Se stai leggendo questo articolo è perchè sei alla ricerca dei migliori fondi comuni di investimento per il 2023 sulla base delle performance realizzate nel corso dello scorso anno, le quali però, come tutte le performance passate, non rappresentano mai garanzia per le prestazioni future.
In realtà, in questo articolo, oltre all’elenco dei migliori fondi comuni di investimento 2023, troverai anche una metodologia che, una volta applicata, ti consentirà di comprendere quali sono i fondi conviene scegliere sulla base di quelle che sono le tue caratteristiche e le tue esigenze finanziarie.
Indice
Fondi comuni di investimento migliori: premessa
I fondi comuni di investimento rappresentano un particolare tipo di strumento finanziario che consente di depositare i propri risparmi con l’obiettivo di ottenere dei guadagni.
Sono definiti “comuni” perché il loro capitale è il frutto di somme versate da più risparmiatori. Prevedono una gestione attiva.
Per gestione attiva ci si riferisce al fatto che ciascun fondo comune è amministrato da una società, comunemente detta “gestore”, la quale acquista (con il denaro del fondo comune) e vende dei titoli (nello specifico azioni o obbligazioni), sulla base di scelte ragionate. Per conoscere più da vicino questo strumento di gestione del risparmio può essere utile leggere la guida su cosa sono i fondi comuni di investimento.
Partecipare a un fondo consente una notevole diversificazione dei risparmi, dal momento che si investe su una moltitudine di titoli diversi.
Quello della diversificazione è un aspetto molto positivo, perché offre dei vantaggi di non poco conto. Uno tra questi, ad esempio, è che se un titolo scelto dal gestore del fondo è in perdita, potrebbe essere possibile bilanciare la perdita con uno o più dei titoli eventualmente in crescita.
È però importante saper scegliere bene il fondo su cui puntare. Rispetto al passato, oggi, è tutto più accessibile anche da casa grazie alle piattaforme online su cui comprare fondi comuni.
Non tutti i fondi di investimento sono convenienti
Una volta investire nei fondi comuni di investimento era l’unica strada possibile per ottenere un’ampia diversificazione di un portafoglio di titoli. In alternativa, con una stessa somma l’investitore poteva scegliere di puntare su pochi asset per conto proprio.
Nel 2002 iniziarono a comparire i primi ETF, che con un costo basso possono consentire una diversificazione ancora maggiore, poiché replicano l’andamento dei titoli di un intero indice azionario. Proprio per il fatto di replicare questo andamento, a differenza dei fondi comuni gli ETF sono fondi di investimento che prevedono una gestione passiva. Significa che nel loro caso non è necessaria la gestione professionale di esperti.
Considerando quanto appena affermato, verrebbe da pensare che gli ETF siano più convenienti dei fondi comuni, perché pur costando poco permettono di investire su una quantità di titoli spesso maggiore.
In linea di massima, si può dire che le cose stanno effettivamente così.
Tra l’altro, con i fondi comuni si pagano due tipologie di spese, le quali contribuiscono alla cattiva performance di molti fondi comuni:
- Le commissioni in ingresso, che il cliente/investitore paga direttamente e ammontano al 3-5% circa del denaro investito.
- Le commissioni di gestione, che vengono prelevate direttamente dal fondo.
A queste spese fisse vanno poi aggiunte anche le imposte (clicca qui per conoscere la tassazione sui fondi comuni di investimento).
Ad ogni modo, va anche precisato che non tutti gli ETF sono vantaggiosi. Inoltre esistono particolari categorie di fondi comuni che sono ancora degni di essere presi in considerazione, in quanto possono offrire rendimenti soddisfacenti (qui la guida per calcolare il rendimento dei fondi comuni).
Sono molti gli italiani che investono in fondi comuni
Negli ultimi anni, un numero sempre più alto di risparmiatori ha deciso di investire nei fondi comuni italiani.
