Azioni Tesla e trimestrale
Le azioni Tesla recuperano grazie alle promesse di Musk (www.risparmioggi.it)

Le azioni Tesla risalgono del 7% all’indomani della pubblicazione dei conti trimestrali e della promessa di Musk di tornare ad occuparsi dell’azienda riducendo il suo impegno presso il dipartimento DOGE dell’amministrazione Trump. Grazie al rimbalzo dei prezzi, Tesla riduce la sua performance negativa su base mensile che è ora pari all’11% mentre resta enorme il rosso accumulato da inizio anno: -40%.

Con l’euforia tornata ad impazzare sul Nasdaq, si riaccendo anche l’appeal su una serie di ETF che espongono il portafoglio a Tesla in modo diretto o bilanciato. Come le azioni Tesla, tutti gli ETF su cui il colosso dell’auto elettrica ha un certo peso, sono deprezzati. Sia in un caso che nell’altro, quindi, abbiamo a che fare con asset a sconto ma, mentre le azioni Tesla implicano un livello di rischio medio-alto, gli ETF lo diluiscono proprio perchè nell’indice replicato non c’è solo Tesla ma anche altri titoli.

Il movimento in atto sulle azioni Tesla può essere considerato una finestra interessante per gli investitori di lungo termine poco avvezzi all’approccio speculativo. Gli ETF sono un buon modo per dare concretezza a questa esigenza.

5 ETF per sfruttare il rally delle azioni Tesla

Ci sono una marea di ETF che replicano indici con all’interno Tesla in peso variabile. 5 hanno catturato la nostra attenzione:

  • TESL – Simplify Volt TSLA ETF (54,05% su Tesla)
  • NITE – The Nightview Fund (18,2% su Tesla)
  • XLY – Consumer Discretionary SPDR (14,1% su Tesla)
  • VCR – Vanguard Consumer Discretionary ETF (13,3% su Tesla)
  • FDIS – Fidelity MSCI Consumer Discretionary ETF (13,4% su Tesla)

Il primo codice è il Ticker mentre tra parentesi è riportato il peso di Tesla. La maggior parte di questi ETF fanno riferimento a gestori di primissimo piano a livello globale.

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Azioni Tesla tra trimestrale deludente e promesse di Musk

Il primo trimestre 2025 non è stato clemente per Tesla. Gli utili sono scesi a picco, le vendite sono calate, e la concorrenza — soprattutto dalla Cina — si fa sempre più agguerrita. Eppure, dopo i risultati negativi, il titolo sta guadagnando il 7% nella contrattazione regolare dopo che già nella sessione del pre-market aveva lanciato chiari segnali su quello che sarebbe stato all’opening bell mettendo a segno un rialzo del 5%.

Di solito a una trimestrale negativa e deludente corrisponde una reazione negativa da parte del mercato ma non in questo caso. Perché si sta verificando questa reazione a dir poco singolare?

Le motivazioni sono diverse. Di certo pesa il clima di maggiore fiducia che si respira a Wall Street dopo i segnali positivi arrivati dalle guerra commerciale Usa-Cina. In secondo luogo è innegabile che, in conference call, Elon Musk abbia riacceso l’entusiasmo degli investitori con promesse su robotaxi, auto economiche e un nuovo focus sulla crescita.

Vediamo insieme cosa è successo — e cosa può significare tutto questo per chi investe.

La trimestrale di Tesla nel dettaglio

La tabella in basso sintetizza le principali voci della trimestrale di Tesla mettendole in correlazione con quelle che erano le attese della vigilia.

ParametroDato realeDato precedente (anno)Dato atteso
utile per azione EPS27 cent46 cent44 cent
ricavi19,3 miliardi21,3 miliardi21 miliardi di dollari
consegne336.681 veicoli380.449 veicolinon presente

A pesare sui conti è stato anche l’aumento della concorrenza, con BYD (Cina) che ha superato Tesla nelle vendite globali di veicoli elettrici.

Musk guarda avanti: nuovi modelli e robotaxi

Durante la call con gli investitori, Elon Musk ha rassicurato i mercati annunciando una serie di novità importanti:

  • Auto elettriche più economiche: produzione al via nella prima metà del 2025
  • Servizio robotaxi: debutto a giugno ad Austin, Texas. Produzione di massa dal 2026
  • Tesla Semi (camion elettrico): consegne entro fine 2025; produzione estesa nel 2026
  • Nessuna nuova fabbrica per ora: verranno usate le linee esistenti per accelerare i tempi

Vista la reazione dei trader, favorita dal fatto che le azioni Tesla sono comunque su valori molto bassi rispetto a quelli di un anno, verrebbe da pensare che in tanti abbiano voluto credere alle parole di Musk. Mercati creduloni quindi?

Non sta a noi dirlo ma di certo la volatilità su Tesla e su tante altre azioni di Wall Street resta molto alta.

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Musk torna ad occuparsi di Tesla come si deve

E visto che stiamo parlando di promesse, non possiamo non mettere l’accento su un altro altro punto chiave della conference call di Musk: il riconosciuto che le sue recenti posizioni politiche abbiano danneggiato il brand Tesla e la promessa di rimettere l’azienda dell’auto elettrica al centro delle sue priorità.

Poche ore dopo queste dichiarazioni è arrivato anche il messaggio social dello stesso Trump con cui viene confermata la riduzione dell’impegno di Musk in DOGE. E la quadra per favorire il ritorno di acquisti molto forti sulle azioni Tesla si completa.

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