Sei titolare di buoni fruttiferi postali e vuoi sapere quali sono i termini di prescrizione e più in generale come funziona la prescrizione dei Bfp? Questo è il post capace di rispondere alle tue domande. Nell’articolo troverai anche informazioni su quando scadono i Buoni Fruttiferi. Il focus questa guida sarà su scadenza e prescrizione. Nei successivi paragrafi metterò in risalto anche le differenze che ci sono, da un punto di vista concettuale, tra prescrizione e scadenza.

Se sei fra quelle persone che si domandano se sia effettivamente possibile ottenere il pieno rimborso dei Bfp prescritti, allora non ti resta che leggere la guida qui di seguito per scoprirne di più.

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Buoni fruttiferi postali: quando si prescrivono?

buoni fruttiferi postali quando si prescrivono

La data di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali è pari a 10 anni successivi alla data di scadenza. Quindi, volendo fare un esempio per meglio chiarire il concetto, se i buoni in questione scadessero nel 2022, la loro data di prescrizione sarebbe nel 2032. Inoltre, la data di prescrizione cambia anche a seconda della tipologia dei Buoni Postali: essi possono essere ordinari (dalla durata di 20 anni), oppure leggermente personalizzabili, dalla durata di, 6, 12 o 16 anni. In questi casi gli interessi sono maturati all’incirca ogni 3 o 4 anni. Esistono, inoltre, i buoni fruttiferi postali pensati appositamente per le esigenze dei giovani, ovvero i Buoni fruttiferi dedicati ai minori, quelli votati ai piani di risparmio e anche i buoni fruttiferi indicizzati alla possibile inflazione, ottimi per ottenere un certo guadagno senza rischiare che i propri risparmi vengano svalutati a causa dell’inflazione.

Buoni fruttiferi postali: quando scadono?

buoni fruttiferi postali scadenza

La data di scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali dipende dalla tipologia del buono fruttifero stesso. A questo si aggiunge anche la trasformazione eseguita nella Società per Azioni della Casa Depositi e Prestiti avvenuta nel lontano 2003. A causa di questa trasformazione venne determinato il completo trasferimento di tutti i titoli di questo genere al Ministero dell’Economia e delle Finanze equiparando questi titoli fruttiferi direttamente al Ministero dell’Economia. Successivamente tali titoli furono equiparati ai titoli del debito pubblico, il che ha fatto perdere una gran parte del loro valore. Questo perché molte delle norme relative ai titoli del debito pubblico furono successivamente applicabili anche a tutto ciò che riguarda i buoni postali (come la regola dei 10 anni di prescrizione).

Non importa se il titolo in questione è emesso in forma cartacea: a distanza di 10 anni dalla data di emissione il titolo in questione non potrà più essere rimborsato al titolare del buono fruttifero postale. Detto più semplicemente, alcuni buoni fruttiferi sono ormai prescritti e non si può usufruirne in alcun modo. Altri, invece, sono ancora validi: tutto dipende dalla data di prescrizione.

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Buoni fruttiferi postali: come funziona il rimborso?

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Il diritto al rimborso decade in automatico quando i buoni fruttiferi postali vanno in prescrizione. Il cliente, quindi, perde il diritto al rimborso non solo degli interessi maturati, ma anche del capitale investito come si può facilmente evincere dall’articolo numero 8 al comma del 19 dicembre del 2000. Come se tutto ciò non bastasse, le Poste Italiane hanno comunicato che la proprietà dei titoli cartacei emessi dal 18.11.1953 al 13.04.2001 appartiene al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

E quelli emessi dal 14.04.2001 in poi? Sono della proprietà della Cassa Depositi e Prestiti. Questo vale solo per i buoni fruttiferi postali caduti in prescrizione. Per ottenere il rimborso e gli interessi bisogna rivolgersi alle Poste Italiane. Altresì, si consiglia di controllare in modo continuo la data di scadenza e se non sia quale sia bisogna consultare gli uffici delle Poste Italiane oppure rivolgersi al numero verde 800.00.33.22.

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Differenza tra scadenza e prescrizione

La data di scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali non indica che la data entro la quale è possibile usufruire degli interessi. Una volta superata questa data il buono fruttifero semplicemente smette di produrre interessi, ma questi possono essere comunque ottenuti dal titolare del buono fruttifero. La data di prescrizione è quella che fa scadere il buono completamente. Se si raggiunge la data di prescrizione, viene meno la possibilità di ottenere un qualsiasi rimborso, sia degli interessi che del capitale stesso. La data di prescrizione ormai è sempre calcolata in base alla data di scadenza ed è sempre pari a 10 anni dalla stessa.