Per investire i proprio risparmi in modo consapevole è fondamentale approcciarsi al momento della scelta del fondo con la necessaria attenzione. Gli sbagli compiuti nella gestione del risparmio attraverso fondi comuni sono spesso imputabili ad una sorta di vizio di origine da cui scaturiscono errori a catena.

Spesso infatti ci si fanno le domande sbagliate prima di investire; e questo porterà, appunto, a tutta una serie di errori di valutazione che non potranno che condurre ad un cattivo investimento.

Nella scelta dei fondi comuni dove investire non è consigliabile partire da interrogativi come ad esempio “quali azioni pagano meglio?” oppure “qual è il settore che è maggiormente in voga tra gli investitori?” e altre domande dello stesso tenore. Porsi questi sbagliate significa intraprendere una strada inesatta che, inevitabilmente, conduce ad altri errori.

Per scegliere i fondi dove investire è invece necessario invece domandarsi quanto si è disposti ad investire, quali sono gli obiettivi e per quanto tempo si potrà mantenere attivo l’investimento.

I fondamenti dell’investimento in fondi comuni

Molti risparmiatori pretendono di investire, ed ottenere risultati, senza avere appreso nemmeno le basi minime teoriche degli investimenti e i meccanismi alla base dei fondi comuni. Eppure si tratta di pochissime regole fondamentali che devono essere sempre una bussola con cui orientarsi nella difficile giungla del risparmio gestito.

Gli strumenti finanziari si basano sulla relazione positiva tra rischio e rendimento: ne consegue che maggiore sarà il rischio affrontato, maggiore sarà il rendimento derivante.

Ed è vero anche l’inverso: minore sarà il rischio di investimento, minore sarà il rendimento. Questi semplici rudimenti teorici permettono di scegliere la giusta strategia per ogni tipo di investitore.

Infatti chi non ama rischiare i propri risparmi dovrebbe orientare maggiormente il suo portafoglio su obbligazioni e titoli a basso rischio (titoli di Stato, obbligazioni…) che offriranno rendimenti bassi ma più sicuri, mentre chi vuole rendimenti più alti dovrà affrontare qualche rischio in più, magari nel mercato azionario.

E’ dunque necessario avere le idee ben chiare sulle proprie necessità prima di iniziare ad investire. Passaggio altrettanto fondamentale è la raccolta di quante più informazioni possibili sul fondo comune di investimento che ci interessa. Per quello che riguarda quest’ultimo aspetto, le piattaforme che consentono di comprare fondi online possono essere molto utili poichè forniscono prospetti dettagliati sui vari fondi. Ad esempio Fundstore permette di consultare il catalogo fondi con Morningstar utilizzando tutta una serie di filtri e di criteri di selezione. L’operazione è molto semplice da eseguire.

Le informazioni sul fondo comune: cosa si deve sapere

Per investire i propri risparmi in modo consapevole e profittevole è indispensabile acquisire informazioni sul fondo in cui si andrà ad investire. Bisognerà infatti prestare particolare attenzione a quali mercati costituiscono le acque in cui si muove il fondo.

Non solo. E’ anche necessario chiedersi quali strumenti finanziari utilizza il fondo. Rispondendo a queste domande è possibile capire i fattori di rischio e valutare se il fondo in questione fa per noi o meno.

Bisogna sempre avere il polso della situazione prima di investire, valutando i costi dell’investimento e quanto si andrà a pagare per i servizi accessori. Così come si dovranno valutare le eventuali commissioni di gestione o di consulenza.

E’ consigliabile acquisire subito anche informazioni sulle eventuali commissioni di performance e sul come vengono calcolate. Il metodo migliore per il calcolo delle commissioni di performance è quello che viene chiamato “high watermark senza reset”.

Senza entrare troppo nei tecnicismi, possiamo dire che con questa metodologia di calcolo si va ad evitare di pagare commissioni di performance anche quando il fondo andrà ad offrire prestazioni non all’altezza delle aspettative.

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Altra domanda che è fondamentale porsi prima di scegliere il fondo comune riguarda il benchmark. Se esso esiste allora sarà necessario studiarlo a fondo prima di investire. Il benchmark è un indice di riferimento particolarmente utile a capire l’andamento del fondo e a valutare il rapporto con i rischi di investimento.

Lo storico del fondo non è da considerarsi un fattore determinante poiché il passato di un titolo non dà sicurezze o indicazioni concrete per il futuro. Però guardando il percorso di un fondo si possono intuire molte informazioni sul metodo di gestione.

Soprattutto chi inizia ad investire in fondi comuni non dovrebbe acquistare fondi che prevedono commissioni di collocamento, le quali sono a vantaggio dei venditori.

Così come, sempre in termini di commissioni, è altamente raccomandabile evitare di investire in fondi che esigono commissioni di ingresso e di uscita.

Come si può vedere da questo rapido elenco, quindi, le domande da porsi prima di scegliere i fondi dove investire sono molteplici. La chiarezza con se stessi è fondamentale per non compiere errori di valutazione. Mettere nero su bianco quali sono i propri obiettivi è il primo passo per selezionare i fondi in linea con i target di risparmio fissati. Gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme possono essere di aiuto per eseguire questo passaggio.