Dagli annunci ai fatti. Dopo la comunicazione MEF sull’emissione di un nuovo BTP in Dollari Usa con scadenza 17 febbraio 2026, oggi, attraverso le banche incaricate dell’operazione, il collocamento sindacato del nuovo titolo è andato in porto. Vista la rapidità con cui gli eventi si sono svolti, vale la pena capire se il Global Bond in dollari Usa (questo il nome ufficiale) emesso dal MEF conviene oppure no.
Questa è la domanda che tradizionalmente solleviamo nel momento in cui avviene l’emissione di un nuovo titolo da parte del Tesoro. Vista la particolarità del prodotto, denominato in dollari, questa volta è anche il caso di chiedersi per quale tipo risparmiatore e investitore la nuova emissione è davvero conveniente.
Indice
BTP in dollari Usa 17 febbraio 2026: caratteristiche
Prima di elencare le caratteristiche del nuovo collocamento, è bene chiarire un concetto per non indurre il piccolo risparmiatore in errore. Global bond in Dollari Usa e BTP in dollari Usa sono la stessa cosa? La risposta è affermativa nel senso che Global Bond è il nome tecnico ma, essendo il titolo emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai risparmiatori italiani sembra piacere la più confidenziale denominazione di BTP in Dollari Usa.
L’emissione annunciata ieri con Barclays, Bank of America e Goldman Sachs Bank Europe che hanno agito in qualità di lead manager, è stata un successo. La domanda infatti è arrivata a 7,5 miliardi di dollari nettamente oltre i 2,5 miliardi dell’offerta.
Come sempre avviene quando c’è una domanda che è più ampia dell’offerta (soprattutto se in queste proporzioni), il rendimento del BTP a 5 anni in dollari Usa è stato abbassato dai 100 punti base sopra il tasso mid-swaps, indicati all’inizio, a +95 punti base con possibilità di ulteriore flessione fino a +90 punti base se il boom della domanda dovesse essere confermato anche alla fine del collocamento. Considerando quello che è il rendimento del Treasury a 5 anni, il nuovo BTP in dollari Usa dovrebbe avere un rendimento compreso tra l’1,3% e l’1,35%.
BTP in dollari Usa 17 febbraio 2026 conviene?
I numeri dicono poco quando si parla di titoli di stato specifici e per capire se il nuovo BTP in dollari Usa emesso il 17 novembre 2020 conviene oppure no è necessario fare un confronto. Il confronto può essere fatto solo con un titolo corrispondente e in questo caso la scelta non può che essere per un pari durata ossia per un BTP a 5 anni attualmente sul mercato (leggi qui per conoscere i migliori BTP a più alto rendimento da comprare oggi).
BTP in dollari Usa febbraio 2026 VS BTP a 5 anni: confronto
Il BTP a 5 anni emesso dal Tesoro oggi offre un rendimento che è praticamente inferiore allo zero. Non c’è paragone con il rendimento che è invece offerto dal nuovo BTP in dollari Usa 2026.
Se il rendimento dovesse essere il solo metro di giudizio, allora non ci sarebbero dubbi nell’emettere la sentenza: il BTP in dollari Usa febbraio 2026 conviene molto di più del BTP tradizionale pari durata poichè consente di mettere in tasca un rendimento extra che, in attesa di quelli che sono i risultati finali dell’emissione, potrebbe arrivare anche a 140 punti base. Ma la cose non sono così semplici come possono sembrare poichè, accanto ai rendimenti, per valutare la convenienza, è necessario anche tenere conto di un a variabile fondamentale: il fattore cambio.
Considerando questo discriminante, la vera domanda da farsi è per chi è davvero conveniente il BTP in dollari Usa. Evidentemente non a tutti.
BTP in dollari Usa conveniente solo per questi risparmiatori
A differenza delle altre emissioni di titoli di stato (qui gli aggiornamenti sulla prossima asta BTP), il Global Bond in dollari Usa conviene solo a quei risparmiatori che sono in grado di destreggiarsi con il fattore cambio.
La ragione è semplice: se il Dollaro Usa nei prossimi mesi si indebolisce in linea con quelle che sono le previsioni, allora i risparmiatori possono trarre profitto dall’andamento del cambio Euro Dollaro. Tuttavia è anche possibile lo scenario opposto ossia un rafforzamento della divisa europea oltre le previsioni. In tal caso il risparmiatore che ha deciso di comprare il BTP in Dollari Usa potrebbe restare a bocca asciutta ossia senza rendimento alla scadenza. Non solo ma questo potrebbe essere anche il male minore poichè non va neppure esclusa la possibilità di dover fare i conti con una perdita ben più alta rispetto a quella di un investimento in Euro.
Morale: il BTP in dollari Usa è conveniente ai risparmiatori che sono aggiornati sul Forex e che conoscono i fattori che condizionano il cambio Euro Dollaro.