I fondi comuni scelti maggiormente dagli italiani fino a questo momento sono i fondi obbligazionari, cioè quelli che i gestori amministrano investendo in obbligazioni.
C’è anche da dire che spesso i fondi obbligazionari tendono ad avere dei rendimenti minori rispetto ai fondi azionari (o ad alcuni fondi che sono sia azionari che obbligazionari). Ma non sempre le cose stanno in questo modo, visto che ogni specifico fondo ha le sue peculiarità.
Inoltre, non conviene scegliere soltanto in base ai possibili alti rendimenti, ma prendendo in considerazione anche il livello di rischio (alto, medio o basso) a cui si desidera esporsi.
Migliori fondi comuni di investimento: aggiornamento 2023
Ed eccoci arrivati alla parte più attesa del post: quali sono i migliori comuni fondi di investimento nel 2023? Ovviamente una domanda posta in questo modo è troppo generica ed è quindi necessario limitare il campo di analisi. Parliamo quindi di fondi per investire in Italia.
Una seconda precisazione va poi fatta sul rendimento. Parliamo quindi di arco temporale che, nel nostro casa, sarà a 1 mese, a 1 anno e a 5 anni. Quindi:
- migliori fondi comuni di investimento a 1 mese
- migliori fondi comuni di investimento a 1 anno
- migliori fondi comuni di investimento a 5 anni
Nel primo gruppo troviamo:
Denominazione Fondo | Rendimento 1 mese |
HGIF RUSSIA EQUITY AC – LU0329931090 | 47,91% ✔️ |
LEGG MASON MARTIN CURRIE EUROPEAN UNCONSTRAINED S US$ ACC – IE00BMTMK228 | 18,62% ✔️ |
ANDURAND UCITS ICAV ANDURAND FUND A ACC – IE00BYXQB218 | 14,55% ✔️ |
Allargando l’orizzonte del rendimento a 1 anno (periodo più lungo), i migliori fondi comuni di investimento a inizio 2023 sono:
Denominazione Fondo | Rendimento 1 mese |
BGF WORLD ENERGY FUND CLASS X2 EUR – LU0214281593 | 86,09% ✔️ |
BGF WORLD ENERGY FUND CLASS X2 USD – LU0147400401 | 85,66% ✔️ |
BGF WORLD ENERGY FUND CLASS I2 USD – LU0368250902 | 83,83% ✔️ |
Ed ecco infine i migliori fondi comuni sulla base del rendimento a 5 anni:
Denominazione Fondo | Rendimento 5 anni |
LUXEMBOURG SELECTION FUND – ACTIV SOLAR C USD – LU0377291322 | 31,55% ✔️ |
LUXEMBOURG SELECTION FUND – ACTIV SOLAR A EUR – LU0377296479 | 25,87% ✔️ |
JPM US Tecnology X ACC – USD – LU0143839644 | 21,60% ✔️ |
Quali sono i fondi comuni da prendere maggiormente in considerazione
Siccome uno dei pregi maggiori dei fondi comuni di investimento è la già citata possibilità della diversificazione del portafoglio, non vale la pena investire in fondi troppo specifici, cioè su quelli che investono soltanto su un mercato.
È infatti meglio puntare sui fondi ad ampia delega, oltre che con una buona storia di rendimenti alle spalle come spiegato nell’articolo su come scegliere i fondi comuni dove investire.
Per quale motivo? Perché di solito i costi dei fondi troppo specializzati non vengono ripagati. E se proprio si desidera investire su un solo tipo mercato, allora non conviene optare per i fondi comuni, ma per i prima citati ETF, che hanno costi inferiori.
Scegliendo invece un fondo comune molto variegato, ci si può avvalere dell’esperienza e della competenza del gestore per beneficiare di buoni titoli non limitandosi a un ristretto ventaglio di possibilità, ma godendo di molte più opzioni a disposizione.
Ad ogni modo non va dimenticato che anche sul mercato odierno è possibile trovare fondi di investimento a basso rischio ma con un rendimento meritevole di attenzione.