tutti staccati il prossimo 19 maggio e messi in pagamento da mercoledì 21 maggio.
C’è quindi tempo per valutare l’acquisto di questi titoli proprio in ottica stacco della cedola.
Conviene comprare azioni Banco BPM, MPS e BPER Banca in attesa del dividendo?
Non offriamo consigli di investimento, tuttavia è innegabile che in un contesto di mercato molto incerto, i dividendi sono un’innegabile occasione di remunerazione per gli investitori income ossia alla costante ricerca di reddito. Non solo ma se davvero le prospettive di mercato dovessero essere quelle di una spiccata volatilità a causa proprio dell’incertezza legata ai dazi, allora gli alti rendimento da dividendo garantiti ad oggi dalle azioni MPS, BPER e Banco BPM sono anche un argine alle forti oscillazioni al rialzo e al ribasso dei mercati.
Certo, in generale, se una società distribuisce dividendi generosi rispetto al prezzo della sua azione (quindi alto rendimento), non è detto che sia sempre perchè genera buoni utili e condivide profitti con gli azionisti ma potrebbe essere invece un effetto delle discesa delle quotazioni a causa di problemi interni. In questo secondo caso, l’alto dividend non è di certo un buon segnale. Questa potrebbe essere la situazione dl dividend yield Stellantis ma non sembra essere proprio il caso delle tre banche citate.
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